Basket serie A1, sintesi 11^ giornata: Brescia vince contro Venezia confermando il suo valore e qualificandosi per la Coppa Italia, mentre il gruppo delle seconde non molla e risponde colpo su colpo. Risalgono anche Trento e Reggio Emilia. Nel corso dell’articolo si farà il punto su questa parte della stagione, assegnando dei regali a giocatori e squadre.

Serie A1: Avellino soffre, ma vince contro Pesaro e rimane seconda-

Jason Rich (Sidigas Avellino) si avvicina a canestro contro Mika (VL Pesaro) (fonte: pagina facebook lega basket).

Breve sintesi 11^ giornata

L’ 11^ giornata del campionato maschile di serie A1 vede Brescia rialzarsi subito dopo la sconfitta casalinga contro Sassari patita nello scorso turno. La capolista, stavolta, ha la meglio sui campioni d’Italia, dopo una partita in cui è spesso stata costretta a rincorrere, ma alla fine grazie alla solita solidità, è riuscita a pareggiare e a prendere il largo, soprattutto nell’ultimo quarto (90-71). Sugli scudi la prova di Lee Moore (28 punti, 8/10 da due punti) e Mario Hunt (22 punti e 9 rimbalzi). Se Brescia non molla, neanche il gruppo delle seconde tenta di rifiatare, anzi è pronto a rincorrere con Milano, Avellino e Torino. Milano travolge Cantù nel derby lombardo (93-77). Ottima la prestazione di Goudelock con 23 punti, 15 di Micov e 9 rimbalzi per Tarczewski e 13 punti. Buona la prestazione per Abass. Rimane seconda, ma si arresta Torino, che perde a Bologna, 76 a 84, facendosi rimontare da -13 con 16 a testa per Aradori e Lawson.  Avellino soffre, ma vince sul finale a Pesaro, 78 a 83, con un super Rich da 25 punti. Per Pesaro super doppia-doppia per Mika, 16 punti e 19 rimbalzi. In netta ripresa Capo d’Orlando e Reggio Emilia vincenti contro Brindisi (67-66) (scontro delicatissimo il 26/12 a Cremona) e Varese (76-66), ma soprattutto Sassari che, ora che i meccanismi funzionano bene, non si ferma più e regola 88 a 81 Pistoia, con 24 punti di Bamforth e 10 rimbalzi e 16 per Pierre. Infine, anche Trento non molla e vince contro una Cremona poco concentrata nel finale di partita per 90 a 79, grazie ad un super Sutton( 24 punti, 9/14 da due punti).

I regali di Natale: cosa si troveranno le squadre sotto l’albero?

Oggi è il 24 dicembre, Babbo Natale è in viaggio per distribuire i regali e mica si possono escludere le squadre di basket del nostro campionato. In questo paragrafo divideremo le varie squadre, secondo un criterio molto semplice, quelle che secondo me, sono state brave e buone e, così, si meritano i regali; in quelle che potrebbero comportarsi meglio e che meritano almeno un pensierino (tipo quei pacchettini piccolissimi, fatti solo di carta o dei regali riciclati) e, infine, quelle che si sono comportate male e che devono confidare in un atto di grazia o nella Befana.

Squadre buone:

