La dodicesima tappa viene vinta dal corridore della Bora Hansgrohe davanti a Damiano Caruso (Bahrain-Merida) ed Edward Dunbar (Team Ineos).

Cesare Benedetti (fonte Bora Hansgrohe)

Un gregario primo nella terra del Campionissimo. Succede anche questo al Giro d’Italia 2019. Cesare Benedetti trova il guizzo vincente nella dodicesima tappa dopo una lunga fuga condotta insieme ad altri corridori. Il ciclista della Bora Hansgrohe regola sul traguardo di Pinerolo Damiano Caruso (Bahrain-Merida) ed Edward Dunbar (Team Ineos). A trarre beneficio da questa azione condotta da lontano sono Gianluca Brambilla (Trek-Segafredo) e Jan Polanc (UAE Emirates). Il primo conquista la maglia azzurra, simbolo del primato tra gli scalatori; il secondo sfila la maglia rosa al compagno di squadra Valerio Conti.

RIBALTONE

Il Giro torna a far visita alle zone che 70 anni fa fecero da cornice all’incredibile cavalcata di Fausto Coppi. Allora, l’Airone scalò cinque colli da solo prima di transitare a Pinerolo da solo, rifilando distacchi superiori ai 10 minuti agli avversari. Chi prova ad imitare le gesta del Campionissimo sono Thomas De Gendt ed Edward Dunbar, anche se su un percorso meno duro e selettivo, con un’unica salita, l’ascesa del Montoso, posta ai meno 30 dal traguardo. I due attaccanti vengono presto ripresi da un gruppo assai numeroso composto da Jasha Sutterlin (Movistar), Francesco Gavazzi, Matteo Montaguti (Androni), Manuele Boaro, Dario Cataldo (Astana), Damiano Caruso (Bahrain-Merida), Luca Covili, Manuel Senni (Bardiani), Cesare Benedetti (BORA), Josef Cerny (CCC), Eros Capecchi (Deceuninck-Quick Step), Sean Bennett (EF Education First), Tobias Ludvigsson (Groupama FDJ), Connor Dunne (Israel Cycling Academy), Roger Kluge (Lotto Soudal), Enrico Gasparotto, Danilo Wyss (Dimension Data), Tom Leezer (Jumbo Visma), Jenthe Biermans, Marco Haller (Katusha), Jan Bakelants (Sunweb), Gianluca Brambilla (Trek-Segafredo) e Jan Polanc (UAE). La corsa si sviluppa su due piani diversi. I fuggitivi guadagnano oltre 10 minuti e la maglia rosa cambia padrone. Dietro, i big si marcano in attesa della salita. Sul Montoso, la corsa esplode. In testa rimangono in sei a giocarsi la vittoria: Benedetti, Caruso, Capecchi, Dunbar, Brambilla e Polanc . Dietro, Miguel Angel Lopez (Astana) e Mikel Landa (Movistar) infiammano la corsa ed evadono guadagnando 30″ sui diretti avversari. Nel finale, Cataldo rallenta per aiutare il capitano Lopez, mentre Polanc perde leggermente contatto alla fine. E’ uno sprint a ranghi serrati. Benedetti è il più lucido e si prende la vittoria di tappa. La classifica cambia padrone. Domani si torna a salire.

Federico Mariani
Nato a Cremona il 31 maggio 1992, laureato in Lettere Moderne, presso l'Università di Pavia. Tra le mie passioni, ci sono sport e scrittura. Seguo in particolare ciclismo e pallavolo.

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