Biathlon, Coppa del Mondo 2020. Si conclude la penultima giornata a Oberhof, sede della quarta tappa del massimo circuito internazionale IBU. Giornata difficile per l’Italia, chiamata ad un doppio impegno nelle staffette.

Lisa Vittozzi al tiro ai Mondiali di Östersund 2019 (fonte: pagina Facebook ufficiale di Lisa Vittozzi)

Biathlon, Coppa del Mondo 2020: Oberhof, Italia in chiaroscuro nelle staffette 

Si conclude la penultima giornata di gare a Oberhof, sede della quarta tappa della Coppa del Mondo 2020 di biathlon, la prima al rientro alla competizione dopo la pausa invernale.

Nella giornata odierna sono andate in scena le staffette, quella femminile e quella maschile, dove l’Italia ha raccolto risultati in chiaroscuro, mostrando segnali di miglioramento, ma incontrando anche qualche difficoltà di troppo

Staffetta femminile: ennesima vittoria delle norvegesi; none le azzurre, al miglior risultato stagionale

Nella staffetta femminile, che ha inaugurato l’odierna giornata sulle difficili nevi tedesche, l’Italia ha concluso al nono posto: miglior risultato stagionale nel format al femminile, maturato però dopo qualche rimpianto.

In particolare, le azzurre s’erano subito portate in testa alla gara, con la solida garanzia rappresentata da Lisa Vittozzi in prima frazione. La sappadina, alla ricerca dell’acuto decisivo in questa stagione, ha affrontato al meglio la gara. In controllo sia sugli sci che al poligono, con due errori entrambi coperti dalle ricariche, Vittozzi ha dato il cambio a Dorothea Wierer in seconda posizione, a meno d’un secondo dalla vetta. La campionessa della Coppa del Mondo in carica, tuttavia, ha avuto una giornata difficile al tiro. Sopratutto nella serie a terra, che ha costretto la stella azzurra a ben due giri di penalità, complice un uso non perfetto delle ricariche. A più d’un minuto dalla testa dalla gara, Federica Sanfilippo è stata brava a contenere il distacco, nonostante dopo lo “zero” nella serie in piedi sia incappata in un giro di penalità, in ragione delle difficili condizioni del vento, dando il cambio a Michela Carrara a svantaggio sostanzialmente inalterato. In ultima frazione, opposta alle migliori biatlete del circuito, l’esordiente (nel format) azzurra ha mandato ottimi segnali, trovando lo “zero” nella serie a terra e coprendo con la seconda ricarica l’unico errore commesso in piedi, tagliando il traguardo al nono posto. Un risultato che, ancorché potesse essere migliore, fa intravedere non pochi spunti positivi e di crescita.

A conquistare la vittoria è stata una solida Norvegia, che dopo la prima frazione, affrontata da Solemdal, ha calato il tris Tandrevold-Roiseland-Eckhof, contro cui la concorrenza nulla ha potuto. Ad un ventina di secondi, seconda, ha chiuso la Svezia delle sorelle Oeberg e di Persson e Brorsson, alle cui spalle ha chiuso la squadra francese, terza. Quarto posto per la Germania padrona di casa e quinta una Svizzera a lungo protagonista.

Michela Carrara, al debutto a Oberhof nella Coppa del Mondo di biathlon (fonte: profilo Twitter ufficiale IBU World Cup)

Staffetta maschile: vince la Norvegia anche senza i fratelli Boe, Italia molto attardata a causa di una caduta

Se nella prima staffetta di giornata, quella femminile, l’Italia ha pagato la scarsa precisione al tiro, nella seconda gli azzurri si sono scontrati anche contro la sfortuna. Pesa, infatti, sulla ventitreesima posizione finale italiana, la caduta di Dominik Windisch, dovuta alle pessime condizioni del tracciato, mentre l’azzurro occupava la seconda posizione.

Il quartetto FISI, tant’è, aveva iniziato la gara al meglio, con un gagliardo Thomas Bormolini. Il quale, dopo un solo errore nelle due serie, coperto con una ricarica, aveva consegnato la seconda posizione, per soli due centesimi, al compagno di squadra Windisch. Il quale, tuttavia, è uscito fuori pista, cadendo al di fuori del tracciato, riportando qualche problema fisico e perdendo una quarantina di secondi. Dominik, nonostante il dolore, in particolare a spalla e costole, è ripartito, ma la sua prestazione ne ha risentito: l’oro mondiale in carica nella partenza in linea ha infatti commesso, in seguito, un totale di quattro errori nei due poligoni, conseguenti un giro di penalità. Naufragata a più di due minuti dalla testa della gara, l’Italia ha successivamente incontrato anche non pochi problemi al tiro, sia con il terzo che con il quarto frazionista, rispettivamente Saverio Zini e Thierry Chenal. Il primo è stato costretto ad un giro di penalità dopo cinque errori, il secondo a quattro giri dopo quattro bersagli mancati, che sono valsi agli azzurri un piazzamento nelle retrovie.

Sul gradino più alto del podio, dopo una gara sempre al comando, una Norvegia pur priva dei fratelli Boe, punte di diamante di una nazionale spettacolare, oggi in gara con Birkeland, Bjoenteegard, Dale e Christiansen. Proprio Vetle Christiansen è stato decisivo per la vittoria dei nordici, grazie ad una clamorosa prestazione sul finale di gara contro il francese Fillon Maillet, asso delle volate che oggi, tuttavia, nulla ha potuto contro il norvegese. La Francia chiude dunque seconda, dopo una portentosa rimonta propiziata da Martin Fourcade e Simon Desthieux, dopo le difficoltà in prima frazione di Jacquelin. Terzo posto per i padroni di casa della Germania.

Dominik Windisch in gara a Hochfilzen (fonte: pagina Facebook ufficiale di Dominik Windisch)

Oberhof: domani l’ultima giornata della quarta tappa

Di scena domani, a conclusione della tappa di Oberhof, la quarta del circuito della Coppa del Mondo, le prove di partenza in linea, quella femminile (12:45) e quella maschile (14:30).

In gara, per l’Italia, i big-four del biathlon azzurro: Dorothea Wierer e Lisa Vittozzi, Lukas Hofer (oggi a riposo, alla ricerca della migliore condizione) e Dominik Windisch.

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Niki Figus
Giornalista pubblicista. Naufrago del mare che sta tra il dire e il fare. Un libro, punk-rock, wrestling, carta e penna.

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