COMO, dai nostri inviati Marco Corradi e Federico Mariani

”Azzurri di Gloria” ha ottenuto l’accredito per il Giro di Lombardia, che si dipanava sul percorso da Bergamo a Como, e abbiamo realizzato contributi e interviste: ecco a voi le parole di Pier Bergonzi, che si è concesso ad ADG al termine della corsa.

Pier Bergonzi

PIER BERGONZI INTERVIENE AI MICROFONI DI ”AZZURRI DI GLORIA”

È il vicedirettore de La Gazzetta dello Sport, che organizza il Lombardia insieme ad RCS, e nella giornata di sabato ha anche condotto la serata che ha visto la consegna del Premio Torriani a Elia Viviani, Francesco Guidolin e Marco Pastonesi (giornalista della Rosea): Pier Bergonzi è una delle grandi figure del giornalismo sportivo italiano, e al termine della corsa vinta con grande autorevolezza da Vincenzo Nibali, si è concesso ai microfoni dei nostri inviati. Ecco le sue parole e il suo commento sul Lombardia andato in scena sabato.

Buon pomeriggio Pier, abbiamo assistito a un grande Giro di Lombardia: un altro successo dopo il Giro d’italia…

”Questa è una delle due grandissime corse italiane, una delle due prove-monumento di un giorno, che sono la Milano-Sanremo e il Lombardia appunto. Nel mezzo ci sono tante corse di altissimo livello e spettacolari, ma questa è una di quelle che vale una carriera e vale una dimensione di un grande campione. Un campione come Vincenzo Nibali: 3° al Giro, 2° alla Vuelta, secondo Lombardia vinto dopo quello del 2015, possiamo dire che oggi (sabato, ndr) Vincenzo abbia dimostrato definitivamente a tutti di poter essere uno dei fuoriclasse di questo sport, un corridore capace di vincere sia i grandi giri che le classiche e che, se non fosse caduto avrebbe vinto un’Olimpiade a Rio e avrebbe ottenuto un podio iridato a Firenze. Vincenzo è un campione di livello assoluto”.

E tra l’altro, oltre a Nibali, abbiamo visto un ottimo Pozzovivo, un buon Aru: il ciclismo italiano si conferma su ottimi livelli…

”Hai detto bene, e si è visto un corridore che può essere il nostro futuro: Gianni Moscon è un ottimo atleta, ha chiuso 3° nel Lombardia, ha ottenuto ottimi piazzamenti in stagione e ha fatto grandi cose per Froome. C’è la sensazione di avere tra le mani una pepita d’oro, un atleta che può diventare un campione”.

A proposito di Froome, c’è sempre la suggestione di vederlo all’opera al Giro d’Italia con l’intento di conquistare la tripla corona…

”Magari! Intanto, tanto di cappello a Chris Froome perchè vincere Tour e Vuelta nello stesso anno non è cosa da poco: c’era riuscito per ultimo Hinault quando la Vuelta veniva corsa in primavera e quindi ha fatto una cosa importantissima. Provare a vincere le tre grandi corse a tappe nello stesso anno non è mai riuscito a nessuno, e chissà che non sia uno stimolo per vederlo al Giro d’Italia. Oppure vederlo semplicemente al via al Giro, così da provare a vincerlo ed entrare nel club esclusivo di chi ha vinto tutte le corse a tappe in carriera”.

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