Nuovo appuntamento con tutto quello che succede nel mondo della palla a spicchi. Riparte il campionato della Lega A di basket, tutto quello che è successo nella prima giornata e cosa ci si aspetta da questa stagione, ma anche gli italiani che si stanno mettendo in mostra in Europa.

Gigi Datome (fonte: pagina Facebook ufficiale Italbasket)

CHI SALE: Venezia e Pistoia vincono e convincono, bene Milano

La Reyer torna da padrona mettendo subito in chiaro che lo scudetto dello scorso anno non è stato un caso. I veneti, ospiti di Varese, convincono sotto tutti i punti di vista. Il livello degli avversari non impensierisce i ragazzi di coach De Raffaele che dilagano al PalA2A, quasi fossero loro i padroni di casa. L’Openjobmetis ha una blanda resistenza fino a inizio 2/4 poi è tutta una sinfonia dei veneti e la squadra di coach Caja cade letteralmente nel finale. La bella storia di Pistoia riprende da dove si era interrotta, ai playoff contro i futuri campioni d’Italia; la squadra toscana rientra convincendo nel posticipo di ieri sera contro Capo d’Orlando. I siciliani sentono le fatiche della Champions League (storica qualificazione alla fase a gironi contro il Saratov) e i ragazzi di Esposito ne approfittano senza tirarsi indietro. A fare la differenza il gioco sotto canestro di Pistoia che non lascia respiro, grazie anche a un McGee in palla (per lui 18 punti e 5 rimbalzi) e alla precisione dei tiri da fuori con un impressionante 7/10 da 3 a fine primo quarto. Il team di Di Carlo subisce senza trovare la forza per reagire e il risultato si chiude su un pesante 57-73. Ingannano invece i +16 punti di Milano contro Cremona, ripescata in A dopo l’esclusione di Caserta. La squadra di Pianigiani, forse paga della Supercoppa italiana appena sollevata, non è incisiva come ci si aspetterebbe e la partita contro la Vanoli gira su ritmi piuttosto blandi e con qualche scivolone di concentrazione che lo scorso anno è costato molto caro alle scarpette rosse. La differenza la fa il livello dei singoli con Gudaitis (17 punti e 17 rimbalzi), Goudelock (16 punti) e Bertans (15 punti) che mettono il sigillo alla gara chiudendo il match 60-76. Nonostante l’avvio non troppo convincente non ci sono dubbi che Milano resta la squadra da battere per il titolo.

CHI SCENDE: esordio amaro Virtus, Varese schiacciata dalla Reyer

A dare il via alla prima di campionato è Trento contro la matricola Virtus Bologna, che può contare sull’arrivo di Pietro Aradori e Gentile, Alessandro – il fratello Stefano era già parte del roaster bolognese – e per la prima volta calcano il parquet dalla stessa parte. O avrebbero dovuto perché per Stefano l’inizio non è dei migliori, con un infortunio muscolare rimediato durante il riscaldamento. Il via per la squadra di coach Ramagli sembra invece quella di un grande ritorno, ma dopo 3/4 giocati ad alti livelli grazie al lavoro dei nuovi arrivati e di Lafayette, subiscono una rimonta da incubo con le aquile che passano da -18 a +4 per chiudere la partita 78-74. La squadra ha mostrato buone cose e una prima intesa promettente tra Aradori e Gentile, ma in serie A le partite vanno giocate sempre fino all’ultimo e questo le V nere devono ricordarselo. Coach Ramagli dovrà fare inoltre a meno di Gentile nella prossima sfida, l’ex capitano dell’Olimpia si è preso una giornata di squalifica per comportamento offensivo a fine gara nei confronti del secondo arbitro. Varese rimedia invece una figuraccia con i campioni d’Italia della Reyer davanti al pubblico di casa. La squadra di Caja sapeva di essere chiamata subito a una prova difficile, ma Venezia è padrona assoluta del campo con Johnson e Orelik che chiudono a 22 e 17 punti. I ragazzi di De Raffaele prendono le misure nel primo quarto per poi dilagare, mentre non trova il bandolo della matassa Varese, intontita dalle triple dall’ex Johnson e dal ritmo superiore degli avversari e cede 62-80.

ITALIANI ALL’ESTERO

Nicolò Melli: appena arrivato in Turchia e già alza una coppa, almeno virtualmente. L’ala azzurra ha rifiutato offerte dall’Nba per un’avventura in Turchia nel Fenerbahçe campione di Europa e squadra di Gigi Datome, ma la stella italiana ha solo guardato da lontano la vittoria in Supercoppa contro il Banvit per 75-64. Coach Obradovic preferisce non mandarlo in campo e aspettare che assimili bene il nuovo gioco, ci sarà tempo in campionato per rifarsi.
Gigi Datome: Il capitano della nazionale resta uno dei pilastri del Fenerbahçe. Votato MVP della serata di Supercoppa contro il Banvit, Datome mette a referto 14 punti e 5 rimbalzi che rendono l’ala azzurra un vero incubo per gli avversari. Match gestito da Gigi e dai compagni senza troppi patemi, ma far sembrare tutto facile è la vera magia dei grandi. Cresce l’attesa per vederlo in azione insieme a Melli in campionato.
Daniel Hackett: il play azzurro cambia squadra e passa dalla Grecia alla Germania approdando al Bamberg campione di Germania. I tedeschi sembrano non poter fare a meno di un italiano in squadra, infatti dopo la partenza di Melli direzione Fenerbahçe pensano ad Hackett per completare il roaster di coach Trinchieri. L’inizio però è di quelli che non ci si aspetta, con una pesante caduta in trasferta contro il modesto Wurzburg che riesce a imporre il proprio gioco per 35 minuti senza mai dare respiro agli avversari. Finisce 76-73 con Hackett che sbaglia la possibile bomba valida per l’overtime. Nella seconda giornata a salvare il Bamberg è Hickman con Hackett costretto a guardare dai box.

Giulia Cannarella
Giornalista pubblicista, collaboratrice per Runner's World Italia. In precedenza redattrice per Agr-agenzia giornalistica radiotelevisiva e collaboratrice per la Gazzetta dello Sport inserto Milano-Lombardia

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