Giovedì la FISI ha celebrato i suoi campioni e i medagliati mondiali durante il suo consueto Media day alla Terrazza Martini di Milano: abbiamo realizzato svariate interviste, ecco quella a Dominik Paris!

Dominik Paris

FISI MEDIA DAY, L’INTERVISTA A DOMINIK PARIS

Dominik Paris non aveva iniziato nel migliore dei modi la stagione, ma dopo è diventato semplicemente inarrestabile: l’azzurro ha conquistato 7 vittorie stagionali in CdM, ottenendo tre doppiette su piste molto diverse (Bormio, Kvitfjell e Soldeu) e la Coppa di specialità in Super-G, che fa il paio con l’oro mondiale nella stessa disciplina. Una stagione da incorniciare per Domme, arrivato ormai alla definitiva e suprema maturazione agonistica: a margine del FISI Media day di giovedì, l’azzurro si è raccontato ai nostri microfoni.

Tre doppiette, sette vittorie in CdM, l’oro in Super-G e la Coppa di specialità: raccontaci quella che è stata la miglior stagione della tua carriera.

”Veramente, sì. Non ero mai riuscito a fare così tanto nella stessa annata. C’è poco da dire, sono rimasto sorpreso anch’io, ma sono molto soddisfatto”.

Hai qualche rimpianto, nonostante l’annata quasi perfetta? Avevi detto di aver avuto qualche problema coi materiali a inizio stagione, cosa che si è notata in qualche gara ”sbagliata”, e comunque hai perso la Coppa di discesa per soli 20pti…

”Alla fine sono arrivato abbastanza vicino alla seconda Coppa di specialità, quindi c’è un pizzico di rammarico. A inizio stagione, però, pensi solo a lavorare sui materiali e non al resto: è grazie a qualche ”passo falso” e al lavoro svolto lì, che abbiamo iniziato a sfrecciare con quella costanza da metà stagione in poi. Inizialmente non avevo la fiducia necessaria per dare il massimo, e si è visto in pista”.

Hai avuto un Mondiale a due volti: oro in Super-G, discesa disputata in condizioni pessime.

”C’è poco da dire. Si è visto tutto in tv, è stata una gara un po’ così. Non è andata bene e purtroppo non possiamo cambiarla”.

Grazie alla tua fantastica annata in discesa e Super-G, sei arrivato quarto nella Coppa del Mondo generale. In futuro, pensi di poter andare a podio? Alla fine, sei arrivato a 200pti circa da Kristoffersen, quindi l’impresa sulla carta è possibile…

”Arrivare sul podio è possibile, ma è anche difficile. Con tutto quello che sono riuscito a fare e con tutti quei punti ho mancato la top-3, quindi servirebbe un anno perfetto. Alla fine gli sciatori tecnici hanno più gare, quindi sono avvantaggiati”.

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Marco Corradi
31 anni, un tesserino da pubblicista e una laurea specialistica in Lettere Moderne. Il calcio è la mia malattia, gli altri sport una passione che ho deciso di coltivare diventando uno degli Azzurri di Gloria. Collaboro con AlaNews e l'Interista

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