Torna il nostro speciale Europa di Parquet Azzurro con una settimana da dimenticare per le italiane in Europa. La Champions riparte con le vittorie di Venezia e Avellino, cadono Sassari e Orlandina. In Eurocup secondo turno delle Top16 fatale per tutte le squadre azzurre. Milano ritrova il Cska alla prima di ritorno in Eurolega e sono dolori.

Credits: common.wikimedia.com

CHAMPIONS LEAGUE: RIENTRO A DUE FACCE

Reyer Venezia: a rischio coronarie la partita dell’Umana che affonda il Rosa Radom all’overtime 102-93. Il lagunari restano in piena corsa per il prossimo turno ribaltando una partita che sembrava uscita del tutto dai binari. L’avvio è buono con Wyatt che entra subito nel match, ma gli avversari prendono ben presto le misure e capiscono dove colpire. I polacchi alzano il ritmo, la squadra di De Raffaele fa sempre più fatica e c’è il primo sorpasso. Cerella e Johnson tengono Venezia agganciata portandosi sul 32-35, ma i cali di concentrazione sono continui e gli avversari ne approfittano per una nuova fuga arrivando al +12 poco prima dell’intervallo lungo con Punter per due volte in lunetta. Nuovo scivolone nel terzo quarto con punte di -14, quando Haynes e Orelik svegliano la Reyer e ritornano 54-59. Ultimo giro con ancora il play americano che si supera e ne mette 9, ma il Rosa Radom non cede e si va all’overtime 86-86. Nei successivi 5′ è Watt a indirizzare il match (25 punti e 13 rimbalzi in totale) e si chiude con la vittoria di Venezia.
Sidigas Avellino: vittoria e quarto posto valido per la qualificazione per i ragazzi di Sacripanti. La Scandone soffre, ma vince in trasferta contro la Versluysdôme di Ostenda in una partita he ha visto pochi canestri e una difesa irpina che si è rivelata un vero muro di gomma per gli avversari. La partenza non è di quelle sprint, entrambe le compagini faticano a trovare il canestro, si sblocca prima Ostenda riuscendo ad allungare +7, ma Avellino resta concentrata e chiude la prima frazione 17-14. Si scaldano le mani sul parquet si risponde punto su punto fino al 31-29 dell’intervallo. La ripresa vede Filloy iniziare con slancio e porta al sorpasso i suoi che aumentano le distanze con un +7 a fine del periodo grazia a un super Zerini. Dieci minuti finali e tocca a Wells e Scrubb infastidire i padroni di casa chiudendo 51-61.
Dinamo Sassari: continua il periodo negativo del club sardo che in casa si deve piegare al Murcia e un Hannah incontenibile. Coach Pasquini si trova con i cambi contati, ma resta una prestazione discontinua e con troppi errori gratuiti. Gli spagnoli devono prendere le misure a inizio gara, ma non ci vuole molto prima che facciano valere la forza fisica costringendo più volte al fallo la difesa della Dinamo. La metà gara si chiude con il sorpasso Murcia 38-42 ed è solo l’anticioazione per la fuga successiva. Gli spagnoli prendono il largo portandosi fino al +18, l’uscita momentanea di Hannah porta Sassari a rifiatare con Tavernari e Bamforth che riescono ad accorciare fino a un punto di distanza. Le energie però si bruciano tutte in questa super rincorsa e il rientro del play con doppia cittadinanza americana-senegalese riporta l’ago della bilancia verso Murcia che taglia la difesa biancoverde per l’88-94 conclusivo.
Capo d’Orlando: l’Orlandina cade anche in casa del Paok Salonicco e dice addio alla possibilità di passare il girone. La squadra di Di Carlo sembra partite con il piede giusto con un primo quarto che vede i sardi sempre avanti, ma i padroni di casa non li lasciano scappare e si chiude 15-18 con +3 Sassari. Nel secondo parziale qualcosa cambia, dopo i primi minuti i greci iniziano a fare male con una serie di canestri pesanti che segnano un parziale da incubo di 13-0. A salvare l’Orlandina ci pensano due triple di Wojciechowshi e Alibegovic e si va al riposo sul 37-33. La pausa cambia gli equilibri, ma per il Paok che in pochi minuti si porta sul +16, vantaggio che riesce a mantenere senza problemi fino all’ultimo periodo. Gli ultimi 10′ vanno con il pilota automatico per entrambe le squadre che sembrano attendere solo la sirena. Finisce 79-61.

