La seconda tappa va al corridore della Bora Hansgrohe, davanti all’italiano della Deceuninck Quick-Step e all’australiano della Lotto Soudal.

Pascal Ackermann (fonte Cyclingnews.com)

Un fulmine si abbatte su Fucecchio. Il suo nome è Pascal Ackermann. Il campione tedesco della Bora Hansgrohe disputa una volata perfetta, superando Caleb Ewan (Lotto Soudal) e resistendo al ritorno di Elia Viviani (Deceuninck Quick-Step). L’azzurro chiude al secondo posto, davanti al collega della Lotto Soudal. La Maglia Rosa resta sulle spalle di Primoz Roglic.

LA GARA

Piazza Maggiore di Bologna segna l’inizio della seconda tappa. E se ieri solamente qualche nube ed un tiepido vento avevano leggermente guastato una giornata di sole, oggi il maltempo è padrone indiscusso. Piove copiosamente sulla corsa. Le insidie si celano dietro ogni curva. La prima parte del percorso è fatta di continui saliscendi. Ne approfittano diversi attaccanti. I più stoici sono Francois Bidard (Ag2r La Mondiale), Marco Frapporti (Androni-Sidermec), Mirco Maestri (Bardiani-CSF), Lukasz Owsian (CCC Team), Sean Bennett (EF Education First), Damiano Cima (Nippo-Vini Fantini-Faizanè), Giulio Ciccone e William Clarke (Trek-Segafredo). In particolare si distingue Ciccone, vero e proprio padrone incontrastato dei traguardi di montagna. La spinta ricevuta dal miglior tempo del San Luca è un carburante emotivo validissimo e la maglia azzurra di miglior scalatore prende consistenza. Il sogno dei fuggitivi si esaurisce ai meno 6. Tutta colpa del forcing organizzato dalla Bora Hansgrohe. Gli uomini di Patxi Vila guidano il ricongiungimento. Gli uomini di classifica stanno al coperto, anche se Vincenzo Nibali punzecchia i rivali sulle brevi salite di giornata. Qualche scatto e tanti sguardi. La battaglia è anche psicologica. Più decisi gli sprinter. All’ultimo chilometro si scatena la bagarre. Il treno della Lotto lancia perfettamente Ewan che sembra aver trovato la traiettoria ideale. Ma da dietro spunta il fulmine Ackermann. Pedalata potente ed inarrestabile. Troppo forte anche per la rimonta di Viviani. La maglia ciclamino dell’anno scorso incassa, ma il duello è appena iniziato.

Federico Mariani
Nato a Cremona il 31 maggio 1992, laureato in Lettere Moderne, presso l'Università di Pavia. Tra le mie passioni, ci sono sport e scrittura. Seguo in particolare ciclismo e pallavolo.

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