Biathlon, Coppa del Mondo 2020. Si conclude la penultima gara di Östersund, la staffetta maschile: l’Italia chiude al terzo posto, con Lukas Hofer, Dominik Windisch, Thomas Bormolini e Daniele Cappellari.

Il podio della staffetta maschile di Östersund: l’Italia chiude al terzo posto (fonte: profilo Twitter ufficiale FISI)

Biathlon, Coppa del Mondo 2020: Östersund, Italia terza nella staffetta maschile

Si è da poco conclusa la staffetta maschile, la penultima gara di Östersund, tappa d’esordio della Coppa del Mondo 2020.

L’Italia conquista il terzo podio sulle nevi svedesi, dopo le due vittorie nelle prime due giornate: nella staffetta mista, con Dorothea Wierer, Lisa Vittozzi, Lukas Hofer e Dominik Windisch, e nella sprint, con la campionessa in carica Wierer.

Il racconto della gara

Per l’Italia è partito in prima frazione Lukas Hofer, il quale ha confermato quanto di buono fatto vedere sugli sci nella tappa svedese d’esordio. Coprendo due errori con le ricariche, uno per serie, l’azzurro ha dato il cambio, in seconda posizione, al compagno di Nazionale Thomas Bormolini. Capace, dopo il primo poligono, di portarsi in testa alla gara, rimediando ad un errore maturato a causa delle difficili condizioni di vento, fatali per la maggior parte della concorrenza. Bormolini, apparso particolarmente in forma già nella sprint, ha poi gestito al meglio il secondo giro, incappando in due errori nella serie in piedi, entrambi coperti, consegnando a Daniele Cappellari la seconda posizione, alle spalle della Svezia.

La prima serie al poligono della staffetta maschile (fonte: profilo Twitter ufficiale IBU World Cup)

L’azzurro, nonostante un ritmo inferiore sugli sci rispetto agli avversari, s’è ampiamente difeso sia al primo poligono, un solo errore cui peraltro il biatleta italiano ha rimediato, che al secondo, unico “zero” tra i biatleti nelle zone nobili della classifica. Chiudendo alle spalle del norvegese Tarjei Boe e del francese Simon Desthieux, Cappellari ha dato il cambio in seconda posizione all’ultimo frazionista azzurro, Dominik Windisch. L’oro mondiale nella partenza in linea, chiamato a gestire una decina di secondi di vantaggio da Svezia e Russia, rispettivamente in gara nell’ultimo quarto con Sebastian Samuelsson e Aleksandr Loginov, è partito subito forte, nel tentativo di conservare la dote fornitagli dai compagni. L’azzurro ha approcciato la serie a terra in modo formidabile, coprendo l’unico errore commesso e riuscendo a guadagnare sui diretti avversari, complice l’imprecisione al tiro di Samuelsson, uscito dalla gara con tre errori, e l’inferiore performance sugli sci di Loginov. Nell’ultimo poligono della gara l’azzurro è riuscito a coprire l’unico errore commesso, conservando la posizione sul russo, anch’egli a quota un errore, chiudendo trionfalmente, con le braccia alzate come nella staffetta mista, festeggiando il terzo posto.

Sul podio, insieme all’Italia, terza, Norvegia e Francia. Nazioni, queste ultime, che in ultima frazione hanno messo in scena uno scontro molto emozionante, con i due dominatori delle ultime stagioni, Johannes Boe e Martin Fourcade, a sfidarsi. Quest’ultimo, nonostante gli sforzi per ricucire la quindicina di secondi che lo separava al cambio del campione norvegese, non è tuttavia riuscito ridurre il gap, nonostante lo “zero” al tiro, in ragione della precisione di Boe al poligono. La vittoria va alla Norvegia, ma la Francia, seconda, può comunque ritenersi soddisfatta. Non foss’altro per aver ritrovato un Fourcade, in estrema difficoltà la scorsa stagione, in grado di vincere e di mettere sin da subito in difficoltà Boe.

Il weekend svedese si concluderà domani, domenica 8 dicembre, con la staffetta femminile. In gara, per l’Italia, Dorothea Wierer, Lisa Vittozzi, Nicole Gontier e Federica Sanfilippo.

Daniele Cappellari in uscita dal poligono dopo la serie a terra (fonte: profilo Twitter ufficiale IBU World Cup)

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Niki Figus
Giornalista pubblicista. Naufrago del mare che sta tra il dire e il fare. Un libro, punk-rock, wrestling, carta e penna.

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