Seconda giornata degli Europei di atletica indoor in Serbia. Dopo una mattinata positiva con gli azzurri che vanno avanti nelle qualificazioni, arrivano le delusioni per le due finali. Randazzo è settimo nel lungo, Bouih ottavo nei 1500m.

Fonte: ennapress.it

FINALE DEL LUNGO DA DIMENTICARE PER RANDAZZO

Era rimasto solo lui per le speranze azzurre di una medaglia, ma la finale del lungo di Filippo Randazzo è una di quelle da dimenticare. L’atleta azzurro sembra non riuscire a trovare il giusto ritmo e dopo un primo salto a 7.33 e uno a 7,77 si trova a fare una serie di nulli che lo lasciano con una sola possibilità a disposizione per tentare la misura per il podio. Occasione purtroppo sprecata con un deludente 7.60. Rammarico per il giovane azzurro che come personal best segnato quest’anno ha un 8,05. Vince a sorpresa l’albanese Izmir Smajlai, oro con 8,08 nell’ultimo dei suoi sei tentativi, argento allo svedese Torneus, bronzo all’ucraino Nykyforov.

BOUIH PAGA L’INESPERIENZA, TUMI MANCA LA FINALE DEI 60M

Si difende bene Yassin Bouih nella finale dei 1500m ma deve ancora crescere per essere davvero competitivo. Alla sua prima grande prova internazionale l’azzurro riesce a stare attaccato alla testa della gara fino ai 1100m, una gara tattica che gira su ritmi non troppo elevati, ma quando si inizia a fare sul serio lui non riesce a ricucire lo strappo e rimane indietro. Oro a Lewandoski, argento Berglund e bronzo Sasinek, Bouih termina all’ottavo posto in 3:47.95. Brutta prova nelle batterie dei 60m per Michael Tumi. Il velocista azzurro aveva segnato un buon 6.69 in mattinata, poi manca la possibilità di entrare nel giro medaglie. In semifinale parte tardi sullo sparo e termina settimo con un 6.73 che lascia l’amaro in bocca.

CHESANI FACILE IN FINALE, BENE HOOPER

La mattinata azzurra parte con il piede giusto con le qualificazioni del salto in alto che vedono Silvano Chesani raggiungere senza difficoltà la finale di domani. L’atleta trentini passa con agilità la quota di 2,28 senza errori, non riesce invece a centrare l’obiettivo qualificazione l’esordiente Christian Falocchi che si ferma a 2,21. Nella velocità Gloria Hooper eguaglia il suo season best sui 60m segnando 7.35 sul cronometro, passa per un soffio anche Anna Bongiorni, quinta in 7.42, ma con il secondo tempo complessivo di recupero.

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Giulia Cannarella
Giornalista pubblicista, collaboratrice per Runner's World Italia. In precedenza redattrice per Agr-agenzia giornalistica radiotelevisiva e collaboratrice per la Gazzetta dello Sport inserto Milano-Lombardia

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