Continua il Giro d’Italia 2018 con la settima tappa, adatta per i velocisti. Le previsioni non hanno disatteso con il successo di Tom Bennet su Elia Viviani. Il racconto della tappa.

(Fonte Profilo Twitter Giro d’Italia)

IL FILM DELLA 7A TAPPA

Una settima tappa del Giro d’Italia 2018 che presenta poche difficoltà per i corridori quest’oggi, dati i 159 km mediamente pianeggianti (a parte quelche piccola asperità) che separano Pizzo Calabro a Praia a Mare, cittadine della Calabria. Una giornata adatto ai velocisti, che sin da subito scaldano i motori per scalzare Elia Viviani dopo le due vittorie su due volate disponibile nelle prime 6 giornate. Ed è proprio lo stato di forma del corridore della Quick StepFloors ad incoronarlo come il favorito odierno, oltre che a Jakub Mareczko (Wilier-Selle Italia), Sacha Modolo (EF Drapac) e Sam Bennett (Bora-Hansgrohe).

Davide Ballerini (Androni-Sidermec), Makel Irizar (Trek-Segafredo) e Maxim Belkov (Katusha-Alpecin) sono i 3 componenti della fuga che parte dopo pochi chilometri dalla partenza di Pizzo Calabro, che riescono a mantenere un certo vantaggio sul gruppo maglia rosa, che controlla i fuggitivi grazie a Quick Step (squadra di Viviani) e Wilier-Selle Italia (squadra di Mareczko) che tirano in testa. Non sono però la prima, dato che già 3 ciclisti tentano la fuga ma vengono recuperati quasi subito grazie proprio alla squadra belga. Il cambio del ritmo nel gruppo avverrà a circa 20 km dall’arrivo, che consentirà ai favoriti di giornata e ai propri compagni di recuperare in fretta i 2 minuti di ritardo dal battistrada e assorbirli a 15 km dall’arrivo, nonostante Ballerini (emulato poi da altri suoi colleghi più tardi) provi ancora un’azione solitaria senza successo.

Parte la volata ai 2 km dal traguardo con la EF Drapac a tirare la volata, con la Quick Step Floors che porta pian piano Viviani davanti al treno dei velocisti. E’ davanti Modolo ai 500 metri con a ruota Viviani e Bennet, è poi bravo l’irlandese a scegliere la ruota giusta e bruciare la maglia ciclamino per mezza bicicletta. Peccato per Modolo, che probabilmente parte troppo presto e chiude 4°, dietro a Viviani e Bonifazio. Così così Mareczko che non riesce a trovare un pertugio per inserirsi nello sprint finale e chiude al 6° posto.

Domani, un’ottava tappa di media difficoltà che alterna tratti pianeggianti a leggere asperità, fino all’ascesa finale verso il traguardo di Montevergine di Mercogliano (che contiene anche un GPM di 2° categoria). Giornata che porterà inesorabilmente ad un confronto tra i big del Giro d’Italia 2018, data soprattutto la planimetria favorevole a scatti negli ultimi chilometri di gara.

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Gianluca Zanfi
Studente Magistrale di Ing.Civile@Unimore. Spalmato sul divano e con un telecomando in mano, ogni sport diventa magicamente interessante e degno di racconto.

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