Biathlon, Mondiali Anterselva 2020. L’Italia chiude al terzo posto del medagliere con quattro medaglie, due d’oro e altrettante d’argento. Tutti e quattro i piazzamenti iridati azzurri portano la firma di Dorothea Wierer, stella assoluta dell’evento insieme ai norvegesi Marte Olsbu Roiseland e Johannes Thingnes Boe e alla squadra maschile francese.

Dorothea Wierer, al traguardo, festeggia l’oro “mondiale” nella pursuit (fonte: profilo Twitter ufficiale Italia Team)

Biathlon, Mondiali Anterselva 2020: Italia terza nel medagliere dell’evento iridato in casa

Si è conclusa ieri la rassegna iridata di Anterselva.

I Campionati del mondo di biathlon 2020, di scena all’Alto Adige Arena da giovedì 13 febbraio a domenica 23, hanno portato in dote all’Italia ben quattro medaglie, due d’oro e due d’argento, valevoli il terzo posto nel medagliere iridato. Davanti alla Nazionale italiana, solo due superpotenze della disciplina: la Norvegia, prima con undici medaglie (di cui sei d’oro e tre d’argento), e la Francia, seconda a quota otto (tre i titoli, due gli argenti).

Il risultato delle nevi di casa dell’Italia è assolutamente paragonabile a quello dello scorso anno, quando nella storica rassegna di Östersund l’Italia ottenne cinque medaglie: due d’oro, altrettante d’argento e una di bronzo.

Dorothea Wierer con le medaglie d’oro dell’inseguimento e dell’individuale e con l’argento della staffetta mista (fonte: pagina Facebook ufficiale FISI)

Dorothea Wierer: l’assoluta protagonista azzurra della rassegna iridata

L’assoluta protagonista azzurra della rassegna di Anterselva è stata Dorothea Wierer, capace di scrivere una pagina di storia non tanto del biathlon (italiano), ma dello sport.

La detentrice della Sfera di cristallo, nonché atleta FISI dell’anno 2019, non solo ha conquistato due titoli iridati, nei format inseguimento e individuale, completati da un argento nella partenza in linea ed un piazzamento tra le migliori dieci posizioni nella sprint, gara nella quale l’azzurra è tornata leader della classifica generale, ma ha raccolto tale bottino sulle nevi dov’è cresciuta agonisticamente. E non solo.

Wierer, unica biatleta con almeno due titoli individuali nelle tre categorie di età, youth, junior e senior, inoltre, non solo è stata in grado di dare un’agguerrita battaglia alla concorrenza, allungando su buona parte delle rivali nella corsa alla Coppa del Mondo, ma è anche riuscita ad eguagliare quanto fatto da lei lo scorso anno. In particolare, a tre tappe di Coppa dalla conclusione, l’azzurra può vantare lo stesso numero di podi, sette, e lo stesso numero di vittorie, quattro, dello scorso anno. Il tutto trovando grande continuità: considerando anche i Giochi Olimpici, infatti, la bi-campionessa di Anterselva è sempre andata in zona punti nelle ultime sessantasette gare, l’unica tra le biatlete in attività.

Dorothea Wierer in pista ai Mondiali di Anterselva 2020 (fonte: pagina Facebook ufficiale FISI)

L’azzurra, inoltre, s’è ottimamente comportata, oltre che nelle gare “in singolar tenzone”, anche nelle staffette.

Nella mista, dove l’Italia ha conquistato il secondo posto, all’esordio nella rassegna, insieme al rodato quartetto formato da Lisa Vittozzi, Lukas Hofer e Dominik Winidsch. Ma anche nella staffetta femminile, dove insieme a Vittozzi (prima frazionista, seconda Dorothea) ha costruito un minuto di dote rispetto al resto della concorrenza, e nella single mixed, dove il tandem FISI, in particolare l’azzurra, ma conseguentemente anche Lukas Hofer, è stato penalizzato dall’alto pettorale di partenza.

