Quest’oggi è stato presentato il percorso del Tour de France 2018: tutti i dettagli sulle 21 tappe della ”nuova” Grande Boucle, e su un tracciato che sembra disegnato su misura per Vincenzo Nibali!

Tour de France

Il percorso del Tour de France 2018

TANTE SALITE E NESSUNA CRONO DA SPECIALISTI: TUTTO SUL PERCORSO DEL TOUR DE FRANCE 2018

Un ritorno al passato, ad un percorso che si preannuncia come molto duro e darà tante chance di attacco nei confronti del ”padrone” della Grande Boucle, quel Chris Froome che cercherà di vincere il quinto Tour de France nel 2018: tante salite e nessuna cronometro per specialisti, ma due prove contro il tempo con un tracciato vallonato e a dir poco interessante. È una Grande Boucle diversa dalle ultime edizioni, quella che è stata presentata quest’oggi, e scatterà il 7 luglio dalla Vendée, una regione dall’altissimo interesse storico, quella zona che si era ribellata alla Francia della Rivoluzione Francese: si parte proprio con una tre giorni in Vendée, con la prima tappa in linea da Noirmoutier En-L’ile a Fontenay Le-Comte (189km) e un arrivo per velocisti, che verrà verosimilmente ripetuto anche nella seconda a La Roche Sur-Yon (183km). La terza tappa è quella che darà i primi distacchi, dato che nei 35km di cronosquadre da Cholet a Cholet ci sono tantissimi saliscendi e non è detto che prevalgano le squadre ”specialiste” nelle cronometro: la corsa poi si sposta altrove, con un’interessante 5a tappa da Lorient a Quimper (203km) e tantissimi saliscendi fatti apposta per gli attaccanti, ma è la 6a frazione quella più significativa e bella. 181km da Brest a Mur de Bretagne, con uno strappo finale molto noto agli appassionati, che ricalca quelli della Freccia Vallone: 2km al 7% di pendenza media, uno strappo secco che potrebbe fare malissimo a chi soffre i cambi di ritmo.

Dopo qualche tappa ”tranquilla”, ecco il nuovo scenario suggestivo, datato 15 luglio: 9a tappa, giorno della finale dei Mondiali di Russia 2018 e… del pavé, con 22km sulle pietre tipiche della Parigi-Roubaix e l’arrivo a pochi passi dal famosissimo velodromo. Una tappa d’altri tempi, che ricorda quella del 2014 nella quale Vincenzo Nibali fu strepitoso insieme a Contador (e Froome cadde malamente, ritirandosi), e introdurrà al primo giorno di riposo del Tour de France 2018. Riposo meritato, anche perchè martedì 17 luglio è prevista una tappa dall’altissima difficoltà: 159km da Annecy a Le Grand Bornand, con le salite del Col de la Croix Fry (11.3km al 7%), di Plateau de Glieres (6km all’11.2%) e il Col de Romme (8.8km all’8.9%) a precedere il Col de la Colombiere (7.5km all’8.5%) e la discesa finale. Molto suggestiva l’ascesa a Plateau de Glieres, salita nota come luogo della resistenza francese nella 2a GM, e che tra l’altro è quasi totalmente sullo sterrato: salita anche nell’11a tappa con La Rosiere (17.6km al 5.8%), ma la tappa chiave sarà la 12a, una frazione mostruosa. Col de la Madeleine, Col de la Croix de Fer e arrivo sull’Alpe d’Huez, con 5000m di dislivello: in seguito, frazioni ”minori” prima di Bagneres de Luchon (16a tappa, con Portet d’Aspet, Col de la Mente e Col du Portillon prima della discesa) e della tappa più breve mai vista tra quelle in linea: 65km nei quali, di fatto, tutta la frazione sarà concentrata tra Peyragudes, Col de Val Louron e Col de Portet (16km all’8.7%). Frazione complicata, ma che non è nulla al confronto della 19a tappa: 200km da Lourdes a Laruns, passando per Aspin, Tourmalet, Col de Borderes e Aubisque, quattro salite dall’altissima storia e difficoltà, che però non saranno le ultime del Tour. La cronometro della 20a tappa, infatti, sarà a dir poco anticonvenzionale: 31km da Saint-Pee-Sur-Nivelle a Espelette, tutti nei Paesi Baschi francesi con continui saliscendi e 1km d’ascesa oltre il 10. Una crono stupenda, che potrebbe riscrivere la generale prima della passerella del 29 luglio sugli Champs-Elysées di Parigi.

TOUR DE FRANCE 2018: UNA CORSA DISEGNATA PER VINCENZO NIBALI?

Il percorso del Tour de France 2018 avrà fatto drizzare le antenne a tanti corridori (tra i quali spicca Chris Froome), ma soprattutto a Vincenzo Nibali, che sembra essere il corridore perfetto per questa Grande Boucle. Qualche arrivo con salita dura e poi discesa, tante salite sulle quali sarà possibile attaccare, quel pavé che fece la sua fortuna nel 2014 e poi delle cronometro non da specialisti: Vincenzo potrebbe optare proprio per il Tour con questo tracciato, sciogliendo finalmente i dubbi sul suo programma di gara che si stanno susseguendo in questi giorni. Giro+Vuelta per Innsbruck oppure un programma con le classiche d’inizio anno (su tutte Liegi e Freccia Vallone), un riposo per puntare al Tour e l’attacco al Mondiale dopo una Vuelta ”tranquilla”? Il percorso presentato quest’oggi sembrerebbe far propendere per la seconda ipotesi, e chissà che Vincenzo non torni proprio al Tour dopo il doppio podio tra Giro e Vuelta nel 2017. Chi non ci sarà, invece, è Tom Dumoulin, che avrebbe confidato a colleghi olandesi di voler puntare tutto su Giro, Vuelta e Mondiale.

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Marco Corradi
31 anni, un tesserino da pubblicista e una laurea specialistica in Lettere Moderne. Il calcio è la mia malattia, gli altri sport una passione che ho deciso di coltivare diventando uno degli Azzurri di Gloria. Collaboro con AlaNews e l'Interista

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