A dare il via alla settimana di basket europeo è Reggio Emilia nei quarti di Eurocup (1-1 dopo le prime due gare), inizia l’avventura di Venezia, Sassari e Avellino in Fiba Europe Cup e Milano vola a Mosca per prendersi la rivincita sul Khimiki

Fonte: Twitter Goudelock

EUROCUP: LA REGGIANA SI GIOCA TUTTO IN CASA

Reggio Emilia risponde presente a gara-1 dei quarti di Eurocup contro lo Zenit, ma cade in gara-2 in casa dei russi. Al PalaBigi la squadra di Menetti parte con qualche difficoltà, a tenere gli emiliani in scia è Reynolds con il primo quarto che si chiude 13-17. Nella seconda frazione la Grissin Bon alza il ritmo e con un mini show di Della Valle si porta sul 35-29 all’intervallo lungo. Al rientro sul parquet Reggiana sempre avanti e inizia a costruire i mattoncini del vantaggio con Wright e il solito Reynolds arrivando al 75-61 finale. Tutta un’altra musica in Russia con i ragazzi di Menetti che partono convinti, ma iniziano a spegnersi nella seconda metà di gara e affondano sotto i canestri dello Zenit nell’ultimo quarto. Il match si chiude 91-77 e costringe Reggio Emilia alla bella in casa mercoledì 14.
 

FIBA EUROPE CUP: TRE ITALIANE ANCORA IN GIOCO

Reyer Venezia: l’Umana fatica nel primo quarto contro gli ungheresi del Kormend, con gli uomini di De Raffaele che devono prendere le misure, poi i veneti dilagano. In avvio di secondo parziale segnano un 8-0 di break ribaltando il 16-19 del primo quarto,  gli avversari sembrano non trovare più il canestro e la gara si incanala sul +11 Reyer prima dell’intervallo. Nella ripresa la gara prosegue da dove si era interrotta, a senso unico per Venezia che con Tonut, De Nicolao prima e Johnson e Peric dopo scavano un distacco sempre più pesante fino al 83-51 finale.
Dinamo Sassari: fatica a restare in partita la squadra di Pasquini per i primi tre parziali, ma trova l’accelerata vincente nell’ultimo quarto e contro LePortel finisce 77-55. Inizio da incubo per i sardi che vengono bloccati dal pressing avversario e segnano solo 6 punti. Il primo tentativo di rimonta è con Bostic che si porta a -3, ma all’intervallo è ancora 27-32 per gli avversari, poi Polonara va a -1 nel terzo parziale. Gli ultimi 10 minuti sono quelli che cambiano il volto della gara con due triple (Stipcevic e Bostic), che valgono il primo allungo sardo, la Dinamo va a +7 e prende fiducia e campo riuscendo poi ad aumentare ancora il distacco per il +17 conclusivo.
Scandone Avellino: una partita che sembrava più volte persa per gli irpini capaci di trovare il pari in un finale pazzesco contro Minsk. La squadra di Sacripanti va più volte in apnea durante il match, ma riesce a resistere e crederci fino all’ultimo, con i bielorussi che buttano via un vantaggio di +9 a 2’ dal termine. Dopo un primo quarto sofferto Avellino sembra riscuotersi nel secondo parziale e riesce a sorpassare Minsk 26-20, immediata però la risposta avversaria che una fila di triple rientra in partita riducendo il gap. Rientro sul parquet da dimenticare della Scandone con un tecnico fischiato a Wells che lancia il sorpasso di Minsk che va a +13 a inizio ultimo quarto. Sembra che i giochi siano chiusi quando mancano due giri di lancette, ma l’ingresso di Fitipaldo scombina i piani. Il play di Avellino ne segna 5 e poi Wells pareggia 68-68 a 5 secondi. Kravish gela gli irpini con una schiacciata a un secondo dalla sirena, time-out per riordinare le idee per tentare il tiro della speranza con Zerini, il tiro è fuori misura, ma Fesenko ci crede e corregge regalando il 70-70 finale. Avellino ora si gioca tutto in casa di Minsk.

EUROLEGA: TESTA ALTA IN RUSSIA CONTRO IL KHIMKI

Viene da chiedersi a che gioco stia giocando l’Armani Exchange. A lasciare perplessi è la solidità e concentrazione mostrati a Mosca contro il Khimki, se lo stesso atteggiamento ci fosse stato anche per le altre partite del torneo, dove al contrario si sono visti dei black out clamorosi, la classifica sarebbe stata ben diversa a questo punto. Difesa sempre attenta e in controllo, Milano lascia campo giusto quando prendono fiato i titolari per poi tornare a fare male. La prima frazione vede subito Goudelock prendere in mano l’incontro portando l’Olimpia a +12 sul 20-32, mentre nel secondo parziale i padroni di casa riescono a tornare avanti dopo un pesante break di 17-6 firmato Jenkins, ma dura poco e la squadra di Pianigiani si rimette in carreggiata tornando al doppio vantaggio prima dell’intervallo. Al rientro i russi tornano in partita con Shved, Milano inizia a sbagliare e si trova sotto di uno. L’ultima frazione di gioco vede Milano montare una muraglia in difesa e con intelligenza si ricrea il vantaggio, un paio di palle perse in attacco possono fare danni, ma la difesa regge ogni impatto e si chiude 77-86 e seconda vittoria consecutiva in Eurolega.

Giulia Cannarella
Giornalista pubblicista, collaboratrice per Runner's World Italia. In precedenza redattrice per Agr-agenzia giornalistica radiotelevisiva e collaboratrice per la Gazzetta dello Sport inserto Milano-Lombardia

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