EUROCUP: TRIPLO CROLLO AZZURRO

Aquila Trento: cade in Russia la squadra di coach Buscaglia, in casa del Lokomotiv Kuban finisce 97-69 in un incontro che ha visto gli avversari mettere in mostra muscoli e superiorità tecnica. In quatto minuti Antipov porta i suoi già al doppio vantaggio, ma è solo l’inizio, nella prima frazione si arriva al +20 Lokomotiv e la prima sirena è un sollievo. Le aquile ritrovano fiducia con Gutierrez e Hogue e riescono ad agguantare il pari sul 30-30, ma i padroni di casa non ci stanno e si riportano avanti 45-32 con Elagar. Il secondo tempo è tutto a firma russa, in 20′ non c’è un attimo di tregua per Trento che subisce canestri a ripetizione con un +29 nel terzo quarto che segna il maggior vantaggio Lokomotiv. Il disastro si accorcia solo nel finale grazie agli 11 punti di Franke, ma è uno dei pochi a salvare la faccia in casa trentina.
Fiat Torino: non bastano i primi venti minuti giocati al massimo all’Auxilium per evitare la prima sconfitta dell’anno nuovo. In casa dello Zenit San Pietroburgo la Fiat non sbaglia nulla, con percentuali quasi perfette al tiro e le sue prime frazioni chiuse sempre in vantaggio 24-27 e 46-58. I gialloblù faticano in avvio di ripresa, con i padroni di casa pronti ad approfittarne per recuperare lo svantaggio e portarsi avanti 73-68. I 10′ finali sono combattuti da entrambe le parti, con Kuruc e Karasev perfetti, ma non è da meno la Fiat che sembra capace di restare in partita fino al minuti conclusivi. I ragazzi di Banchi non riescono però a rientrare e si chiude 95-84.
Reggio Emilia: partita combattuta a Lione, ma la Grissini Bon esce sconfitta dalla gara contro l’Asvel Villeurbanne in un match dove hanno contato i troppi errori a canestro degli emiliani. Il primo quarto era partito bene per la squadra di Menetti che riesce a chiudere in vantaggio e con la difesa capace di respingere più volte le discese avversarie. Reazione francese nel secondo parziale che aggancia e sorpassa andando al riposo sul 32-31. Al rientro la partita cambia volto, Reggio subisce un duro parziale di 13-0 e si affida a Nevels e Della Valle per risalire, si arriva a -3 a pochi minuti dal termine. Roberson spegne ogni entusiasmo azzurro con una tripla pesantissima e finisce 68-64.

EUROLEGA: ARMATA RUSSA

Prima partita di ritorno dell’Eurolega e l’Ax sembra lontana anni luce dalla squadra vista alla prima gara in Russia. Contro il CSKA la squadra di Pianigiani arranca per non far scappare gli avversari, ma il crollo nell’ultimo quarto è di quelli che fa male. Nel primo quarto De Colo fa il padrone del parquet del Forum, Bertans e M’Baye contengono in qualche modo i danni e si chiude sul -9. Si riparte con Milano che si porta sul 24-27, Goudelock però resta assente e il CSKA si riprende andando alla doppia cifra di vantaggio. Si riparte con la squadra di Pianigiani che sembra ricaricata dopo la pausa, torna sotto con il solito Bertans e Micov, poi ci pensano Cinciarini e Tarczewski a siglare 46-52. Si fa a sportellate con Hines e Rodriguez da una parte, Bertas e Kuzminskas dall’altra con il primo canestro del nuovo arrivato che mantiene a -6 l’Olimpia. Qualche presa di posizione non impeccabile della terna arbitrale e gli animi che si surriscaldano fanno scivolare di nuovo l’Ax, che capitola del tutto nell’ultimo quarto. I minuti finali sono a senso unico e il CSKA va senza problemi a prendersi il definitivo 81-107.
 

ULTIME NOTIZIE SPORTIVE AGGIORNATE SU AZZURRI DI GLORIA

News di sport a cinque cerchi tutti i giorni sul nostro sito.
Scopri tutte le ultime notizie sportive di basket anche sui nostri social: Facebook, Twitter, Instagram, YouTube e Google +.

Giulia Cannarella
Giornalista pubblicista, collaboratrice per Runner's World Italia. In precedenza redattrice per Agr-agenzia giornalistica radiotelevisiva e collaboratrice per la Gazzetta dello Sport inserto Milano-Lombardia

Potrebbero anche piacerti...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Altro in:Basket