La Classicissima di primavera va al francese della Deceuninck Quick Step che batte allo sprint Naesen e Kwiatkowski. Quarto posto per Sagan.

Tirreno-Adriatico

A Sanremo suona la Marsigliese. Merito di Julian Alaphilippe: il francese della Quick Step si impone allo sprint su un gruppo ristretto dopo aver innescato l’azione decisiva sul Poggio. Per la Maglia a pois dell’ultimo Tour de France è il primo acuto nella gara più importante della primavera italiana. E l’Italia deve portargli bene, dato anche il recente successo alla Strade Bianche. Secondo posto per Oliver Naesen (Ag2r-La Mondiale), davanti al vincitore della Classicissima 2017, Michal Kwiatkowski (Team Sky, e al tre volte iridato Peter Sagan (Bora Hansgrohe). Matteo Trentin e Vincenzo Nibali chiudono nella top ten.

LA GARA

L’ennesimo meraviglioso capitolo del libro della Milano-Sanremo si scrive lungo i 275 chilometri del percorso. A rompere gli indugi, lanciandosi all’attacco fin dai primi chilometri, ci pensano Fausto Masnada (Androni-Sidermec), Mirco Maestri, Alessandro Tonelli (Bardiani-CSF), Guy Sagiv (Israel Cycling Academy), Luca Raggio, Sebastian Schonberger (Neri Sottoli-Selle Italia-KTM), Joonas Henttala, Andrea Peron, Charles Planet e Umberto Poli (Team Novo Nordisk). Speciale l’iniziativa del Team Novo Nordisk che schiera una formazione interamente composta da corridori affetti dal diabete. Un modo per sensibilizzare il pubblico su una tematica sempre altamente importante. Su Capo Berta, resiste solamente Masnada che si prende la leadership momentanea. Ma dietro di lui il gruppo con i favoriti della vigilia macina i chilometri, rosicchiando continuamente secondi su secondi e limando il gap dalla testa della corsa. L’inseguimento si conclude sulla Cipressa, a 25 chilometri dalla conclusione. Il forcing dell’Astana miete immediatamente vittime tra i velocisti ed allunga a dismisura il gruppo. Nessuno attacca a causa dell’elevata andatura, ma non appena inizia la discesa si muove Niccolò Bonifazio (Direct Energie). Il ligure pennella le curve della discesa della Cipressa come se fosse un motociclista, arrivando a guadagnare 22 secondi. Dietro di lui, il gruppo si divide in due tronconi e nella seconda parte restano invischiati Dylan Groenewegen (Jumbo-Visma) e Caleb Ewan (Lotto Soudal). All’inizio del Poggio l’azione di Bonifazio viene annullata ed il plotone torna compatto. Sulla salita la Quick Step fa la differenza ed è Julian Alaphilippe (Deceuninck Quick Step) ad attaccare nel finale del Poggio, laddove un anno fa Vincenzo Nibali decollò verso la vittoria. La sua azione porta via un gruppetto nutrito con altri grandi nomi tra i quali Matej Mohoric, Matteo Trentin, Peter Sagan, Michal Kwiatkowski e Alejandro Valverde. Si stacca invece Elia Viviani (Deceuninck Quick Step), presto in difficoltà sull’ultima salita. Si arriva in volata ed il traguardo di via Roma vede sorridere il francese della Deceuninck Quick Step, nettamente primo davanti a Naesen e Kwiatkowski. Il batterista francese ha stregato pure Sanremo.

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Federico Mariani
Nato a Cremona il 31 maggio 1992, laureato in Lettere Moderne, presso l'Università di Pavia. Tra le mie passioni, ci sono sport e scrittura. Seguo in particolare ciclismo e pallavolo.

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