Gianmarco Tamberi non supera le qualificazioni del salto in alto ed è fuori dalla finale di domenica ai mondiali di atletica di Londra. Gimbo migliora il suo personal best stagionale dopo il recupero dall’infortunio, ma non basta e l’asticella dei 2.31 non lo lascia passare. Marco Lingua chiude la finale del lancio del martello con un nullo ed è fuori dalla top 8.

Fonte: Instagram Marco Lingua

 

L’EROE CADUTO 

Si cercava l’impresa impossibile, il limite oltre l’asticella, quel salto che avrebbe portato Gianamarco Tamberi di nuovo in vetta all’olimpo sportivo. Gli dei però si sono voltati e hanno lasciato cadere l’eroe azzurro, sfinito, svuotato e fuori dalla finale del salto in alto maschile di domenica. Gimbo ha messo tutto se stesso, forse anche di più, e se l’atletica premiasse l’impegno sarebbe in finale. Non è così, la regina dello sport è capricciosa e l’atleta azzurro deve ricomporre i cocci di un cuore e un orgoglio infranti. Tamberi riesce a migliorare il suo personal best stagionale, superando i 2,29 anche se dopo un percorso poco netto (un primo stop era arrivato sui 2.22,un secondo a 2.26). Gimbo salta, i battiti si fermano e l’asticella resta sù, con l’esultanza degli azzurri e dell’azzurro in pista. Gli atleti in gara però sono ancora troppi e si passa ai 2,31 e questa volte i no da parte del destino sono tre, non basta la carica del pubblico, non basta il cuore grande di Gianmarco, il sogno si infrange dopo tre salti sbagliati.  Ho lottato fino alla fine, fino all’ultimo salto, ci ho messo l’anima. Non mi sono arreso neanche un secondo. A 2,29 mi sono stupito di me stesso, perché è una di quelle giornate in cui non mi stacco da terra, in cui proprio non va…. Eppure sono salito fino a 2,29, speravo con tutto il cuore che bastasse per la finale … io non parlo mai di fortuna, ma dopo tutto quello che ho passato, credevo di meritarmene un poco. È difficile da accettare, perché nell’ultimo anno non ho fatto mai un passo indietro, non mi sono mai arreso, non mi son risparmiato nulla”, le parole piene di rimpianto e tristezza a fine gara.

ATTO FINALE

Una finale conquistata con la forza di volontà, strappando l’ultimo pass disponibile, ma questa sera non è bastato un discreto 75,13 a Marco Lingua per stare sul treno della finale del lancio del martello. L’azzurro chiude la sua gara dopo i primi tre lanci, l’ultimo un nullo, ed è fuori dai migliori otto con il decimo piazzamento. Per l’atleta 39enne resta comunque la soddisfazione di aver raggiunto la sua prima finale internazionale, gli avversari però erano oltre le possibilità di Lingua con lanci ben oltre i 77 metri già nella prima parte di gara.

 

GLI AZZURRI IN GARA DOMANI

Solo un evento in calendario sabato 12 agosto per gli azzurri, le batterie di qualificazione della staffetta femminile 4x400m che dopo la finale conquistata a Rio2016 spera in un bis.

 

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Giulia Cannarella
Giornalista pubblicista, collaboratrice per Runner's World Italia. In precedenza redattrice per Agr-agenzia giornalistica radiotelevisiva e collaboratrice per la Gazzetta dello Sport inserto Milano-Lombardia

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