Grande risultato dagli Europei di ciclismo di Alkmaar: Letizia Paternoster regala il secondo oro all’Italia, vincendo la gara degli U23. Bronzo invece per Piccolo negli juniores al maschile.

Letizia Paternoster

CICLISMO, EUROPEI ALKMAAR 2019: LETIZIA PATERNOSTER D’ORO NELLE U23!

Ieri aveva mancato il bersaglio grosso nella cronometro, chiudendo 7a dopo un brusco calo nella seconda metà della corsa, quest’oggi invece si è rifatta nel migliore dei modi. Letizia Paternoster è la nuova campionessa europea nella categoria U23, dopo una gara condotta magistralmente dalla squadra azzurra, che ha controllato tatticamente l’intera prova e ha messo insieme un treno perfetto per la giovane e talentuosa velocista trentina. Prima parte di gara molto tattica, e abbiamo assistito a dei veri movimenti in testa al gruppo solo a tre giri dal termine: la britannica Holden, dopo aver staccato Swinkels, ha portato via un’azione con altre sei atlete, tra le quali era presente anche la nostra Elena Pirrone per fornire all’Italia un piano-B di qualità qualora la fuga fosse andata in porto. Il gruppo è però riuscito a ricucire, arrivando all’ultimo giro con 10” di distacco e andando a riprendere le fuggitive: è stata la Francia ad accelerare definitivamente col gruppo compatto, ma l’Italia ha saputo costruire un treno granitico per aiutare Letizia Paternoster. Nell’ultimo km Vittoria Guazzini ed Elisa Balsamo hanno pilotato al meglio l’atleta classe ’99, plurititolata su pista e stellina in ascesa del ciclismo mondiale dopo essere passata pro’ a inizio 2018 (ha vestito le maglie di Astana e Trek). Paternoster ha dovuto fare il minimo sindacabile, partendo ai -150m e regolando le avversarie con uno sprint potente e deciso: oro all’Italia, il secondo di questi Europei (siamo secondi nel medagliere), argento alla polacca Lach e bronzo all’olandese Uneken.

CICLISMO, EUROPEI ALKMAAR 2019: BRONZO PICCOLO, JUNIORES FEMMINILI A SECCO

La seconda medaglia di giornata, per un’Italia che si conferma ottima a livello giovanile, arriva invece dalla prova juniores maschile e da Andrea Piccolo, che bissa la salita sul podio dopo aver vinto la prova individuale a cronometro. La gara jr viene scandita da un tentativo composto dagli italiani Piccolo e Trainini, dai tedeschi Ballerstedt e Brenner, dall’olandese Leijense, dall’estone Karapenko, dal belga van Ryckeghen e dall’ucraino Ponomar. Questi otto corridori guadagnano circa 30” sul gruppo tirato dalla Francia, e nonostante il ritmo degli inseguitori riescono ad arrivare fino in fondo. Quando il gruppo è arrivato a una decina di secondi, ecco che si muove nell’ultimo giro l’ucraino Ponomar, che fa il vuoto: il suo vantaggio, inizialmente di 5”, si dilata e il giovane atleta non vede il suo oro in discussione. Ponomar vince, mentre dietro si consuma lo sprint per le medaglie tra Ballerstedt, Leijense e Piccolo: argento al tedesco, mentre Andrea Piccolo è terzo con un buonissimo sprint. Nuova medaglia per l’Italia, che sale a quota sei: due ori e quattro bronzi per gli azzurri, che sono secondi nel medagliere complessivo.

Non arriva la medaglia invece dalle juniores al femminile, che si sono confermate la categoria maggiormente influenzata da un percorso disegnato in maniera non impeccabile e ricco d’insidie e punti pericolosi. I sei giri degli 11.5km del circuito di Alkmaar hanno fatto molte vittime, causando una serie di cadute che hanno trasformato la prova juniores femminile in un’autentica corsa a eliminazione: una di queste ha tagliato fuori la nostra Camilla Alessio, protagonista attesa che invece ha alzato bandiera bianca e ha riportato un colpo (lieve) alla testa. La corsa è stata gestita a lungo dalle azzurre e dalle francesi: brava Sofia Collinelli a portare via un tentativo d’attacco nel penultimo giro, che è stato neutralizzato dopo che l’azzurra è rimasta sola in seguito a una caduta. A quel punto l’Olanda ha gestito la corsa e lavorato per Ilse Pluimers, che ha attaccato con grande determinazione nell’ultimo passaggio: la Francia l’ha tenuta a distanza ravvicinata, ma l’oranje ha fatto definitivamente la differenza nel tratto di pavè e ha preso il largo, conquistando un oro meritato. Vittoria all’Olanda con Ilse Pluimers, che ha preceduto la connazionale van Rooijen e la francese Nenadovic: decima Sofia Collinelli.

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Marco Corradi
31 anni, un tesserino da pubblicista e una laurea specialistica in Lettere Moderne. Il calcio è la mia malattia, gli altri sport una passione che ho deciso di coltivare diventando uno degli Azzurri di Gloria. Collaboro con AlaNews e l'Interista

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