L’ecuadoriano della Movistar si impone nella quattordicesima frazione e si veste di rosa. Secondo posto per Simon Yates (Mitchelton Scott), davanti allo Squalo della Bahrain Merida.

Richard Carapaz (fonte profilo Twitter del corridore)

Tra i due litiganti il terzo gode. Il detto popolare sembra dominare le prime frazioni alpine. Ieri, Ilnur Zakarin si era preso i riflettori con una vittoria da antologia; oggi, invece, è Richard Carapaz a festeggiare. L’ecuadoriano della Movistar azzecca i tempi, scattando negli ultimi chilometri del Colle San Carlo ed involandosi in solitaria sul traguardo di Courmayeur. Ed oltre alla vittoria arriva anche una maglia rosa tanto insperata quanto meritata. Ma la sua azione non è solamente figlia di una condizione fisica straripante. Molto ha influito la marcatura reciproca, a tratti ossessiva, tra Vincenzo Nibali e Primoz Roglic. Un sequel di quanto già visto nella tappa precedente. Il siciliano della Bahrain scatta in almeno tre occasioni, ma non riesce a levarsi di ruota lo sloveno della Jumbo-Visma, apparso comunque più collaborativo rispetto a ieri. Nibali chiude dietro a Simon Yates, ma guadagna quattro secondi di abbuono. Insieme a lui, lo stesso Roglic, Mikel Landa, Rafal Majka e Miguel Angel Lopez.

FUOCHI D’ARTIFICIO

La Saint-Vincent-Courmayeur è un dolce richiamo per scalatori ed attaccanti. Merito di quattro Gran Premi della montagna duri e selettivi, prima dell’arrivo in leggera salita. Non mancano gli evasori, pronti a scommettere su sé stessi nel ruolo di guastafeste nella giornata dei big. Stavolta, però, la fortuna non assiste gli attaccanti, come accaduto ieri con Zakarin. L’ultimo ad arrendersi sull’ultima salita è l’eccezionale Giulio Ciccone, sempre più leader tra gli scalatori. Sul San Carlo, esplode la corsa. Nibali infiamma la gara con una serie di strappi che fanno male. Naufraga la maglia rosa Jan Polanc. Roglic è un’ombra e non lascia sfuggire lo Squalo. Majka preferisce il proprio passo agli scatti continui. La Movistar attende l’attimo giusto. Mikel Landa non ha il guizzo giusto, mentre Carapaz azzecca la sparata giusta negli ultimi chilometri di salita. Nibali aspetta e si affida al forcing del fedelissimo Damiano Caruso. Nella discesa proseguono le schermaglie e le marcature, al punto da permettere a Yates di rimontare e prendersi un secondo posto che fa morale. La lotta tra Nibali e Roglic, oggi, vede vincitore ai punti il messinese. Ma la guerra sportiva non finisce qui.

OUTSIDER

Attenzione ai terzi incomodi però. Carapaz vince per la seconda volta in questo Giro. Un anno fa, questo timido ragazzo sudamericano chiuse al quarto posto. Insomma, la terza settimana non gli fa paura. La maglia rosa conquistata oggi è una motivazione extra. Ma la Movistar fa paura anche con un Landa ritrovato, pronto a ripetere le straordinarie gesta di quattro anni fa. Insomma, il bello deve ancora venire per questo Giro.

Federico Mariani
Nato a Cremona il 31 maggio 1992, laureato in Lettere Moderne, presso l'Università di Pavia. Tra le mie passioni, ci sono sport e scrittura. Seguo in particolare ciclismo e pallavolo.

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