Dopo la vittoria di Quinn Simmons nella prova maschile jr, proseguono le gare in linea dei Mondiali di ciclismo dello Yorkshire: quest’oggi si sono corse le prove jr femminile e U23 maschile, ecco tutti i risultati.

Samuele Battistella con la maglia della Zalf

CICLISMO, MONDIALI 2019: SQUALIFICATO EEKHOFF, BATTISTELLA ORO U23

La gara più attesa della giornata è la prova su strada degli U23, che si cimentano su un percorso lungo 173km da Doncaster ad Harrogate: i primi 100km sono sostanzialmente pianeggianti, poi inizia il tratto ricco di strappi e salite prima del duro circuito finale di Harrogate, che vedrà sfidarsi il gruppetto che si giocherà la vittoria finale. Diluvio universale sul percorso, e qualche caduta di troppo in avvio: il primo attacco serio è di Gamper (Austria) e Louvel (Francia), ma viene riassorbito dal gruppo tirato da Konychev. La gara viene scandita da una fuga a 13, composta da Jacobs (Svizzera), Wright (Gran Bretagna), Dewulf (Belgio), Kron (Danimarca), Hvideberg e Holstad (Norvegia), Covi (Italia), Haller (Germania), Balfour e vd Berg (Olanda), Kelemen (Repubblica Ceca), Healy (Irlanda) e Aniolkowski (Polonia): il vantaggio, inizialmente di 25”, si dilata fino a raggiungere 1’10”, poi Covi fa esplodere la fuga sulla salita verso Greenhow. L’italiano riduce a soli quattro uomini il gruppetto dei fuggitivi, completato da Dewulf, Kron e Balfour, ma i quattro davanti vengono raggiunti dal gruppo, che viene spezzato in vari tronconi dai ventagli: restano davanti in 23, tra cui ci sono corridori pericolosi come Bissegger e Bjerg e i nostri Battistella e Covi, mentre restano dietro Konychev e Dainese, coinvolto in una caduta.

Covi non resiste agli strappi, e sul circuito di Harrogate il gruppetto davanti esplode in salita: il primo attacco è di Sajnok e Andersen, ai quali si accoda Battistella dopo una bella azione. Sopraggiungono altri corridori e si forma un gruppo di sei corridori; Battistella, Andersen, Sajnok, Foss, Bissegger e Pidcock, padrone di casa. Questi corridori hanno 27” sul gruppetto con Bjerg e gli altri superstiti del ventaglio, e Andersen deve mollare per una foratura: sulla salita più dura attacca Bissegger, staccando Sajnok e riducendo il gruppetto a quattro corridori. Dal gruppo-inseguitori parte un altro quartetto che tira a ritmo sostenuto, con uno scatenato Higuita, e riprende i quattro all’ultimo km: sono dunque Battistella, Bissegger, Kron, Eekhoff, Pidcock, Foss e Higuita a giocarsi le medaglie nello sprint finale ad Harrogate. Lo sprint premia l’olandese Nils Eekhoff (primo olandese a vincere il Mondiale tra gli U23), già sotto contratto con Sunweb, che precede il nostro Battistella e Bissegger. L’Italia festeggia così il suo secondo argento, che poi si trasforma in oro. La giuria riguarda alla VAR le immagini del rientro di Eekhoff nel gruppo dopo una caduta e queste, sommate ai dati GPS che dimostrano che l’olandese ha percorso all’incirca 500m a una velocità ”irreale per un essere umano in bici”, portano alla squalifica del campione del mondo, che preannuncia un ricorso e una possibile battaglia legale, dato che i fatti sono avvenuti a 134km dall’arrivo. Oro a Battistella, argento a Bissegger, bronzo a Pidcock. L’Italia sale così a quota 2 ori, 1 argento e 1 bronzo nel medagliere guidato dagli USA: 3 ori, 2 argenti, un bronzo per gli statunitensi.

CICLISMO, MONDIALI 2019: JASTRAB VINCE TRA LE JUNIORES

La prima gara di giornata, in realtà, era stata quella delle juniores femminili, disputata nella mattinata britannica. I 92km da Doncaster ad Harrogate, ricchi di strappi e insidie, ci hanno regalato una gara segnata dalle cadute e dai colpi di scena. Prova insidiosa sin dai primi km, con il gruppo che ha trovato tantissime difficoltà: molte cadute e molti problemi meccanici, che hanno coinvolto le nostre Vitillo e Patuelli oltre alle favorite Gerritse e Pluimers. Sono stati parecchi i tentativi, nessuno decisivo fino ai -25km: a quel punto si sono mosse la francese Cedrine Kerbaol e la cilena Catalina Anais Campos, che sono andate di comune accordo guadagnando anche 30” sul gruppo. A quel punto le inseguitrici si sono organizzate, andando a riprendere le fuggitive ai -3km, dopo che la cilena Soto Campos aveva tentato l’attacco in solitaria. Decisivo è stato l’ultimo strappo, con l’attacco della russa Aigul Gareeva e dell’americana Megan Jastrab: la campionessa del mondo a cronometro è poi crollata alla distanza, lasciando così alla statunitense la vittoria in solitaria. Oro a Megan Jastrab, argento alla belga Julia de Wilde e bronzo all’olandese Lieke Nooijen, con l’Italia scarsamente protagonista: Camilla Alessio, migliore delle nostre, ha chiuso all’11° posto.

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Marco Corradi
31 anni, un tesserino da pubblicista e una laurea specialistica in Lettere Moderne. Il calcio è la mia malattia, gli altri sport una passione che ho deciso di coltivare diventando uno degli Azzurri di Gloria. Collaboro con AlaNews e l'Interista

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