Appuntamento a Belgrado, in Serbia, per uno degli eventi più importanti della stagione dell’atletica leggera al coperto. L’Italia deve fare i conti con assenze importanti – Tamberi, Fassinotti e Trost – ma anche con buone speranze di medaglia, in particolare nel salto in lungo con 3 pretendenti al podio, tra cui un ritrovato Andrew Howe.

Atletica, europei indoor di Belgrado: Andrew Howe sarà protagonista nel salto in lungo

Andrew Howe (Foto: pagina fb ufficiale di Andrew Howe)

GLI ITALIANI AGLI EUROPEI INDOOR DI ATLETICA LEGGERA

Dal 3 al 5 marzo occhi puntati su Belgrado per i campionati Europei indoor di atletica leggera che prenderanno il via alla Kombank Arena. Il direttore tecnico Elio Locatelli ha scelto 15 uomini e 11 donne per rappresentare il tricolore in Serbia, tra cui 5 esordienti in azzurro: il 20enne Christian Falocchi (alto), Yassin Bouih (1500m), Filippo Randazzo (lungo), Daniele Cavazzani (triplo) e Lucia Pasquale (4×400). Tra gli uomini troviamo il veterano del salto triplo Fabrizio Donato, mentre nel lungo ecco ricomparire Andrew Howe, che si giocherà una chance insieme ai compagni Marcell Jacobs e il già citato Randazzo. Nell’alto l’Italia si affida a Silvano Chesani, mentre nella velocità ai blocchi di partenza ci sono Michael Tumi (60m), Hassane Fofana (60hs),  Mario Lambrughi e Marco Lorenzi (400m). Nel mezzofondo oltre a Bouih anche Yeman Crippa e Marouan Razine (3000m), mentre Simone Cairoli gareggerà l’eptathlon. La spedizione femminile vede impegnate nella staffetta 4x400m le olimpioniche Maria Benedicta Chigbolu, Ayomide Folorunso e Maria Enrica Spacca oltre a Gloria Hooper, che gareggerà anche nei 60m come Anna Bongiorni. Unica mezzofondista Giulia Alessandra Viola (3000m), per il salto in alto Serena Capponcelli ed Erika Furlani mentre per il lungo Laura Strati, chiude Dariya Derkach nel salto triplo.

ATLETICA, EUROPEI INDOOR: GLI ITALIANI ASSENTI

Gli azzurri devono fare i conti con diverse assenze, in particolare il reparto del salto in alto completamente decimato. Mancheranno all’appello infatti il campione in carica Gianmarco Tamberi, Marco Fassinotti e le due azzurre di Rio 2016 Alessia Trost, che ha deciso di puntare alla stagione outdoor, e Desiree Rossit. Il campione europeo 2013 Daniele Greco non sarà sulla pedana del salto triplo, deciso a non forzare il suo recupero, mancheranno anche i velocisti Massimiliano Ferrare e Filippo Tortu. Nel mezzo fondo non ci sarà Federica Del Buono, che era stata medaglia di bronzo nel 2015 e Chiara Rosa nel lancio del peso.

LE SPERANZE DI MEDAGLIA PER L’ITALIA

“L’obiettivo è fare bella figura. Abbiamo una squadra giovane, ci sono 5 esordienti. Speriamo di riuscire a tornare a casa con un paio di medaglie nelle specialità dove siamo abbastanza avanti nel ranking indoor”, ha detto il direttore tecnico Elio Locatelli alla partenza per Belgrado. “Nel lungo – continua Locatelli – c’è da stare più attenti allo spagnolo Caceres. Tra i nostri qualcuno è già esperto come, ad esempio, Andrew Howe, che ritorna in azzurro dopo tanto tempo. Gli altri due, Marcell Jacobs e Filippo Randazzo, sono abbastanza nuovi in queste gare, ma sono certo che faranno bene. Diciamo che per la legge dei grandi numeri uno dei tre dovrebbe salire sul podio”. Il salto in lungo è quindi la specialità in cui l’Italia fa più affidamento, ma potrebbe sorprendere anche con una medaglia maschile nel mezzofondo di Yeman Crippa che ha iniziato la stagione al meglio.

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Giulia Cannarella
Giornalista pubblicista, collaboratrice per Runner's World Italia. In precedenza redattrice per Agr-agenzia giornalistica radiotelevisiva e collaboratrice per la Gazzetta dello Sport inserto Milano-Lombardia

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