La 22esima edizione del campionato europeo di calcio Under-21 si giocherà in Italia e San Marino il 16-30 giugno 2019. Dovrà essere il punto di ripartenza del nostro calcio.

La settimana più tormentata del calcio italiano dal 1958 ad oggi, apertasi con la mancata qualificazione della Nazionale maggiore a Russia 2018, sta per andare in archivio, lasciando spazio al campionato-scaccia-pensieri. Non dimentichiamoci però che il nostro movimento non può ripartire se non ci fissiamo già una deadline, che non può essere quella dell’estate 2022 (anno del prossimo Mondiale) perché troppo lontana. L’Italia ha a breve un’occasione enorme per riconquistare il suo posto al sole: tra poco più di un anno ospiterà infatti, insieme a San Marino, la 22esima edizione degli Europei di calcio Under-21 e avrà il dovere di vincerla.

Italia 2004.jpg

La gioia degli azzurrini dopo la vittoria degli Europei 2004 (battuta in finale la Serbia-Montenegro 3-0)

Il biennio 2004-06

Riscattare un intero movimento: sarà questo il compito della nostra Under-21, dopo la débâcle della Nazionale maggiore, che dal 2006 a oggi, ai Mondiali, ha raccolto solo figuracce (prima due eliminazioni, al girone a Sudafrica 2010 e a Brasile 2014, poi una mancata qualificazione, a Russia 2018). Solo la vetrina dei prossimi Europei potrà aiutare gli azzurrini a fare la giusta esperienza internazionale, in un contesto peraltro “amico” (si giocherà a Bologna, Cesena, Reggio Emilia, Trieste, Udine per l’Italia; a Serravalle per San Marino). Vedere per credere: la nostra Under-21 vinse il suo ultimo Europeo nel 2004 in Germania, dove due anni dopo la selezione maggiore avrebbe conquistato il titolo di campione del mondo. In quella squadra, allenata da Claudio Gentile, c’erano anche Alberto Gilardino, Daniele De Rossi, Andrea Barzagli, Cristian Zaccardo e Marco Amelia: tutti e cinque poi furono convocati da Marcello Lippi per la spedizione mondiale, conclusasi con il successo contro la Francia ai rigori il 9 luglio 2006.

Italia 2008.jpg

Giuseppe Rossi e Marco Motta a Pechino 2008, ultima spedizione olimpica della Nazionale

Euro 2019 vista Olimpiadi 2020

Vincere gli Europei Under-21 2019 significherebbe anche conquistare il pass per il torneo di calcio per Tokyo 2020, permettendoci di tornare alle Olimpiadi dopo aver steccato la qualificazione alle ultime due edizioni. L’ultima Italia “a cinque cerchi” risale a Pechino 2008: allora i sogni dei ragazzi del c.t. Pierluigi Casiraghi si infransero ai quarti di finale contro il Belgio (poi sconfitto nettamente dalla Nigeria per 4-1 in semifinale). Il 2020 sarebbe anche l’anno degli Europei per le Nazionali maggiori, i primi itineranti della storia (saranno ben 13 le città a ospitarli). Insomma, se azzurri e azzurrini dovessero riuscire a qualificarsi alle rispettive competizioni, l’estate 2020 potrebbe ridarci visibilità e farci riconquistare credibilità in vista dei Mondiali del 2022. Sarà d’obbligo però avere un’Under-21 all’altezza.

Spagna Italia.jpg

Saúl, numero 8 della Spagna, sorride dopo aver battuto l’Italia Under-21 in semifinale agli Europei di Polonia 2017

Riscattare gli ultimi due Europei Under-21

Negli Europei d’Italia 2019 gli azzurrini avranno anche la possibilità di cancellare le ultime due spedizioni continentali, che li hanno visti uscire alla fase a gironi a Repubblica Ceca 2015 e in semifinale a Polonia 2017 (entrambe le manifestazioni con Di Biagio allenatore peraltro). L’estate scorsa gli azzurrini, partiti da favoriti, ha deluso le aspettative: superato il girone di qualificazione per il rotto della cuffia (grazie alla vittoria ottenuta contro la Germania all’ultima giornata, gol partita di Bernardeschi), sono stati annichiliti dalla Spagna di Saùl in semifinale (3-1 il finale). Una spedizione tempestata dal tira-e-molla di mercato tra il portiere Gigio Donnarumma e il Milan, che destabilizzò il ragazzo alla sua prima vera esperienza internazionale. La nostra F.I.G.C., uscita con le ossa rotte dal flop Mondiale, è chiamata anche a questo: a fare il pugno di ferro contro situazioni del genere, a stoppare sul nascere querelle alimentate da procuratori sanguisughe che mettono al centro prima di tutto il loro interesse, spesso a scapito della crescita sportiva dei propri assistiti.

