Torna il nostro speciale Europa di Parquet Azzurro con le italiane che si riprendono il palco europeo dopo una settimana ricca di emozioni. Vincono Venezia, Capo d’Orlando e Sassari, Milano festeggia una doppia vittoria e Reggio Emilia torna a sorridere dopo due insuccessi.  Momento nero invece per Torino e Trento, brutto epilogo per Avellino.

Credits: Tuttobasket


CHAMPIONS LEAGUE: TRIPLETTA ITALIANA
In Champions League Capo d’Orlando festeggia la prima vittoria, Venezia viaggia a gonfie vele, mentre Sassari torna al successo. Cade solo Avellino in un finale molto discusso.
REYER VENEZIA: quinta vittoria consecutiva di Venezia in Champions, ma il finale è da brividi. La squadra di coach De Raffaele ospita al Taliercio i tedeschi del Medi Bayreuth e rischia di rovinare tutto nell’ultimo quarto. Ci pensa Orelik, ad appena 2 centesimi dalla sirena, a far tirare un sospiro di sollievo ai lagunari; la sua tripla chiude i giochi sul 70-67 e l’Umana resta in testa al gruppo C. La partenza della Reyer spiazza gli avversari, che in meno di 5′ si trovano sotto di 16 punti, ma i tedeschi non abbassano la testa e con tenacia risalgono dal baratro. Nel secondo quarto c’è quasi il contatto, ci pensano Orelik, Biligha e Reiss però a riportare subito la Reyer a distanza di sicurezza a +9. Il Bayreuth continua a spingere e Amaize (22 punti) tiene a galla i suoi fino ad arrivare al 67-67 con Cox dalla lunetta. Mancano una manciata di centesimi alla sirena e i supplementari sembrano inevitabili, Orelik però non ci sta e in avvitamento trova la bomba della salvezza.
SIDIGAS AVELLINO: pochi centesimi sono decisivi anche nella trasferta di Avellino sul campo dell’Aris Salonicco, con un finale che fa molto discutere. In Grecia finisce 59-56 con la squadra di Sacripanti che non riesce a trovare continuità e deve fare un esame di coscienza dopo essere stata avanti per buona parte del match. Inizio equilibrato con Avellino precisa e ordinata sotto canestro, ma che con il passare del tempo inizia a sentire il peso degli errori dalla distanza. Nonostante questo gli irpini riescono ad arrivare all’intervallo lungo in vantaggio, con Filloy che segna i 3 punti del pareggio e i 2 del sorpasso. A inizio ripresa la Sidigas prende fiducia, le triple entrano e gli irpini rosicchiano un discreto vantaggio arrivando agli ultimi 10 minuti sul +7. Ed ecco il fatidico ultimo quarto, con Salonicco che riapre i giochi segnando un break di 8-2 grazie alle bombe di Bell e Vasilopoulos, Vaughn rimette in parità a 2′ dalla fine, poi una serie di errori ancora dalla distanza segnano il nuovo sorpasso Aris con Athinaiou. L’ultima palla è per Avellino, a 5″ contatto tra Rich e Vasilopoulos mentre l’americano tenta la tripla del pareggio, ma gli arbitri non fischiano e la gara si chiude 59-56. Inutili le proteste della panchina, che esprime tutta la sua rabbia senza successo.
DINAMO SASSARI: al PalaSerradimigni contro l’Hapoel Holon Sassari trova la seconda vittoria in Europa. La squadra di Pasquini domina per l’intero match dimostrando come la società ha fatto bene a credere nel proprio coach rifiutando le sue dimissioni. La Dinamo è sempre avanti, arriva al massimo vantaggio di +16 con Polonara e Spissu che approfittano delle disattenzioni difensive degli israeliani, mentre Planinic fa incetta di punti vicino al canestro. Quando faticano a entrare i tiri dalla distanza la Dinamo prova la via del canestro aumentando il possesso palla e le incursioni nella difesa avversaria. L’Holon tenta di uscire dal vortice biancoverde con scarsi risultati, forzando troppo a canestro mentre il muro sardo è solido. Gli ultimi minuti si chiudono in tranquillità dopo che a 2′ dalla fine la tripla di Pierre assicura il risultato portando il vantaggio di Sassari a +14, alla sirena il tabellone segna 98-84.
CAPO D’ORLANDO: impresa dell’Orlandina che vince la sua prima partita in Champions League interrompendo l’imbattibilità casalinga dei lettoni dello Ventspils. I siciliani mostrano che qualcosa è cambiato fin dal primo quarto, reggono bene i tentativi degli avversari di incanalare la partita, il solo a scappare è Skele con 7 punti, ma non basta per far paura ai siciliani. Nel secondo quarto per la squadra di Di Carlo vanno a segno Kulboka e Wojciechowski con canestri fondamentali per metterei ancora avanti la testa nel continuo sgomitare tra le due squadre. Alla sirena dell’intervallo lungo è Capo d’Orlando a spuntarla portandosi sul 35-36. Terzo parziale da incorniciare per l’Orlandina che blocca i lettoni con un pesantissimo parziale di 20-4 e si porta 39-56 segnando di fatto la gara. Sul finale Ventspils prova a rifarsi sotto, ma è tutto inutile e i giochi si chiudono sul 55-66 per i siciliani che festeggiano il primo successo europeo.
EUROCUP: STRADA ANCORA IN SALITA
In Eurocup ancora una volta perdono 2 su 3. Questa volta è Reggio a portare a casa il successo,mentre Torino e Trento devono affrontare la terza e quarta sconfitta consecutive.
