Il record del mondo di Filippo Ganna nell’inseguimento, ma non solo: l’Italia si conferma ottima nel ciclismo su pista e coglie svariati podi nella tappa di Coppa del Mondo a Minsk. Ecco tutti i risultati.

Filippo Ganna

CICLISMO SU PISTA, COPPA DEL MONDO 2019: RECORD DEL MONDO NELL’INSEGUIMENTO PER FILIPPO GANNA

Dopo gli ottimi Europei di Apeldoorn, l’Italia del ciclismo su pista prosegue la sua rincorsa ai pass olimpici nella Coppa del Mondo, che è iniziata proprio nel weekend appena concluso: il terreno delle gare è stato il velodromo di Minsk, in Bielorussia, che ha regalato medaglie e soddisfazioni agli azzurri. La soddisfazione più grande, che poi è un’autentico trionfo, è arrivata da Filippo Ganna e dal “suo” inseguimento individuale, una gara che purtroppo non è olimpica e che viene dominata da anni dall’azzurro, che è anche campione del mondo. Ganna non ha solo dominato la finale contro il britannico Archibald, doppiato nell’ultimo giro, ma ha fatto segnare un epico record del mondo. L’azzurro del team Ineos ha chiuso col tempo di 4:02:647, migliorando il record fatto segnare in mattinata e sfiorando i 60km/h di media: è un tempo strepitoso il suo, perchè va a sfiorare il muro dei 4′. Oro a Ganna, argento ad Archibald e bronzo allo statunitense Ashton Lambie, recordman fino a ieri mattina. 

CICLISMO SU PISTA, COPPA DEL MONDO 2019: PATERNOSTER E VIVIANI D’ARGENTO, MA NON SOLO. TUTTI I RISULTATI

Ganna da record, ma non solo: tutta l’Italia o quasi ha disputato una fantastica tappa di Coppa del Mondo, confermandosi una delle nazioni su cui puntare alle Olimpiadi e nelle future manifestazioni, e confermando il grande lavoro dei ct Villa e Salvoldi. Omnium nuovamente felice per gli azzurri, che centrano un doppio argento: Letizia Paternoster è seconda con la regolarità, dopo aver chiuso terza nello scratch, seconda nella Tempo Race e nell’eliminazione e aver gestito le avversarie nella corsa a punti. Oro all’americana Jennifer Valente, bronzo alla britannica Kenny. Argento nell’omnium anche per l’olimpionico di Rio 2016, Elia Viviani: Elia non parte bene nello scratch, perdendo insieme al plotone un giro da Walls e Oliveira, ma si rialza nelle prove seguenti. Nella Tempo Race è terzo alle spalle di Torres e Walls, nell’eliminazione è nuovamente 3° e si avvicina alla seconda posizione del portoghese: Walls si difende nella corsa a punti e vince, ma Elia riesce ad agguantare la seconda posizione nello sprint conclusivo (punti doppi) e chiudere secondo. 

Le altre medaglie, per l’Italia, erano arrivate nella prima giornata di gare. Doppio bronzo per l’inseguimento a squadre, che si conferma altamente competitivo anche a Minsk: Lamon, Ganna, Consonni e Viviani chiudono terzi col tempo di 3:51:689 (vicino al record italiano) e vengono preceduti dalla Danimarca e dalla Francia. Le ragazze (4:16:430) invece sono terze alle spalle di USA e Germania: un nuovo risultato di valore per Alzini, Cavalli, Paternoster e Balsamo. Doppio argento, infine, da due specialità non olimpiche: Maria Giulia Confalonieri, campionessa europea della specialità, è seconda nella corsa a punti vinta da Jennifer Valente, mentre Martina Fidanza viene battuta solo da Kirsten Wild nello scratch. Uno scratch che non dà soddisfazioni al maschile, col 5° posto di Scartezzini, e anche la madison è avara di medaglie: settimi Consonni-Viviani al maschile, ottave Paternoster-Balsamo. A secco gli azzurri nel keirin: Miriam Vece viene subito eliminata, Francesco Ceci invece viene squalificato. L’Italia chiude dunque con sette medaglie: l’oro di Ganna, quattro argenti e due bronzi. Prossimo appuntamento col ciclismo su pista fissato per l’8-10 novembre a Glasgow

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Marco Corradi
31 anni, un tesserino da pubblicista e una laurea specialistica in Lettere Moderne. Il calcio è la mia malattia, gli altri sport una passione che ho deciso di coltivare diventando uno degli Azzurri di Gloria. Collaboro con AlaNews e l'Interista

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