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La Nazionale italiana di basket, che dovrebbe giocarsi la qualificazione a Torino nel preolimpico estivo

Un autentico caos, di quelli che risultano anche abbastanza complessi da capire e che, nel 99,9% dei casi, si risolvono in un’inutile bolla di sapone: possiamo riassumere così quello che sta succedendo nel mondo del basket, per una situazione in continuo divenire, e che coinvolge direttamente anche la Nazionale italiana e le sue possibilità di partecipare all’Olimpiade e ai prossimi tornei internazionali.

Partiamo con ordine e dall’inizio di una questione spinosa e decisamente politica: la Fiba decide di punto in bianco di istituire le sue competizioni internazionali per club, scavalcando l’Eurolega e l’Eurocup e invitando caldamente i club ad aderire alle sue coppe e abbandonare quelle esistenti finora, gestite ufficialmente da un privato col sistema delle licenze pluriennali alle squadre più quotate e forti del continente (sommate ai playoff per le squadre meno blasonate, così da garantire un turnover). Ovviamente le competizioni Fiba non garantiscono la stessa visibilità televisiva del sistema-Eurolega, e nemmeno gli stessi introiti, e così ecco scattare la ribellione dei club e delle federazioni, che insistono nell’aderire alle competizioni organizzate dall’Euroleague: tra queste società ci sono anche tre italiane, con Trento, Reggio Emilia e Sassari che firmano un accordo triennale per partecipare all’Eurocup e, se inizialmente sembrava che la Fiba fosse dormiente e non intenzionata a reagire, negli ultimi giorni ecco lo scatto d’ira della Federazione internazionale.

In barba alle norme europee ed al buon senso, la federazione ha infatti inviato una lettera alle 14 federazioni europee intenzionate a restare nell’alveo dell’Eurolega (Italia, Slovenia, Croazia, Serbia, Montenegro, Macedonia, Russia, Spagna, Bosnia, Lituania, Grecia, Israele, Turchia e Polonia) e ree di non aver punito le squadre ribelli, minacciando di escluderle dall’Europeo 2017, se entro questo mercoledì non prenderanno posizione a fianco della Fiba e obbligheranno i club a fare marcia indietro: e non è finita qui, perchè poi è arrivata la stoccata all’Italia e la parte che interessa maggiormente Azzurri di Gloria, in quanto la federazione ha minacciato di togliere il preolimpico all’Italia e assegnarne l’organizzazione alla Germania, che al momento non ha ancora preso posizione (insieme alla Francia), e sembra intenzionata a schierarsi con la Fiba stessa.

Ed a quel punto non salterebbe solo il torneo organizzato dall’Italia dal 4 al 9 luglio (per un destino che colpirebbe anche la Serbia), ma anche la nostra partecipazione alle Olimpiadi, in quanto l’Italbasket verrebbe esclusa dalla competizione che assegna il posto ai Giochi insieme a Serbia, Grecia, Croazia e Turchia, le altre nazioni che hanno delle squadre iscritte alle coppe di Euroleague Basketball: una reazione da boss di quartiere per la Fiba, ed ora l’Italia riflette sul da farsi, con la Fip guidata da Petrucci che si è subito schierata dalla parte della Federazione Internazionale per evitarsi ulteriori problemi.

È quindi scattato l’ultimatum a Reggio Emilia, Trento e Sassari, minacciate con l’esclusione dal campionato qualora non stracciassero il loro accordo triennale per l’Eurocup (è diversa invece la situazione di Milano, che ha un accordo in scadenza nel 2016 con l’Eurolega, e sostanzialmente verrà obbligata a firmare con Fiba per evitare sanzioni), e venerdì i rappresentanti della Fip, della Lega e delle tre società incontreranno il presidente del CONI Malagò per risolvere definitivamente la questione, in un senso o nell’altro: al momento è Sassari quella maggiormente intenzionata ad andare allo scontro diretto ed alle vie legali, aprendo magari un’azione congiunta con altri club di fronte alla Corte Europea per scardinare le assurde norme della Fiba e le sue azioni distruttive nei confronti del basket attuale, mentre Reggio Emilia e Trento sembrano intenzionate a conciliare ed abbandonare le coppe dell’Eurolega pur di non perdere la Serie A.

Scopriremo dunque a breve quale sarà il destino dei tre club ”ribelli” e dell’Italia intera, che rischia di essere privata di un torneo per il quale si è regolarmente qualificata, e nel quale avrebbe ottime chance di trovare il pass per Rio, viste le prestazioni sfoderate in passato dagli azzurri guidati da Belinelli e Gallinari: sarà conciliazione oppure guerra aperta? A venerdì per l’ardua sentenza, ma certamente la Fiba non esce con un’immagine positiva, da una vicenda che ha trasformato il basket mondiale in un subdolo giochetto politico, e rischia di dare toni farseschi ai prossimi Europei e alle Olimpiadi brasiliane…

Marco Corradi
31 anni, un tesserino da pubblicista e una laurea specialistica in Lettere Moderne. Il calcio è la mia malattia, gli altri sport una passione che ho deciso di coltivare diventando uno degli Azzurri di Gloria. Collaboro con AlaNews e l'Interista

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