Il punto dopo i primi tre giorni di gara dei Giochi del Mediterraneo: l’Italia si conferma sontuosa, e guida il medagliere con 50 podi. Ci trascina il nuoto, che ha portato più di metà delle medaglie. 

GIOCHI DEL MEDITERRANEO TARRAGONA 2018: ITALIA A QUOTA 50, IL NUOTO TRASCINA GLI AZZURRI

Iniziano nel migliore dei modi i Giochi del Mediterraneo di Tarragona 2018 per gli azzurri, che sono già in testa al medagliere generale della manifestazione che raccoglie tutti i paesi che si affacciano sul Mare Nostrum. L’Italia deve difendere un primato nel medagliere che dura ininterrottamente dal 2005, ed ha saputo sprintare nei primi tre giorni di gare: per i nostri colori sono arrivate 50 medaglie, con la bellezza di 20 ori, 14 argenti e 16 bronzi, un risultato che ci vede dominare il medagliere davanti alla Spagna (11 ori, 18 argenti e 13 bronzi) e alla Turchia (8 ori, 6 argenti e 13 bronzi), con la Francia solo quinta in virtù dei soli 6 ori (con 10 argenti e 12 bronzi). È il nuoto a trascinare gli azzurri, con la bellezza di 29 medaglie conquistate e 14 ori, ma soprattutto coi successi di Simona Quadarella e Gregorio Paltrinieri: oro negli 800sl per la giovane mezzofondista, oro nei 1500sl per Greg davanti al compagno Acerenza.

I 20 ori italiani, però, non arrivano solo dal nuoto, ma anche da tiro con l’arco, ginnastica artistica, karate, sollevamento pesi e sci nautico. Andiamo a ricapitolarli nel dettaglio: vittoria per Lucilla Boari nella gara femminile di tiro con l’arco (quarte entrambe le squadre, male i maschietti nell’individuale: Pasqualucci out ai 16mi, Galiazzo agli ottavi), vittoria per la squadra femminile della ginnastica nel concorso generale (Linari, Cereghetti, Grisetti, Mori, Maggio e Basile), con la sola Mori che non è nata negli anni Duemila e le compagne che si dividono tra la classe 2001 e quella 2002. Oro anche per Silvia Semeraro nel karate femminile -68kg, e per Jennifer Lombardi nel sollevamento pesi categoria 53kg: per lei due ori, e completa il quadro degli ori ”extra-nuoto” Brando Caruso, che ha conquistato la vittoria nello slalom dello sci nautico, disciplina presente solo nei Giochi del Mediterraneo. Per il nuoto, invece, i 14 ori hanno provenienze differenti, con gli azzurri che di fatto vanno bene in ogni stile e in ogni distanza. Vittoria attesa per Simona Quadarella negli 800sl, e lo stesso vale per Gregorio Paltrinieri nei 1500sl e per lo strepitoso Fabio Scozzoli di questi mesi, che vince i 100 rana: meno attendibili invece altri ori, su tutti quelli delle due 4×200 (Ciampi, Di Cola, Zuin e Megli al maschile, Letrari-Panziera-Pirozzi-Caponi al femminile), che non erano certamente esperte a livello internazionale. Di livello anche il successo della 4×100 femminile, guidata da Erika Ferraioli e completata da Letrari, Galizi e Biagioli: sorprendente Erika, che vince anche il titolo individuale nei 100sl, approfittando di varie assenze eccellenti. Completano il quadro gli ori di Piero Codia nei 100 farfalla, Luca Pizzini nei 200 rana, Federico Turrini nei 400 misti, Simone Sabbioni nei 50 dorso, Margherita Panziera nei 100 dorso, Elena Di Liddo nei 100 farfalla e Silvia Scalia nei 50 dorso. Il nuoto è azzurro, e non solo sul primo gradino del podio.

GIOCHI DEL MEDITERRANEO TARRAGONA 2018: LE ALTRE MEDAGLIE AZZURRE

Il nuoto italiano, come abbiamo già detto, festeggia 29 medaglie. E poteva averne una 30ma, se solo la 4×100 maschile non si fosse fatta squalificare, ma tant’è: argento ex aequo per Sabbioni e Ciccarese nei 100 dorso, secondo posto anche per Rivolta nei 100 farfalla vinti da Codia e per Acerenza nei 1500sl vinti da Paltrinieri, oltre che per Miressi nei 100sl (con Dotto bronzo) vinti dall’algerino Sahnoune con 48” netti, un tempo di altissimo livello. Completano il quadro degli argenti in vasca quello di Megli nei 200sl e le medaglie vinte da Elena di Liddo nei 50 farfalla, Silvia Scalia nei 100 dorso e dal giovane Bonacchi nei 50 dorso. L’Italia vola in vasca dunque, ma va anche considerato che il livello dei Giochi del Mediterraneo è spesso molto inferiore al gotha mondiale (basti pensare che Scozzoli ha vinto i 100 rana andando oltre il minuto). Dagli altri sport, invece, arrivano i secondi posti di Valentina De Costanzo nel fioretto femminile e di Martina Ziviani nella carabina ad aria compressa da 10m (per un decimo!): ci portano ai 16 argenti due medaglie dal sollevamento pesi (Mirko Zanni nei 69kg e Giorgia Russo nei 53kg) e una dallo sci nautico, con Carlo Allais vice-campione del Mediterraneo dietro a Caruso nello slalom.

E infine, ecco i 16 bronzi azzurri. Anche qui abbiamo una predominanza di medaglie dalla vasca del nuoto, e da quelle partiamo nel nostro racconto. Abbiamo già citato il bronzo di Dotto nei 100sl, mentre Piero Codia arriva a due medaglie conquistando il terzo posto nei 50 farfalla e la giovane Caponi arriva terza nei 200sl: completano i bronzi ”acquatici” Arianna Castiglioni nei 100 rana, Anna Pirovano nei 200 misti e Carlotta Toni nei 400 misti. Ma l’Italia è una potenza anche nel karate, da dove arrivano quattro bronzi: Rabii Jendoubi arriva terzo nella categoria -75kg, venendo imitato da Michele Martina nei -84kg, da Viola Lallo nei -61kg e da Sara Cardin nei -55kg. Una piccola delusione per Sara, da cui tutti si aspettavano l’oro per dare un segnale in vista di Tokyo 2020. Delusione anche per Johnny Pellielo, che arriva terzo nella fossa olimpica da portabandiera, mentre è un grande risultato quello di Maria Lucia Palmitessa, che conquista il bronzo femminile e precede a sorpresa Jessica Rossi: la campionessa azzurra era in testa dopo le qualificazioni, ma non è stata perfetta in finale. Dal tiro arriva anche il bronzo di Simon Weithaler nella carabina 10m maschile (tiro a segno). In chiusura, ci portano a 16 bronzi i terzi posti di Federica Parodi nella sprint del triathlon, di Michael Di Giusto nel sollevamento pesi 62kg e di Alessandra Pagliaro (sorella di Genny) nei 48kg della stessa disciplina.

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Marco Corradi
31 anni, un tesserino da pubblicista e una laurea specialistica in Lettere Moderne. Il calcio è la mia malattia, gli altri sport una passione che ho deciso di coltivare diventando uno degli Azzurri di Gloria. Collaboro con AlaNews e l'Interista

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