Giro d’Italia 2018. Abbiamo raggiunto Gianni Savio, Team manager dell’Androni Giocattoli Sidermec, prima della partenza della 18esima tappa. Le sue dichiarazioni raccolte dal nostro inviato al Giro Federico Mariani.

gianni savio

Gianni Savio, 70 anni, Team manager dell’Androni Giocattoli Sidermec (fonte: federciclismo.it)

GIRO D’ITALIA 2018, 18ESIMA TAPPA: TEAM ANDRONI SEMPRE PROTAGONISTA

Gianni Savio, Giro d’Italia da protagonisti finora: la Androni è sempre presente in ogni tappa.

“Sì, noi abbiamo la combattività nel nostro DNA. Siamo rientrati al Giro dopo due anni di assenza e abbiamo subito voluto dimostrare che lo scorso anno avremmo dovuto esserci, ed era stata un’ingiustizia. Comunque ormai è acqua passata: pensiamo al presente e soprattutto al futuro. Abbiamo un gruppo di giovani interessanti, fanno parte del progetto iniziato lo scorso anno. Lo scorso anno abbiamo vinto il campionato italiano a squadre, e vincendolo abbiamo avuto diritto di partecipare al Giro, cioè abbiamo ricevuto d’ufficio la wild card.”

Una grande rivincita vedendo tra l’altro il modo di intendere la corsa, il modo di affrontare ogni situazione.

“Sì, ripeto: noi lo abbiamo dimostrato sul campo, e ci siamo guadagnati la partecipazione al Giro proprio sul campo.”

A proposito di giovani, ha impressionato tantissimo Fausto Masnada con quella fuga da lontano, conclusa purtroppo a pochi chilometri dalla fine.

“Avrebbe meritato di vincere, Fausto. È stato raggiunto a 3 chilometri dal traguardo. Comunque Fausto Masnada, anche Davide Ballerini e Andre Vendrame sono tutti giovani che hanno dimostrato quest’anno il loro valore. Il Giro comunque non è ancora finito, credo che avremmo meritato una vittoria, ma la stiamo comunque inseguendo ancora. Mancano tre tappe più il circuito. Vediamo. Il problema è che noi siamo sempre stati in fuga proprio cercando la vittoria, non è arrivata mai. Quest’anno è cambiato tutto, anche a livello di gestione da parte delle cosiddette grandi squadre. Non hanno dato spazio mai. Aspettiamo che una fuga possa arrivare e in quel momento essere presenti.”

Prima hai nominato i giovani talenti che sicuramente devono essere lusingati, visto che tu di giovani talenti te ne intendi, vedendo anche quello che combina Egan Bernal con Sky.

“Sì, Bernal l’ho lanciato tra i professionisti due anni fa. Ha fatto le due stagioni con noi. Ora è alla Sky, ha già vinto una corsa World Tour e quindi è un corridore di talento. Io sono certo che lo vedremo presto sul podio di un grande giro. Tour de France, Giro d’Italia o Vuelta.”

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Stefano Sfondrini
Radio per lavoro, ma non emetto sentenze. Bevo caffè senza zucchero perché ho capito che "amare significa poco dolci" [San Galli, protettore degli umoristi]

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