Il Giro d’Italia prosegue con una cronometro difficile, resa ancor più imprevedibile dalla pioggia battente: 34.8km da Riccione a San Marino, con una seconda parte interamente in salita. Roglic proverà ad allungare sugli altri big.

GIRO D’ITALIA, 9A TAPPA: DOMINIO ROGLIC, NIBALI SI DIFENDE E PERDE 1’05”

Ieri il Giro d’Italia è stato scandito dalla grandissima volata di Caleb Ewan a Pesaro, ma quest’oggi la tappa è completamente differente. La cronometro dedicata al Sangiovese parte da Riccione e arriva a San Marino dopo 34.8km molto interessanti: i 22km iniziali sono in leggerissima salita, la seconda parte presenta una dura ascesa con pendenze medie al 6.5% e punte all’11%. La salita ”spiana” solo nel finale, rendendo la cronometro perfetta per quei cronomen che vanno forte anche in salita, su tutti Primoz Roglic, che potrebbe guadagnare su tutti nella classifica virtuale dei big ed è il favorito per la vittoria insieme a Jungels: a rendere tutto più difficile, ecco la pioggia battente e gli acquazzoni improvvisi che trasformano la strada in un ”fiumiciattolo”, rendendola davvero insidiosa. Il primo protagonista della tappa è Victor Campenaerts, che ottiene il miglior tempo in 52’03” cambiando bicicletta ai -12km, non senza problemi, e si comporta bene anche De Gendt che chiude a 2’21”.

Dopo questi corridori, però, inizia il valzer dei big, e spunta il sole, salvo poi ricominciare a piovere: Vincenzo Nibali scatta alle 15.28, Yates e Roglic dopo qualche minuto. La tattica di Primoz Roglic, colui che potrà guadagnare molto quest’oggi, è chiara: andare all’80% nel tratto pianeggiante e spingere in salita. Infatti Primoz lo fa con successo: all’intertempo prima del via dell’ascesa è staccato di 51” da Campenaerts, e guadagnare 38” su Nibali e 48” su Simon Yates. In salita lo sloveno fa nuovamente la differenza, e va a conquistare il suo secondo successo di tappa in altrettante cronometro: il tempo di Primoz, che a differenza di Campenaerts ha corso con asfalto umido e non asciutto, e ha fatto la salita con la bici da cronometro, è di 51’52” e vale la vittoria. Lo sloveno rifila 11” a Campenaerts e 1′ tondo a Bauke Mollema, ottimo terzo con una grande ascesa: Vincenzo Nibali si difende alla grande, e chiude quarto a 1’05” da Roglic, precedendo Kangert (1’10”), Haga (1’14”), Jungels (1’16”), Carthy (1’30”) e gli ottimi Pello Bilbao (1’43”) e Cattaneo (1’52”). Disastrosa la prova di Simon Yates, che sprofonda in salita e chiude addirittura a 3’11” da Roglic: si difendono Formolo e Landa chiudendo a 2’52” e 3’03”, mentre è disastroso su entrambi i terreni Lopez, che chiude a 3’45”. Brutta cronometro per Giovanni Carboni, che chiude a 5’23” e perde la maglia bianca: fa il possibile Valerio Conti, che arriva nel diluvio torrenziale e chiude a 3’34” e mantiene la maglia rosa.

GIRO D’ITALIA 2019: LA NUOVA CLASSIFICA, DOMANI SI RIPOSA

La cronometro di San Marino riscrive la classifica generale e fa fare un gran balzo a Primoz Roglic. La maglia rosa resta a Valerio Conti, che guida con 1’50” su Roglic e 2’21” su Nans Peters (maglia bianca): quarto Rojas a 2’33”, precedendo Masnada (2’36”), Amador (2’39”), Antunes (3’05”), Madouas (3’27”), Carboni (3’30’), Pello Bilbao (3’32”) e Vincenzo Nibali che è undicesimo a 3’34”. Nella classifica dei big, Roglic ha ora 1’44” su Nibali, 3’46” su Simon Yates (23°) e 4’29” su Miguel Angel Lopez (26°), grandi sconfitti di giornata: tra gli outsider, bene Mollema che si trova a 1’55” da Roglic e bene anche Carapaz che è staccato di 2’16” dallo sloveno, mentre Davide Formolo (18° nella generale) si trova a 2’52” da Primoz. Domani il Giro riposa: si ripartirà martedì con lo sprint da Ravenna a Modena.

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Marco Corradi
31 anni, un tesserino da pubblicista e una laurea specialistica in Lettere Moderne. Il calcio è la mia malattia, gli altri sport una passione che ho deciso di coltivare diventando uno degli Azzurri di Gloria. Collaboro con AlaNews e l'Interista

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