«Non pensavo che la rassegna iridata andasse così bene» ha dichiarato Wierer ieri, al termine della partenza. «Stavo conducendo una stagione buona e sono arrivata qui da seconda nella generale. Non è stato facile gestire la pressione e tutti gli impegni che ti porta il disputare un Mondiale in casa, ma dopo il primo oro mi sono tolta un peso, facendo il Mondiale che volevo sin dall’inizio». L’azzurra ha poi concluso guardando già ai venturi impegni, «Devo restare al massimo per cercare di vincere la classifica generale», dimostrando non solo una maturità ormai raggiunta, ma anche la fame di un’atleta per cui accontentarsi non risulta un’opzione.

Wierer sospinta dai tifosi di casa nell’individuale di Anterselva 2020 (fonte: pagina Facebook ufficiale FISI)

L’Italia ad Anterselva 2020: non tutto è Doro quel che luccica

Se, nel complesso, il bottino dell’Italia ai Mondiali Anterselva, quattro medaglie di cui due d’oro, è ottimo; nel dettaglio, permangono comunque delle ombre sulla rassegna azzurra.

Al di là dei risultati ottenuti da Wierer, infatti, gli azzurri hanno parecchio faticato sulle nevi “amiche”. E, a parte forse Lukas Hofer, cresciuto nel corso della rassegna, e ottimamente comportatosi anche quando chiamato a correre nelle staffette, i biatleti FISI sono apparsi spesso o in difficoltà oppure molto lontani dalla migliore condizione.

In primis, Lisa Vittozzi. Che, chiamata al riscatto dopo una stagione al di sotto delle aspettative, dopo l’exploit della scorsa edizione della Coppa del Mondo e dei Mondiali, quando, argento nella 15km, di cui fu anche campionessa di specialità, lottò fino all’ultima tappa per la vittoria della generale, ha incontrato non poche difficoltà. In particolare al tiro, dove l’azzurra ha ottenuto uno scarno 68,6% (60% a terra, 77,1% in piedi) nelle quattro prove in singolo. Epitome dei problemi di Vittozzi, la gara di ieri, la mass start, dove la sappadina, seconda a Östersund, ha chiuso in coda al gruppo, dopo nove bersagli mancati, di cui cinque nella seconda serie.

Apparsa fuori condizione anche Federica Sanfilippo, biatleta a podio nel massimo circuito IBU; così Dominik Windisch, che, a parte la mass start e le staffette, ha avuto molte difficoltà ad entrare in ritmo, sia al tiro che sugli sci. Dove, in quest’ultima componente, Thomas Bormolini e Daniele Cappellari hanno pagato le migliori performance della concorrenza, come comprovato dalla staffetta maschile.

Discrete, invece, le prove di Thierry Chenal, sessantesimo nell’individuale, e Michela Carrara, che all’esordio iridato è stata chiamata addirittura a chiudere la staffetta femminile.

Se, quindi, il risultato dell’Italia e, in particolare, quelli di Dorothea Wierer sono ottimi, ci sono ancora ampi margini di miglioramento. Soprattutto guardando in ottica futura, considerato che la protagonista azzurra, Wierer, ha affermato di non voler andare oltre la rassegna olimpica di Pechino 2022.

Lisa Vittozzi al tiro ai Mondiali di Anterselva (fonte: pagina Facebook ufficiale FISI)

La Norvegia di Marte Roiseland e Johannes Boe e gli assi francesi: i protagonisti dei Mondiali di Anterselva 2020

Con Dorothea Wierer, gli altri grandi protagonisti della rassegna iridata di Anterselva sono stati i norvegesi Marte Olsbu Roiseland e Johannes Boe, oltre al terzetto francese formato da Martin Fourcade, Quentin Fillon Maillet ed Emilien Jacquelin.