FIAT TORINO: non riesce a risollevare la testa in Europa la Fiat che dopo le sconfitte con Istanbul e Kazan cade anche in casa contro il Cedevita Zagabria. I croati partono subito forti, con l’ex conoscenza del campionato italiano Stipanovic inarrestabile per la difesa dell’Auxilium e a termine prima frazione il parziale è già di quelli pesanti, 12-30 Zagabria. Non migliora la situazione nei minuti successivi con Torino che sprofonda anche a -25 e nella ripresa differenza va addirittura peggio toccando -31. Le urla di coach Banchi sembrano cadere nel vuoto, la difesa continua a non regge e la squadra sembra aver mollato senza lottare. Il finale 65-87 viene reso meno amaro solo dai risultati degli alti campi, con Torino che nonostante la dura sconfitta può ancora sperare nella qualificazione.
AQUILA TRENTO: prosegue la striscia negativa di Trento che anche sul campo dell’Asvel Villeurbanne non riesce a trovare la chiave di svolta e perde 79-67. I bianconeri reggono bene nella prima frazione e inizio seconda, con continui controsorpassi nonostante le difficoltà ad andare a canestro e aprire gli spazi. Prima dell’intervallo tuttavia l’Asvel trova in Slaughter l’arma vincente e allunga con un parziale di 7-0. Nella ripresa continua la lotta, con Forray e Sutton che portano avanti l’Aquila, ma i francesi non ci stanno e si arriva all’ultimo parziale con una manciata di punti di differenza. Trento cade proprio sul finale dopo essere stati a -1, fatale l’antisportivo di Silis e l’ultima tripla di Robertson che chiude i giochi per l’Aquila rilegandola al penultimo posto del gruppo D.
REGGIO EMILIA: la Reggiana torna alla vittoria dopo due sconfitte consecutive. Gli emiliani riescono a vincere in casa contro il Buducnost Podogirca nonostante due infortuni durante l’incontro che hanno corretto Reynolds e Wright a lasciare il parquet prima del tempo. A trascinare la squadra di Menetti ci pensano Sanè e Markoishvili, che riescono in qualche modo a contenere la grande serata di Gordic (20 punti). Dopo un avvio piuttosto equilibrato e con alcuni regali del Podogorica, che sbaglia molto al tiro, si chiude il primo tempo sul 37-37. La ripresa inizia con un buon vantaggio degli emiliani che si portano sul 53-42, ma l’uscita di Reynolds prima e un momento di disorientamento generale segnano il sorpasso degli avversari a fine terzo parziale. Ultimo quarto che si apre nel segno di Markoishvili che ne mette 7 di fila fanno prendere fiato alla Grissin Bon, che a pochi minuti dalla fine si permette di gestire il vantaggio riconquistato e chiudere 77-71.
EUROLEGA: MILANO IN RIMONTA
L’Ax Milano si è dovuta riprendere in fretta dalla notte da incubo al Forum contro il Zalgiris per far fronte a un doppio impegno in tre giorni: mercoledì a Valencia, venerdì di nuovo al Forum con il Bamberg dei due ex Hickman e Hackett, anche se l’azzurro è fuori per infortunio. La squadra di coach Pianigiani vola in Spagna con un rinforzo in più grazie all’arrivo di Curtis Jerrells e proprio lui diventa il protagonista di serata firmando un ritorno tra le fila delle scarpette rosse memorabile (30 punti totali e 18 all’overtime). Match equilibrato e ad alta intensità nella prima metà con un bello scontro tra i due capitani Cincarini e Martinez. Nel terzo quarto black out Olimpia che soffre le incursioni di Green e si ritrova ad affondare a -17. Ultimi 10 minuti vedono Milano rialzare la testa con Jerrells, Theodore e Goudelock, ma proprio mentre si accorciano le distanze l’ex Maccabi si infortuna alla coscia e deve lasciare il parquet (per lui 6 settimane di stop). A dare slancio a Milano ci pensa quindi Tarczewski e il ferro di Green porta tutti al primo supplementare. Cinque minuti di botta e risposta che non spostano gli equilibri, si va al secondo overtime aperto con il botto da Jerrells che porta Milano a +5, un paio di errori di troppo degli spagnoli dalla lunetta e lo zampino di Theodore fanno il resto per un finale da 98-103. Neanche il tempo di tirare il fiato e si torna di nuovo in campo al Forum. Il Bamberg campione di Germania di Trinchieri è la seconda vittima delle rimonte firmate Olimpia. Ancora il terzo quarto è la bestia nera dei biancorossi che si trovano a dover rincorrere dopo essere sotto di 11 punti. L’ultimo parziale però spiazza tutti e con un impressionante parziale di 19-0 Milano rimette la gara sui giusti binari. I 7 punti consecutivi di Kalnietis e la coppia Cincarini-Pascolo fanno la differenza e alla sirena è 71-62.

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Giulia Cannarella
Giornalista pubblicista, collaboratrice per Runner's World Italia. In precedenza redattrice per Agr-agenzia giornalistica radiotelevisiva e collaboratrice per la Gazzetta dello Sport inserto Milano-Lombardia

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