Ormai si avvicinano i Giochi Olimpici invernali di Pyeongchang, con la cerimonia di apertura che si terrà venerdì 9 febbraio. In vista dell’appuntamento abbiamo intervistato Michela Moioli, una tra le snowboarder azzurre che saranno in Corea a rappresentare l’Italia.

Michela Moioli esulta per la vittoria della Coppa del Mondo di snowboard del 2016

Michela Moioli esulta per la vittoria della Coppa del Mondo di snowboard del 2016 (fonte immagine: sportfair.it)

MICHELA MOIOLI PER “AZZURRI DI GLORIA”

Michela Moioli è in forma e lo conferma di persona nell’intervista. La snowboarder azzurra volerà per la Corea del Sud a difendere i colori della bandiera italiani e a lottare per portare a casa una medaglia, mancata di poco nell’edizione dei Giochi di Sochi nel 2014. Guardando i risultati in Coppa del Mondo (attualmente è terza in classifica), tutto sembra promettere bene: nelle ultime due tappe di Montafon e Cervinia ha ottenuto due vittorie. Di seguito le sue parole a proposito dei Giochi Olimpici invernali di Pyeongchang, delle avversarie e del resto della squadra italiana!

L’INTERVISTA

Ciao Michela, cosa ti aspetti da Pyeongchang?
“Mi aspetto sicuramente un bellissimo evento, così come per Sochi, e un bellissimo ricordo a prescindere dal risultato delle gare. Sono contenta, non vedo l’ora di andarci.”
Questa può essere l’Olimpiade giusta per migliorare il medagliere italiano nello snowboard? Ricordiamo che già a Sochi sei arrivata in finale, magari in Corea riuscirai a strappare un risultato migliore…
“Io sinceramente non vado con l’idea di fare qualcosa in più ma con quella di dare il massimo, conta anche il fatto che io mi senta in forma. Poi vincere una medaglia ai Giochi non è mai facile, su una gara secca ci può essere qualcosa che va storto. Cercherò di arrivare al meglio che posso e giocare tutte le mie carte.”
Tra tutte le avversarie, chi credi sia più difficile da affrontare in una gara secca?
“Direi Eva Samkova che è un osso duro e ha vinto l’oro a Sochi. In ogni caso non escludo Lindsey Jacobellis o le due francesi Chloe Trespeuch e Nelly Moenne Loccoz che sono sempre a ridosso del podio. Sarà una grandissima sfida come al solito. Del resto in questa occasione tutte le ragazze saranno competitive. Magari sul podio ci potrebbero essere anche nomi nuovi proprio perché è una gara secca e l’improbabilità di ciò che può succedere spinge tutte a dare quel qualcosa in più.”
C’è da preoccuparsi anche di Raffaella Brutto?
“Ovviamente, è forte ed è sempre un’ottima avversaria. Sono certa che a Pyeongchang gareggerà col coltello fra i denti.”
Il fatto che per te sia la seconda esperienza olimpica è importante ai fini di come affrontare questa gara?
“In realtà credo che ogni gara sia a se stante però averne già affrontata una di questo tipo mi aiuta, ma fino a un certo punto. Questa pista sarà diversa, come saranno diverse le condizioni. Anche io sono diversa. Posso dire che so cosa mi aspetta ma posso saperlo con certezza solo quando sarò lì.”
Tra gli uomini, chi credi possa fare bene?
“Omar Visintin ha belle carte da giocarsi nonostante ci sia un livello più alto e serve quindi un po’ più di fortuna. Anche Emanuel Perathoner e Lorenzo Sommariva potranno dire la loro e, perché no, salire sul podio.”

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Sebastiano Lavecchia
Classe 1997. Studio "Comunicazione, innovazione e multimedialità" presso l'Università di Pavia. Scrivo articoli sportivi dal 2013 e sono un grande appassionato di sport, in particolare di basket.

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