Roiseland, all’Alto Adige Arena, è stata sostanzialmente implacabile: sette podi in sette gare, con cinque titoli annessi (sprint e partenza in linea, staffetta mista, femminile e single mixed). Qualcosa ha concesso, invece, come già gli è accaduto in carriera in occasione dei Mondiali, a differenza di quanto avviene in Coppa del Mondo, il connazionale Johannes Boe: quinto nella sprint, vinta dal russo Alexander Loginov (tra polemiche e perquisizioni, più citato per eventi fuori che dentro al tracciato); secondo nell’individuale, battuto da Fourcade in ragione d’un errore di troppo al tiro; secondo, con i compagni di Nazionale Christiansen e Dale e il fratello Tarjei, nella staffetta maschile, vinta dalla Francia; e beffato nella volata per l’oro da Jacquelin nell’inseguimento. Tre medaglie d’oro e tre d’argento sono comunque un ottimo bottino, ma il nordico ha abituato a cannibalizzare la competizione; anche se, ad ogni modo, l’oro all’ultima giornata, anche in relazione al settimo posto di Martin Fourcade, potrebbe pesare, e non poco, nell’ambito della corsa alla generale.

E proprio Fourcade, insieme ai compagni della Nazionale maschile francese, Fillon Maillet ed Jacquelin in particolare, completano la “cartolina” dei Mondiali di Anterselva. Restituendo la perfetta polaroid della corsa alla Sfera di cristallo in campo maschile. Dove a guidare è Fourcade, con 788 punti, tallonato dal connazionale, 712 lunghezze, Fillon Maillet (che, silenziosamente, oltre all’oro nella staffetta maschile, porta in Francia da Anterselva due argenti “individuali”, complici delle clamorose prove sugli sci) e dai fratelli Boe, Johannes (690 punti, nonostante le assenze nelle tappe tedesche di gennaio, Oberhof e Ruhpolding) e Tariej (623 punti). Più staccato un altro transalpino, oro nella staffetta maschile di Anterselva, Simon Desthieux (600 punti).

Johannes Boe all’arrivo, in trionfo, nella partenza in linea maschile (fonte: IBU, International Biathlon Union)

Wierer davanti a tutte nella generale femminile, ma la partita è ancora aperta

Protagonista ai Mondiali di Anterselva. Ma anche nella Coppa del Mondo. Dorothea Wierer guida la classifica generale, dopo una rassegna iridata in cui la norvegese Tiril Eckhoff ha faticato, perdendo non solo, e non tanto, il pettorale giallo di leader, ma anche molti punti pesanti.

Attualmente l’azzurra si trova al primo posto a quota 719 punti (682 al netto degli scarti), davanti alla svedese Hanna Oeberg (a quota 613 dopo il bronzo nella partenza in linea, consolazione d’un Mondiale fatto di quarti posti), a Eckhoff (607), alla mattatrice dell’Alto Adige Arena Marte Olsbu Roiseland (597) e alla tedesca, punta di diamante di una Nazionale che ad Anterselva, pur senza l’acuto, ha ottenuto cinque medaglie, Denise Herrmann (571 punti).

Partita aperta anche per le Coppe di specialità, con Wierer ampiamente in partita per tre ancora da assegnare (quella dell’individuale è già di Oeberg). Dorothea guida sia la classifica della sprint (266 punti; davanti a Roiseland, 248; Eckhoff 195; Hermann e Oeberg, 194) che quella della partenza in linea (183 lunghezze; inseguono la finlandese Kaisa Makarainena, 159; Eckhoff, 150; Roiseland e Oeberg, 146; e la transalpina Anais Bercond, 145). Al comando della classifica della pursuit, invece, Eckhoff, con 201 contro i 156 di Wierer, seconda a pari punti con la norvegese Ingrid Landmark Tandrevold; appena più in ritardo la slovacca Paulina Fialkova, 149 lunghezze, e Hanna Oeberg, 145.

Tre tappe al termine, sette gare “individuali” in programma: molti, dunque, i punti sul piatto. La partita è ancora aperta, sia per la Coppa femminile che per quella maschile. L’unica certezza è che si tornerà “in campo” giovedì prossimo, il 5 marzo, sulle nevi ceche di Nové Mēsto na Morave.

Gli azzurri in posa dopo la conquista dell’argento nella staffetta mista dei Mondiali di Anterselva 2020 (fonte: pagina Facebook ufficiale di Lukas Hofer)
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Niki Figus
Giornalista pubblicista. Naufrago del mare che sta tra il dire e il fare. Un libro, punk-rock, wrestling, carta e penna.

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