Biathlon, Coppa del Mondo 2020. Si conclude la penultima giornata di gare a Nové Město na Moravě. La Norvegia firma una doppietta nelle ultime due staffette della stagione. L’Italia firma due sesti posti; per le azzurre è il miglior risultato della stagione.

Dorothea Wierer e Federica Sanfilippo, in pista durante una staffetta di Coppa del Mondo (fonte: profilo Twitter ufficiale FISI)

Biathlon, Coppa Mondo 2020: doppietta Norvegia nelle staffette di Nové Město na Moravě, Italia due volte sesta

Si conclude la penultima giornata di gare a Nové Město na Moravě, ottava tappa della Coppa del Mondo di biathlon 2020. In programma le staffette, quella femminile e quella maschile, le ultime della stagione.

Ad imporsi, in entrambi i contesti, sono state le due squadre norvegesi.

Tiril Eckhoff, Ingrid Tandrevold, Ida Lien e Karoline Knotten consegnano dunque alla squadra femminile nordica il sesto successo in altrettante gare, pur in contumacia Marte Olsbu Roiseland, chiudendo davanti alla Francia, seconda, e alla Germania, terza. Fondamentale, per Eckhoff e compagne, la precisione al poligono (otto errori; meglio solo la Cina, con cinque, ma in penalità): unica compagine, quella Norge, insieme all’Estonia (relegata però in diciottesima posizione) e all’Italia, a non dover affrontare un giro di penalità.

E proprio le buone percentuali al tiro consentono alle azzurre di chiudere in sesta posizione, miglior risultato della stagione. Ad aprire ottimamente la gara, per l’Italia, è stata Lisa Vittozzi, autrice della canonica solida prova al lancio. Dopo aver coperto bene i due errori nella prima serie, e il successivo al poligono in piedi, la sappadina ha consegnato il primato della gara a Federica Sanfilippo. La quale, tuttavia, ha avuto non poche difficoltà alla prima sessione di tiro, complice un problema al caricatore sull’ultimo bersaglio, coperto poi con l’uso di tutte le ricariche a disposizione. Dopo un errore nella seconda serie, Sanfilippo ha passato il testimone a Michela Carrara, l’azzurra più precisa al poligono, con una sola ricarica utilizzata, nella seconda serie. In ultima frazione, Dorothea Wierer è quindi riuscita a chiudere la gara guadagnando qualche posizione, tagliando il traguardo al sesto posto, dopo tre bersagli mancati in totale.

Le norvegesi in posa dopo la vittoria della staffetta (fonte: pagina Facebook ufficiale IBU Biathlonworld)

Se a consegnare la vittoria alla Norvegia, nel contesto femminile, sono state le ultime due frazioniste, Tandrevold e Eckhoff, nella staffetta maschile il dominio dei nordici è stato pressoché totale. Vetle Christiansen, Johannes Dale, Tarjei e Johannes Boe, infatti, non hanno mai abbandonato la testa della corsa, chiudendo a trentotto secondi dall’Ucraina, seconda, e a quarantatré dalla Svezia, terza. Oltre al passo impressionante sugli sci, i norvegesi hanno contestualmente tenuto delle ottime percentuali, chiudendo con solo cinque errori. Così l’Ucraina, sul gradino intermedio del podio, grazie alla volata vincente di Dmytro Pidruchnyi, impostosi nell’ultimo giro, in ordine, sullo svedese Martin Ponsiluoma, sul russo Said Khalili e sul tedesco Benedikt Doll.

Sesta l’Italia, in pista con Dominik Windisch, Thomas Bormolini, Tommaso Giacomel e Didier Bionaz; questi ultimi, al debutto nel format.

Bormolini ha aperto ottimamente le danze azzurre, commettendo solo un paio di errori nella prima serie, riuscendo a contenere il distacco sugli sci. Ma a fare la differenza, per la squadra FISI, sono stati il secondo e il terzo frazionista, Giacomel e Windisch. Il classe 2000, dopo il roboante debutto di ieri, ha commesso un solo errore in apertura della prima serie, trovando dunque precisione e velocità, in particolare nella sessione di tiro in piedi, dove il trentino è stato il più veloce per shooting e range time. Complice anche un buon passo sugli sci, il debuttante azzurro ha contenuto il distacco, dando il cambio a Windisch a meno di trenta secondi dalla testa. Dominik ha quindi tenuto un ottimo ritmo, trovando lo “zero” nel doppio poligono, valevole addirittura la seconda posizione. Nell’ultima frazione, contro la creme del circuito, l’altro classe 2000 Didier Bionaz ha perso qualche posizione, ma s’è anch’egli distinto per un’ottima prestazione, commettendo due soli errori, uno per serie, entrambe affrontante con grande lucidità.

Tommaso Giacomel impegnato nell’inseguimento in Val Martello, IBU Cup 2020 (fonte: NewsPower)

Nové Město na Moravě 2020: domani le gare di partenza in linea

La tappa di Nové Město na Moravě si concluderà domani con le gare di partenza in linea, quella femminile (ore 11:45) e quella maschile (ore 14:45).

In pista, a rappresentare l’Italia, Dorothea Wierer, Lisa Vittozzi e Lukas Hofer (in caso di defezione del norvegese Bjontegaard, potrebbe essere della partita anche Dominik Windisch).

Hofer, a riposo oggi, dovrà lottare non solo contro una spietata concorrenza, in primis quella di Johannes Boe e del francese, leader della generale Martin Fourcade (per cui risulta fondamentale non perdere altri punti nei confronti del norvegese), ma anche contro dei dolori alla schiena. Un problema che aveva condizionato l’azzurro nella prima parte della stagione, ripresentatosi già nella sprint in Repubblica Ceca.

Fari puntati, in casa Italia, però, soprattutto su Dorothea Wierer. Che, dopo il passo falso nella sprint che ha aperto la tappa, è chiamata ad una grande prestazione, per evitare che le rivali nella corsa alla Coppa del Mondo, Tiril Eckhoff, la tedesca Denise Herrmann e la svedese Hanna Oeberg (queste ultime, entrambe a riposo nella giornata odierna) accorcino le distanze, a sole sei gare (mass start di domani compresa) dalla conclusione della stagione.

Wierer sospinta dai tifosi di casa nell’individuale di Anterselva 2020 (fonte: pagina Facebook ufficiale FISI)

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Niki Figus
Giornalista pubblicista. Naufrago del mare che sta tra il dire e il fare. Un libro, punk-rock, wrestling, carta e penna.

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