Incredibile prova di forza dell’Italia, che nella partita d’esordio di questi Europei di calcio U21 2019 compie una rimonta da sogno e batte la favoritissima Spagna 3-1.

chiesa
Fonte: ViolaPresses

CHIESA INCANTA, PELLEGRINI LA CHIUDE

Meglio di così non poteva andare: l’Italia di Luigi Di Biagio batte per 3-1 la Spagna nella partita d’esordio di questi Europei di calcio U21 2019. Una gara indicata da più parti come una finale anticipata, visti i valori in campo allo stadio Dall’Ara di Bologna, e che sembrava essersi messa su una brutta strada quando Ceballos porta in vantaggio la Roja a meno di 10 minuti dal fischio d’inizio. L’Italia però sale di ritmo, anche grazie alla prestazione stellare di Federico Chiesa e batte la Spagna per la prima volta dall’ottobre 2006, ai playoff di qualificazione per gli Europei del 2007.

Il primo tempo si apre appunto tra mille difficoltà per gli Azzurrini: la Spagna gioca con la consapevolezza dei propri mezzi, asfissiando i padroni di casa e costringendoli a giocare in difensiva e cercare le imbucate in contropiede. Alla prima occasione, le Furie Rosse passano: al 9′ Ceballos si accentra sulla trequarti, smarcandosi da Barella e facendo partire un grandissimo destro che si insacca all’incrocio dei pali dal lato opposto.

Il gol stordisce l’Italia, molto confusa in campo ed ora incapace di produrre la minima azione offensiva, lasciando alla Spagna il totale dominio del campo, nonostante l’assenza di pericoli reali (se si esclude il tiro da fuori di Soler al 21′).
Alla mezz’ora, ecco finalmente la prima azione Azzurra degna di nota: Zaniolo vola di testa su un cross dalla sinistra, venendo però anticipato da Simon in uscita, che lo travolge colpendolo alla testa con i pugni.

L’occasione riscuote l’Italia dal suo torpore: al 32′ è Mandragora a cercare il tiro da fuori, mentre tre minuti dopo Kean guadagna un ottimo corner.
Il gol è nell’aria e al 36′ gli sforzi Azzurri vengono ripagati: Barella dipinge un meraviglioso cambio di gioco per Chiesa, che dopo aver saltato Aguirregabiria fa partire un tiro-cross che punisce il disattento Simon sul suo palo.
Gli Azzurrini ritrovano smalto e grinta e nonostante l’uscita di Zaniolo al 42′, sostituito da Orsolini a causa del colpo subito in testa al 30′, riescono a chiudere in avanti la prima frazione.

La pausa non cambia l’inerzia della partita e l’Italia ritorna in campo con la stessa energia mostrata nell’ultimo quarto d’ora del primo tempo. Chiesa è indemoniato e al 50′ il suo rasoterra si spegne poco a lato sul secondo palo. La Spagna rimane un ospite pericolosissimo e solo un miracoloso Meret mantiene il risultato sul tiro di Soler.
La svolta arriva al 64′, con Orsolini che serve in area Cutrone, subentrato da quattro minuti al posto di Kean. L’attaccante del Milan difende egregiamente palla e tenta di girarsi, perdendo palla nel contrasto con la difesa Roja; la sfera schizza però sui piedi di Chiesa, che da due passi sigla la doppietta personale.

La Spagna reagisce con veemenza, sbilanciandosi in avanti trascinata da Ceballos, ma l’Italia è sorretta dal tifo e dall’entusiasmo e non solo regge egregiamente l’urto, ma allunga sugli avversari: all’81’ il VAR assegna all’Italia un calcio di rigore per una trattenuta su Pellegrini nonostante, per la verità, il fallo inizi al di fuori dell’area. È lo stesso romanista a trasformare dal dischetto per il meritatissimo 3-1, che regala agli Azzurrini 3 punti pesantissimi nell’economia del girone.

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Giornalista in erba, sono un appassionato di sport, con un occhio di riguardo per il calcio (banale!) e la boxe.

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