Dal 7 al 9 settembre l’Italia dell’atletica leggera si è data appuntamento a Pescara per gli Assoluti di atletica leggera, tre giorni di gare con l’assegnazione di 40 titoli, la coppa Italia maschile è stata sollevata dal gruppo delle Fiamme Gialle, mentre quella femminile dal centro sportivo dell’Esercito. Gianmarco Tamberi, sulla pedana dell’alto grazie al voto dei fan, è un one man show.

 

Fonte: pagina Fb ufficiale di Jacobs

TAMBERI SHOW, MA CHE SETTACOLO IL GIAVELLOTTO

Inutile negarlo, ad infiammare il pubblico degli assoluti di Pescara è stato Gianmarco Tamberi. Tornato dalle finali di Diamond League con un terzo posto, l’azzurro ha chiesto ai propri fan di decidere per lui se partecipare alla rassegna abruzzese. Viene da chiedersi se avessero votato no casa sarebbe successo, ma cosi non è stato e Gimbo ha confermato il suo rientro a livelli competitivi saltando ancora una volta oltre l’asticella del 2.30. La gara più che con gli avversari è stata con l’altezza, tornare a volare l’obiettivo e ancora una volta Tamberi ha chiesto aiuto ai suoi fan per andare oltre il limite. Il 2.35 non è andato, ma resta l’oro, con Meloni e Lemmi che si fermano a 2,14 e 2,11. Gimbo deve lavorare ancora tanto, ma i segnali sono sempre più positivi. Nell’alto femminile si riscatta in parte Elena Vallortigara che vince andando oltre l’1.91, mentre nel giavellotto testa a testa divertente e vissuto tra Sara Jemai (58.19) e Zahra Bani (58.02) con la gara che si decide all’ultimo lancio. Terza Carolina Visca, con il suo 57.39 ritocca il primato italiano juniores e diventa la migliore under 20 al mondo del 2018. Nella battaglia tra veterani del salto triplo Fabrizio Donato viene scalzato dal podio da Fabrizio Schembri, che salta a 16.60 e conquista l’oro.

JACOBS IL PIÙ VELOCE E TORTU APPLAUDE

Filippo Tortu era a Pescara, ma in tribuna, pronto a fare il tifo per i propri compagni e a scoprire il più veloce d’Italia. Ha vinto l’amico e rivale Marcell Jacobs correndo i 100m in 10.24, una vittoria netta contro i diretti rivali Rigali e Desalu tenuti a distanza dall’inizio alla fine. Più combattuta la gara femminile, arrivo al photofinish con Herrera che batte di un soffio Irene Siragusa, mentre Anna Bongiorni è terza. Non delude Davide Re, sovrano sui 400m per il secondo anno, capace di passare Scotti sul rettilineo finale e andare a conquistarsi la medaglia d’oro. Sul versante femminile Maria Benedicta Chiboglu cede lo scettro dei 400m a Raphaela Lukudo, nuova campionessa in 52.38, seconda Giancarla Trevisan, terza la Chiboglu. Dopo la bella prova agli Europei non è giornata per Daisy Osakue sulla pedana del disco, chiude quarta con la misura di 55,18; oro a sorpresa per Valentina Aniballi che piazza un ottimo 56,80. Peccato per Andrea Howe nei 200m, eliminato dopo una falsa partenza, ma non è il solo a subire lo stesso destino, al secondo start esce dai blocchi troppo presto anche Demonte, al terzo tentativo la gara parte e Davide Re conquista ancora una volta l’oro. Non finiscono qui le soddisfazioni per l’atleta delle Fiamme Gialle impegnato anche nella staffetta 4×400 vinta dal suo gruppo (Aceti,Tricca, Valentini) con un vantaggio netto di sei secondi sui rivali del CUS Pro Patria Milano. Nessuna sorpresa anche per le donne dove vince il quartetto dell’Esercito composto da Chigbolu, Milani, Bazzoni, e Lukudo in 3’37”16. Nelle 4×100 al maschile vince l’Ateltica Riccardi, mantenendo una lunga tradizione di successi, nel femminile è il gruppo Carabinieri formato da Maria Enrica Spacca, Gloria Hooper, Anna Bongiorni e Giulia Latini a salire sul gradino più alto in 44″91.

PIOGGIA E GLORIA

La pioggia dà il benvenuto agli atleti azzurri, ma non rovina la prima giornata con la 10km di marcia protagonista. Pronostici rispettati in entrambe le gare, al femminile è il bronzo europeo Antonella Palmisano a tagliare prima il traguardo con attacco chirurgico nel finale sulla Trapletti. Al maschile Massimo Stano, che a Berlino si è fermato a un passo dal podio nella 20km, ha dato spettacolo segnando la miglior prestazione stagionale e demolito il proprio personal best in 39:19. Record particolare anche per Nadia Battocletti, prima azzurra nata negli anni 2000 a vincere un titolo italiano, Nadia si aggiudica la gara dei 5000 metri femminili con il record personale in 16’15”30 precedendo Francesca Tommasi (16’16”94). Marouan Razine è il campione dei 5000 maschili in 14’04”31 precedendo Pietro Riva (14’05”29). I 1500m sono esclusiva dell’Esercito con le vittorie di Giulia Aprile in 4’15”80 e Joao Bussotti in 3’46”41, che ritocca il suo personale di quasi mezzo secondo.

 

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Giulia Cannarella
Giornalista pubblicista, collaboratrice per Runner's World Italia. In precedenza redattrice per Agr-agenzia giornalistica radiotelevisiva e collaboratrice per la Gazzetta dello Sport inserto Milano-Lombardia

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