DI Baigio.jpg

Gigi Di Biagio, 46 anni, commissario tecnico dell’Under-21 dall’estate 2013 (quando è subentrato a Devis Mangia, 43)

Di Biagio è l’uomo giusto?

Di fronte al terremoto federale che non ha visto finora nessuna dimissione ma solo l’esonero di Gian Piero Ventura, ci chiediamo: Gigi Di Biagio è ancora l’uomo giusto per guidare la nostra Under-21? Nell’organizzazione verticistica della Federazione, specchio della way of life italiana, il cursus honorum è la legge dell’evoluzione: se sei stato il c.t dell’U-18, hai di fatto le carte giuste per succedere sulla panchina gerarchicamente superiori, per intenderci. Allontanato Ventura per una giusta causa, in pochi hanno azzardato il nome di Gigi Di Biagio come suo successore. Una domanda sorge spontanea: se la Federazione non crede abbastanza nell’ex centrocampista da consegnargli le chiavi di una Nazionale maggiore che dovrà ripartire dai giovani (molti dei quali lo conoscono già di fatto), ha senso insistere su di lui come c.t. dell’Under-21? Gli azzurrini, reduci dagli ultimi Europei di categoria giocati in maniera tutt’altro che esaltante, al momento stanno giocando solo gare amichevoli: sono già qualificati, infatti, ai prossimi Europei da Paese ospitante. E martedì scorso contro la Russia (3-2 in rimonta) ci è mancato poco che incappassero in una sconfitta al Benito Stirpe di Frosinone (provvidenziale il gol vittoria di Riccardo Orsolini per strozzare sul nascere possibili critiche). L’Italia non può permettersi il lusso di sottostimare l’importanza del ruolo chiave ricoperto da Di Biagio: toccherà a lui infatti svezzare i talenti dai quali dobbiamo ripartire, quelli che devono diventare l’arma in più per il nuovo c.t. della Nazionale maggiore.

Del Sole 2.jpg

Ferdinando Del Sole, 19, esterno offensivo del Pescara di Zeman, è uno giocatori più promettenti dell’Under-20 di Federico Guidi

Qualche nome per Euro 2019

Per partire in quinta davanti al proprio pubblico nel giugno 2019, la macchina U-21 dovrà usufruire di tutte le risorse di cui dispongono le selezioni azzurre minori. Un nome su tutti? Ferdinando Del Sole, esterno offensivo mancino classe ’98, nel giro dell’Under-20 di Federico Guidi e sceso in campo lo scorso ottobre davanti al pubblico di Gorgonzola alla seconda giornata del torneo Otto Nazioni (nella gara persa contro l’Inghilterra per 1-5). Il talento napoletano che gioca in Serie B col Pescara di Zeman ha tecnica, gamba e tanta voglia di arrivare. La stesse che animano due promesse dell’U-19 di Paolo Nicolato, qualificatosi alla seconda fase delle euroqualificazioni grazie alle loro magie: stiamo parlando dell’attaccante Andrea Pinamonti e del trequartista Nicolò Zaniolo, entrambi classe ’99 e trascinatori dell’Inter di Stefano Vecchi nel campionato Primavera 1 e in Youth League. Questi sono solo alcuni nomi: agli uomini delle Federazioni il compito di lanciarli e scovarne altri ancora. Ai ragazzi quello di dare sempre tutto. L’Italia del calcio ha l’obbligo morale di non sbagliare più: deve farlo per l’amore dei suoi tifosi, che meritano ancora un posto al sole dopo dieci anni di buio.

ULTIME NOTIZIE SPORTIVE AGGIORNATE SU AZZURRI DI GLORIA

News di sport a cinque cerchi tutti i giorni sul nostro sito.

Scopri tutte le ultime notizie sportive di calcio anche sui nostri social: FacebookTwitterInstagramYouTube e Google +.

Simone Lo Giudice
Dietro un'atleta c'è sempre una storia... Qui per raccontarvi calcio, tennis e molto altro.

Potrebbero anche piacerti...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Altro in:Calcio