  1. Brescia passerà un Natale da capolista. Per tutto il ruggente popolo della Leonessa ci sarà un Natale sereno e insperato. Il primo posto, come già detto più volte, è il risultato di un mercato di solo rafforzamento preciso e puntuale di un gruppo già forte di suo. Sotto l’albero troveranno più regali degli altri, sicuramente i Fratelli Vitali, Luca ( in fase creativa) e Michele (in fase di responsabilità), che stanno facendo, con compiti diversi, Brescia great again;
  2. Sassari, dopo un avvio difficile e altalenante, il Banco ha trovato la chimica di squadra giusta, distribuendo le responsabilità e i pesi ai vari giocatori del roster. E’ una squadra, ostica e che corre, con un pacchetto centri, possente, ma dinamico. Un regalo particolare, mi preme farlo ricevere, a tutta la squadra, per aver fatto scudo a favore di Pasquini, nel periodo di crisi della squadra. Il risultato? Una crescita enorme;
  3. Avellino, che dire. E’ un team completo e dinamico, forte sotto i tabelloni e con un Lawal in più, può davvero far male a Milano. E’ un team che non molla mai, fino alla fine, avendo portato e vinto più di una partita all’overtime. Un pensiero lo merita Ariel Filloy: il canestrone contro Milano, è da rivedere in loop;
  4. Capo d’Orlando ha osato ancora una volta puntando sui giovani per poi essere in grado di riformarsi e correggersi in corsa con Maynor, che è una certezza. Coach Di Carlo sa valorizzare a dovere i propri giocatori e può davvero essere una super sorpresa;
  5. Trento, si sta ripetendo come l’anno scorso? Speriamo, perchè la squadra è più o meno la stessa ( con Hogue, ma senza Craft). Il Sutton che sta giocando ora a Trento può avere la stessa velocità di Babbo Natale nel consegnare i regali;
  6. Torino è una squadra potenzialmente, almeno sulla carta, esplosiva, ma deve crescere molto, ma molto in difesa, dove appare molle e poco reattiva. Vujacic, è l’arma letale in più, anche come trascinatore (merita un bel regalo);
  7. Cantù, nonostante sia in crisi societaria costante, la squadra è tosta e merita attenzione, perchè le qualità ci sono, anzi, forse serve più collettivo. Babbo Natale deve essere generoso con Culpepper, che forse rappresenta il giusto raccordo, assieme a coach Sodini con la tifoseria. Vitale.

Squadre birbantelle, ma in fondo in fondo, buone:

  1. Vanoli, Varese e Pistoia, tre squadre diverse, ma un unico destino e un solo obiettivo: la salvezza. Sono squadre che alternano prestazioni convincenti a partite sbagliate totalmente e con amnesie moto, ma molto preoccupanti. Per Cremona, bisogna trovare la giusta intensità difensiva, troppo morbido il centro titolare Sims (anche se ha molto talento e margine di crescita) e ancora troppo debole l’apporto dato dai cugini Diener. Varese è simile a Cremona, ma al rovescio: difesa buona, ma attacco troppo altalenante, e forse troppo Okoye dipendente (Cain e Pelle possono essere davvero una spina nel fianco per molte difese). Infine, Pistoia, ha saputo intervenire sul mercato affidandosi alla esperienza di Ivanovic e Diawara: si aspettano Mcgee e Gaspardo e Mian.
  2. Reggio Emilia, ha sofferto davvero molto e forse, proprio per questo ha stravolto la sua filosofia di squadra, ma con innesti giusti e d’esperienza ha risalito la china. Bene, ma non benissimo, almeno secondo i recenti standard reggiani.
  3. VL Pesaro, è la solita Pesaro, che è lì e lì, e fino all’ultimo, non ci farà stare tranquilli. Ma un anno senza preoccupazioni? Comunque, ottimo investire sui giovani (Omogbo, Mika e Ceron);
  4.  Reyer Venezia, l’impegno europeo sta pesando molto e si vede. La squadra e gli atleti ci sono, ma ci saranno tempi migliori. Non bisogna abusare nel tiro da tre.

Squadre che meritano il carbone o nulla (giudizi personalissimi)

  1. Armani Milano, è un rebus inspiegabile. Compra ogni anno giocatori che, nell’anno prima di venire a Milano, fanno una super stagione, ma una volta arrivati a Milano, fanno fatica o un flop totale. Speriamo che quest’anno si debba avere la freccia del sorpasso costantemente accesa, ma per ora non è così. Peccato.
  2. Brindisi, ma dopo, il tutto sommato, sufficiente anno appena passato, perchè non si poteva riconfermare?????? Che è successo? I giocatori sono validi, forse qualche limite psicologico andrebbe rimosso. L’Enel non si merita quella posizione.

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Nato a Cremona nel 1992, laureando in Giurisprudenza a Pavia. Sono un tifoso e appassionato di basket, soprattutto la Serie A1 italiana, con uno sguardo anche alla lega femminile. Cercherò di fare il punto del campionato giornata per giornata.

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