Il Mondiale di ciclismo su pista, iniziato mercoledì scorso e terminato oggi ad Apeldoorn (Olanda), si è da subito trasformato in una sorprendente festa azzurra. Sono in tutto 6 le medaglie conquistate dagli atleti italiani, compreso lo straordinario bis iridato di Filippo Ganna nell’ inseguimento individuale maschile. Il movimento ciclistico nazionale può così tornare a sorridere e ben sperare, con lo sguardo già puntato alle Olimpiadi di Tokyo 2020.

L’ iridato Filippo Ganna con il presidente della Federciclismo Renato di Rocco – Foto federciclismo.it

GLI AZZURRI

L’ Italia della pista del CT Marco Villa torna ad essere grande, e lo fa in grande stile nel velodromo di Apeldoorn, alle porte di Amsterdam.

La prima medaglia azzurra è arrivata dal quartetto dell’ inseguimento a squadre maschile (Simone Consonni, Francesco Lamon, Filippo Ganna e Liam Bertazzo), che hanno fatto segnare il nuovo record italiano della specialità (3’54”606) andando a conquistare il bronzo dietro a Danimarca e una mostruosa Gran Bretagna (3’53”389).

L’ argento di Michele Scartezzini nello scratch è quella medaglia che vale quanto un oro, arrivata un po’ a sorpresa dopo una gara corsa da manuale, in cui Michele ha dimostrato ancora una volta il suo enorme valore atletico. Da molti anni uno degli uomini chiave della nazionale del CT Villa, Scartezzini ha preceduto l’ australiano Callum Scotson, ma nulla ha potuto contro il bielorusso Karaliok Yauheni.

La gioia più grande è arrivata invece grazie allo splendido oro del fenomeno Filippo Ganna, che nell’ inseguimento individuale maschile bissa il successo ottenuto ai Mondiali di Londra nel 2016. Il ragazzo di Verbania (22 anni a Luglio) nella finale vinta contro il portoghese Ivo Oliveira ha fatto anche segnare il record italiano della specialità (4’13”607), dopo averlo già abbassato poche ore prima nelle gare di qualificazione.

Ci ha pensato poi Simone Consonni ad arricchire ulteriormente il medagliere italiano, portando a casa un altro bellissimo bronzo nell’ Omnium maschile, la stessa specialità che ha regalato l’ oro olimpico a Elia Viviani a Rio 2016. Si inaugura così una nuova era della specialità, di cui lo stesso Consonni ci auguriamo sarà un assoluto protagonista.

LE AZZURRE

La prima medaglia al femminile per l’ Italia in questo Mondiale di Apeldoorn arriva dal quartetto dell’ inseguimento a squadre femminile (Elisa Balsamo, Tatiana Guderzo, Letizia Paternoster e Silvia Valsecchi), anche loro bronzo come i colleghi dell’ inseguimento uomini. Le ragazze del CT Salvoldi hanno vinto la finale per il terzo posto contro il Canada, con un onorevole 4’20”202, piazzandosi alle spalle di Gran Bretagna e delle vincenti ragazze degli Stati Uniti (4’15”669).

La festa azzurra è continuata grazie al bronzo di Letizia Paternoster e Maria Giulia Confaloneri nel Madison, la più giovane tra le discipline che fanno parte del calendario iridato. Le Azzurre sono state sin da inizio gara tra le protagoniste della corsa, la loro tenacia è stata poi ripagata con il raggiungimento dell’ obiettivo podio (a quota 20 punti) alle spalle di Olanda (35 punti) e Gran Bretagna (50 punti).

LE MEDAGLIE DELL’ ITALIA

Filippo Ganna – ORO Inseguimento individuale

Michele Scartezzini – ARGENTO Scratch

Simone Consonni, Filippo Ganna, Liam Bertazzo, Francesco Lamon – BRONZO Inseguimento a squadre

Elisa Balsamo, Tatiana Guderzo, Letizia Paternoster, Silvia Valsecchi – BRONZO Inseguimento a squadre

Maria Giulia Confalonieri, Letizia Paternoster – BRONZO Madison 

Simone Consonni – BRONZO Omnium

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