La storia della canoista più vincente della storia azzurra: dal suo esordio con la Germania Ovest fino al matrimonio con Guglielmo Guerrini e la consacrazione con i colori dell’Italia.

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Josefa Idem posa con la famiglia al termine della sua ultima gara olimpica, il K1 500 di Londra che la vide arrivare al 5° posto ed a soli tre decimi dal podio all’età di 48 anni (foto La Stampa)

JOSEFA IDEM: DAGLI ESORDI CON LA GERMANIA OVEST FINO ALLA CONSACRAZIONE IN AZZURRO

Oggi vi raccontiamo la storia di Josefa Idem, una vera e propria leggenda della canoa azzurra. Nata a Goch, in Germania il 23 settembre 1964, ottiene i suoi primi successi con la Germania Ovest: con i colori teutonici ottiene un bronzo nel K2 500m ai Giochi di Los Angeles del 1984, deludendo quattro anni dopo a Seoul. Dopo Seoul, però, la svolta della sua carriera: l’atleta tedesca incontra il suo nuovo allenatore, il ravennate Guglielmo Guerrini, che sposerà nel 1990.
Dopo aver vinto da tedesca il suo primo oro mondiale nel K1 500 (ottenendo la terza piazza nel 5000) e fatto incetta di una serie di titoli, decide di diventare italiana e, nel 1992, comincia la sua carriera olimpica con i colori azzurri. Il suo esordio da italiana non è dei migliori: nonostante partisse con i favori dei pronostici, infatti, la Idem chiuse al quarto posto. Ma Josefa non si fa scoraggiare dal risultato e, ai Giochi del 1996, ottiene il suo secondo bronzo nel K1 500, a dodici anni di distanza dal primo e con due nazionali diverse. Inoltre, è bene ricordare la durissima preparazione dovuta al fatto che solamente un anno prima le era nato il figlio Janek.
Ma è a Sydney 2000 che la Idem ottiene il suo massimo riconoscimento olimpico, conquistando la medaglia d’oro a 36 anni, salvo poi fermarsi di nuovo nel 2002 per la sua seconda maternità. Ma l’azzurra non si accontenta e nel 2004 prende parte ai Giochi di Atene, portando a casa una medaglia d’argento. A 40 anni, la Idem decide che non è ancora arrivato il momento di smettere, partecipando così alle Olimpiadi di Pechino: nonostante l’argento, l’atleta nativa di Goch si vede sfumare il primo posto per soli 4 millesimi.
Una delusione talmente grande a tal punto da spingere la canoista a intraprendere un’altra sfida a Londra: il tempo, però, passa anche per lei e, a 48 anni, chiude al quinto posto l’esperienza londinese, perdendo di vista il bronzo per soli 3 centesimi. A Londra diventa l’atleta mondiale con più partecipazioni alle Olimpiadi (ben otto), eguagliando Piero e Raimondo D’Inzeo. Nell’intera carriera la Idem ha conquistato cinque ori, nove argenti e sei bronzi. Davvero niente male…

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Marco De Silvo
Classe 1991, malato di boxe e calcio, segue con interesse anche altri sport. Oltre a scrivere per Azzurri di Gloria, collabora con Boxe-Mania e Bandiera a Scacchi.

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