Dopo la fuga che ieri ha ridisegnato la classifica generale, con la vittoria di Masnada e la maglia rosa per Valerio Conti, il Giro d’Italia riparte con un arrivo emozionante: la corsa approderà a L’Aquila dopo un durissimo strappo. Si muoverà qualche big?

GIRO D’ITALIA 2019, 7A TAPPA: VITTORIA A PELLO BILBAO, ARRIVA LA FUGA

Ieri il Giro d’Italia ha assistito al suo primo successo italiano, con la vittoria di Fausto Masnada, e ha ritrovato una maglia rosa nostrana dopo tre anni: Valerio Conti guida una classifica ridisegnata, precedendo il giovane talento della Bardiani-CSF Carboni (maglia bianca), e verosimilmente terrà il simbolo del primato fino alla cronometro di San Marino e forse anche oltre. La corsa riparte quest’oggi con una tappa di 185km, che parte da Vasto e arriva a L’Aquila nel 10° anniversario del tremendo terremoto che ha colpito il capoluogo abruzzese. Percorso subito movimentato, col GPM di Svolte di Popoli, e finale insidioso: il primo strappo, quello di via della Polveriera, è più agevole e seguito da un tratto in discesa, mentre il secondo è davvero duro, 1500m con pendenza media al 7% e punte all’11%. Potrebbe stuzzicare qualche big, ma la corsa (che ci fa assistere al ritiro di Gaviria: infortunio al ginocchio) viene scandita da un’ampia fuga propiziata da Davide Formolo: con lui ci sono una ventina di corridori, compresi i compagni Schwarzmann e McCarthy e un paio di ”spie” delle altre grandi squadre, che poi si rialzano vedendo che il gruppo sta tenendo il vantaggio sotto i 2′.

Restano così davanti, a metà tappa, Rojas e Pedrero (Movistar), Pello Bilbao e Zeits (Astana), Formolo e McCarthy (Bora), Gallopin (Ag2r), Cattaneo (Androni), Hamilton (Mitchelton-Scott), Henao (Ineos). Il vantaggio sul gruppo, tirato dalla UAE di Conti, arriva al massimo a 2’20” e Rojas sarebbe maglia rosa virtuale, e così il plotone reagisce. Bardiani-CSF, Trek-Segafredo e Katusha aiutano la UAE Team Emirates per accorciare, e il distacco arriva a un minuto circa: nel finale però il gruppo alza di nuovo il pedale e il vantaggio risale a 1’25”, consentendo così ai fuggitivi rimasti di giocarsi la vittoria di tappa. Sul primo strappo, la fuga esplode: davanti ci sono Cattaneo, Formolo, Pello Bilbao, Hamilton e Gallopin, che sono scattati e hanno fatto la differenza. Rientra su di loro Rojas, che prova a scattare nel tratto in falsopiano che porta allo strappo finale, ma viene ripreso: l’azione che fa la differenza arriva proprio all’inizio dello strappo di L’Aquila, e viene fatta da Pello Bilbao, che prende il largo e non viene più ripreso. Il basco guadagna qualche secondo sugli inseguitori, sfruttando l’indecisione di Formolo, e conquista un meritato successo di tappa grazie a uno scatto deciso: secondo Gallopin (a 5”), che precede allo sprint Formolo, mentre Hamilton è quarto (a 9”) davanti a Cattaneo e Rojas chiude sesto a 30”. Il gruppo maglia rosa arriva a 1’09”, e nessuno si è mosso: con questo vantaggio e l’abbuono di 4”, Formolo va ad appaiare nella classifica generale Primoz Roglic. Ha ottenuto ciò che voleva, scalando posizioni in classifica e azzerando ciò che aveva perso nella cronoscalata del San Luca.

GIRO D’ITALIA 2019, LA CLASSIFICA DOPO LA 7A TAPPA

La cervellotica tattica del gruppo, indeciso tra il tirare e il far andare la fuga, fino al ”via libera” finale che ha consegnato la 24a vittoria stagionale all’Astana con Pello Bilbao, lascia di fatto invariata la generale. Maglia rosa per Valerio Conti, che guida con 1’32” su Rojas e 1’41” su Carboni: seguono Peters (2’09”), Madouas (2’17”), Antunes (2’45”), Masnada (3’14”), Serry (3’25”), Amador (3’27”), Oomen (4’53”), tutti componenti della fuga di ieri. Pello Bilbao scala posizioni ed è 11° a 5’23”: precede Roglic e Formolo, appaiati a 5’24”, con Gallopin (5’34”) davanti a Yates (5’59”), Nibali (6’03”) e Lopez (6’08”). Conti ha dunque 5’24” su Roglic, favorito per la cronometro di San Marino: difficile che perda la maglia rosa prima delle grandi salite.

Domani il Giro affronterà la sua tappa più lunga: 239km divisi in due parti, con 140km pianeggianti lungo la costa adriatica e 100km ricchi di muri e salitelle insidiose. Una decina di salite per i corridori, tre sono classificate come GPM: l’ultima è il Monte San Bartolo, seguito da una discesa che si concluderà a 3km dall’arrivo di Pesaro. Possibile una nuova fuga.

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Marco Corradi
31 anni, un tesserino da pubblicista e una laurea specialistica in Lettere Moderne. Il calcio è la mia malattia, gli altri sport una passione che ho deciso di coltivare diventando uno degli Azzurri di Gloria. Collaboro con AlaNews e l'Interista

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