Si sono tenute in settimana le due amichevoli di calcio U16 tra l’Italia e la Germania: occhi puntati per il nuovo test della VAR e, soprattutto, per la prima volta di una donna su una panchina di una Nazionale maschile.

Patrizia Panico, leggenda da calciatrice, è la prima donna ad allenare una Nazionale maschile

ITALIA-GERMANIA, SI FA LA STORIA IN PANCHINA…

Inutile prenderci in giro: Italia-Germania non è mai un’amichevole, nemmeno quando il calendario riporta tale termine. Nemmeno quando in campo non ci sono le Nazionali maggiori, ma ragazzi ancora lontani dalla maggiore età.
Il calcio Under 16 non è certamente quello che attira le folle e riempie gli stadi, ma quelli che hanno snobbato il doppio confronto tra Italia e Germania del 22 e 24 marzo si sono persi due partite che faranno la storia di questo sport per due motivi ben precisi.

Il primo, nonché il più evidente, è da ricercarsi sulla panchina degli Azzurrini: per la prima volta nella storia, è una donna a tenere le redini di una Nazionale maschile. E non una donna qualsiasi, ma Patrizia Panico, una vera e propria leggenda vivente del calcio femminile italiano e mondiale. Allenatrice temporanea per coprire l’assenza del CT “di ruolo” Daniele Zoratto, impegnato con l’Under 19, ma non per questo meno decisa nello svolgere il suo compito: a vederla durante le partite, sempre in piedi, mai ferma, riporta alla mente un atteggiamento quasi “Contiano” nel gestire i suoi ragazzi in campo, con buona pace di tutti coloro che ritengono le donne “non all’altezza” di allenare squadre maschili.
Un piglio deciso che mostra anche nelle interviste: guai a chiamarla “seconda mamma” per i suoi giocatori, proprio non ci sta. “Io una seconda madre? Non credo, i ragazzi hanno in mente il mio ruolo e non credo cerchino altro. Nessuna difficoltà con loro“.

… E IN CAMPO

“Sì, ma il risultato?”, che alla fine è quasi sempre il termometro della capacità di un allenatore. Ebbene, l’esordio non è certo dei migliori, con una sconfitta abbastanza dolorosa per 4-1 in una partita che ha visto anche il secondo motivo per cui questa Italia-Germania passerà alla storia: per la prima volta infatti, la VAR (Video Assistant Referees, in questo caso gestita da Paolo Valeri e Gianluca Rocchi) ha annullato un rigore che Daniele Orsato aveva assegnato ai tedeschi. Una nota positiva per la tanto sospirata “moviola in campo”, che era stata circondata dalle polemiche dopo l’utilizzo nella Coppa del Mondo per club per la sua lentezza.

Una sconfitta che comunque non sembra aver seminato il panico nello spogliatoio dell’Italia, visto che nella gara del 24 marzo il risultato è stato ribaltato: vittoria per 3-2, con gli Azzurrini che dominano il primo tempo e vanificano il tentativo di remuntada dei tedeschi in apertura di ripresa.

PATRIZIA, MA NON SOLO: LE ALTRE DONNE CHIAMATE “MISTER”

Patrizia è sì la prima donna ad allenare una Nazionale di calcio maschile, ma non la prima donna in assoluto ad allenare squadre del sesso opposto: quel primato spetta ad un’altra leggenda italiana, Carolina Morace, considerata una delle calciatrici italiane più forti di sempre. Nel giugno 1999, a due anni dal ritiro dai campi, viene nominata allenatrice della Viterbese, squadra che militava in C1: è la prima donna di sempre ad allenare una squadra di calcio maschile. Sembrava l’inizio di una favola in grado di diventare storia, ma qualcosa si inceppa subito: dopo la vittoria all’esordio, la Viterbese perde 5-2 nella seconda giornata contro il Crotone. Qui, il Presidente Luciano Gaucci prende una decisione a dir poco discutibile: esonera la sua seconda, Betty Bavagnoli, ed insiste per affiancarle un vice uomo. Un affronto che Carolina non può sopportare, decidendo perciò di porre fine a quello che sarebbe diventata una farsa e rassegnando le dimissioni il 14 settembre.

Decisamente meglio è andata ad un’altra collega di Patrizia Panico, Corinne Diacre, ex capitano della Nazionale francese. Dopo aver fatto “gavetta” come assistente proprio nella Nazionale femminile e come allenatrice dei dilettanti del Soyaux, arriva la grande occasione: nel giugno 2014 riceve l’incarico dal Clermont Foot, in seconda divisione, panchina sulla quale siede tuttora e diventando la prima donna ad allenare un club professionistico francese maschile. Ad essere precisi è la prima “effettiva”, perché Corinne eredita il ruolo da Helena Costa, che tuttavia è rimasta seduta sulla panchina solo dal 7 maggio al 24 giugno 2014, senza perciò iniziare nemmeno la preparazione atletica.

Patrizia potrà ora tornare al suo ruolo di assistente di Zoratto, ma con questi precedenti e con un biglietto da visita del genere chissà cosa le riserverà il futuro.

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Giornalista in erba, sono un appassionato di sport, con un occhio di riguardo per il calcio (banale!) e la boxe.

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