Francesca Ferretti pallavolo Italia

Francesca Ferretti in palleggio. Foto: http://www.getsportmedia.com/

5 scudetti, 4 supercoppe italiane, 3 Coppa Italia, una Coppa Cev divisi tra Pesaro e Piacenza e, infine, una Coppa del Mondo e un Europeo con la nazionale azzurra tanto per gradire. Non tutti possono vantare un palmares così ricco.

Francesca Ferretti, palleggiatrice 32enne della LJ Volley Modena, in carriera ha vinto tanto ma non ha voglia di fermarsi. Quest’anno ha raggiunto le semifinali scudetto con la sua squadra, battuta solamente dalle future campionesse di Conegliano.

Durante la nostra intervista , Francesca ha parlato di quella che è stata finora la sua carriera e di quello che deve ancora venire. Ecco le sue parole.

  • Come giudichi la stagione tua e della tua squadra?
  • È stata una stagione molto positiva per la LJ Volley Modena perché si è creato un gran bel gruppo che ha raggiunto una semifinale che, a detta di tutti, sembrava inaspettata. Ci siamo fatte rispettare e abbiamo perso solo contro i campioni d’Italia di Conegliano. Abbiamo giocato bene: merito nostro e dello staff. Come tutte le cose belle ci dispiace sia finita. La stagione è stata altrettanto positiva anche dal punto di vista personale. Alcuni momenti sentivo proprio in mano la squadra. Giocavo sciolta e tranquilla perché sentivo fiducia nei miei confronti e per una palleggiatrice questo è fondamentale.
  • Quali sono i tuoi programmi per il prossimo anno?
  • Non ho mai nascosto il desiderio di rimanere. Sto bene e mi sento a casa. Adesso però bisogna capire come va la fusione tra Modena e Piacenza. Appena si saprà qualcosa di concreto vedremo. Non sto guardando altrove perché la mia prima scelta è rimanere qui.
  • Qual è stata la tua vittoria più bella carriera?
  • È difficile, ma sicuramente porto nel cuore più degli altri il mio primo scudetto con la Scavolini Pesaro. Fortunatamente ho vinto anche tanto altro ma quel campionato lo ricorderò sempre.
  • E il momento più brutto invece?
  • Nel 2005 quando mi sono rotta il crociato ed ero giovanissima. Ho perso una stagione intera. È stato durissimo vedere le mie compagne giocare senza poterle aiutare ma fa parte del gioco. Questo infortunio mi ha insegnato a lottare e a non mollare mai.
  • Qual è la giocatrice più forte con cui hai giocato?
  • Ho giocato con tante campionesse. Una in particolare è Carolina Costagrande, quando giocavamo insieme a Pesaro. Si era creato un bellissimo feeling tra di noi.
  • Quanto fa male vedere la nazionale dalla tv?
  • Essendo stata anche una scelta personale un po’ meno, ma la vita è così. Ho preso questa decisione ascoltando me stesso e ora faccio comunque il tifo per le ragazze anche da casa. Ho avuto comunque l’onore di disputare altre due Olimpiadi.
  • Cosa ha di speciale una Olimpiade?
  • Alle Olimpiadi è davvero importante partecipare ed esserci, prima ancora di vincere. Quando sei lì hai fatto qualcosa di grande. All’interno del villaggio sei in contatto con qualunque atleta, di qualunque nazione e di qualunque disciplina. Magari ti passa davanti Bolt! È davvero bellissimo vivere lo spirito olimpico. Ti rimane per sempre.
  • Come ti vedi quando smetterai di giocare? Vorresti rimanere nell’ambiente?
  • Allenatrice non mi ci vedo perché bisogna essere portati e non basta aver giocato. Poi in futuro chissà, magari le cose cambiano. Io innanzitutto mi vedo molto mamma. Se dovessi rimanere nell’ambiente mi vedrei più come team manager e quindi lato organizzazione. Questo è un ruolo che mi si addice di più.
  • Chi è Francesca Ferretti al di fuori della vita da atleta?
  • Una ragazza semplice a cui piacciono la famiglia e gli amici. Amo vivere e stare in compagnia. Sono molto altruista. Mi faccio in 4 per le persone che amo e mi piace anche ricevere. Amo i viaggi e gli animali. Ho capito con il passare degli anni che le amicizie si devono coltivare e non sono mai scontate, imparando a selezionare le persone.

Luca Lovelli
Giornalista e conduttore televisivo. Fondatore e direttore responsabile di Azzurri di Gloria. Amo viaggiare, con la mente e con il corpo.

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