L’Itas Trentino si rilancia dopo la vittoria sul campo di Piacenza. Il tecnico Angelo Lorenzetti commenta il momento della sua formazione ai nostri microfoni.

Angelo Lorenzetti (fonte Gazzetta.it)

La quiete dopo la tempesta. O meglio il ritorno alla normalità dopo un momento di grande appannamento. L’Itas Trentino è una grande squadra e in quanto tale vuole competere per traguardi importanti. Nonostante una certa flessione in campionato e la bruciante sconfitta nei gironi di Champions contro la Lube Civitanova, i trentini sognano una seconda parte di stagione da protagonista. Una fiducia percepibile nello sguardo e nelle parole di Angelo Lorenzetti che lentamente sta ritrovando gioco e risultati, con le consuete difese a tutto campo e un muro che davvero sembra invalicabile come le Dolomiti. Il tecnico sorride dopo la vittoria a Piacenza, sua ex squadra, con la quale conquistò uno storico scudetto. Guarda caso, proprio contro Trento. Chissà se il successo emiliano non sia la svolta verso una nuova grande cavalcata…

L’INTERVISTA AD ANGELO LORENZETTI

Contro Piacenza è arrivata una vittoria sofferta, ma alla fine si è rivista una grande Trento.

“Per noi era una partita difficile. Siamo un po’ macchinosi. Abbiamo perso i tempi di attacco e continuità del gioco. Evidentemente non siamo riusciti a gestire bene queste trasferte. Forse, anche per colpa mia. Tuttavia, con la partenza che ha fatto Piacenza, non era facile ribaltare il risultato da 1-0 a 1-3. Faccio un bell’applauso ai ragazzi”.

Siete riusciti a crearvi diversi break grazie a muro e difesa.

“Piacenza è una squadra che difende tanto. Noi dovevamo essere migliori in difesa. Noi abbiamo avuto momenti intensi in questo fondamentale che ci hanno aiutato a fare dei break, nonostante loro ci siano stati leggermente superiori nell’arco dell’intera partita”.

In generale, questa squadra sembra aver ritrovato il giusto carattere. È questa la chiave per uscire dalle difficoltà?

“Da una partita nascono tante verità. Il “Gardo” (Andrea Gardini ndr.) fa giocare le sue squadre in maniera che, pur servendo bene, riescano ad avere una seconda occasione migliore. Dopo una brutta partenza nel primo set, non era facile stare nella partita, anche per il periodo che i ragazzi hanno vissuto. Abbiamo fatto quattro trasferte consecutive e ne abbiamo portate a casa tre. C’è il rammarico di non aver dato tutto contro Civitanova, ma il bottino è buono, anche in termini di personalità. Ora si giocherà anche il mercoledì, ma saremo a Trento. Dovremo mettere ancora un po’ di lavoro nel nostro bagaglio”.

Da ex Piacenza come le è sembrato tornare al Pala Banca in questo nuovo ciclo targato Gas Sales?

“Innanzitutto il Pala Banca pieno. Quando è così è proprio una bomboniera. Non sarà esteticamente il più bello, ma c’è del calore e del rispetto. Io l’ho vissuto ed è bello stare al Pala Banca”.

Qualche settimana fa arrivava una brutta sconfitta contro la Lube in Champions. Si può affermare che il peggio sia alle spalle?

“Abbiamo vissuto altri problemi, con quattro trasferte consecutive con situazioni fisiche non facili. Alcune cose non si potevano cambiare, mentre altri aspetti potevo cambiarli io. In certe situazioni ho preferito farli riposare e magari sarebbe stato più utile un ulteriore lavoro. Ora avremo modo di allenarci inserendo nuovi contenuti, come i tempi del gioco. All’inizio non li abbiamo sempre e poi li ritroviamo. Non siamo sempre così fluidi”.

Federico Mariani
Nato a Cremona il 31 maggio 1992, laureato in Lettere Moderne, presso l'Università di Pavia. Tra le mie passioni, ci sono sport e scrittura. Seguo in particolare ciclismo e pallavolo.

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