La Tirreno-Adriatico incomincia ad entrare nella fase clou, e pian piano si sposta dalla costa tirrenica verso quella dall’altra parte della penisola. Riviviamo insieme la terza tappa

La terza tappa della Tirreno-Adriatico: 239 km tra Follonica e Trevi (Fonte profilo Twitter @TirrenoAdriatico)

LO SCATTO FATALE A 1300 METRI DAL TRAGUARDO

Una terza tappa della Tirreno-Adriatico che vede i corridori trasferirsi dalle coste della Toscana fino all’entroterra dell’Umbria, percorrendo 239 km che separano Follonica da Trevi con ben 4 GPM (Roccastrada, Passo del Lume Spento e Cibottola sul percorso e Trevi, tutti di media difficoltà). Un terza giornata della Corsa tra i due mari che non sarà troppo impegnativa nonostante ben 2700 m di dislivello e una salita finale che presente pendenze anche del 20%, caratteristiche ideali per una fuga.

E così, si stacca subito un gruppo di corridori: Jacopo Mosca (Wilier – Selle Italia), Nicola Bagioli (Vippo – Vini Fantini – Europa Ovini), Sho Hatsuyama (Vippo – Vini Fantini – Europa Ovini), Dennis Van Winden (Isreal Cycling Academy) e Stepan Kurianov (Gazprom-Rusvelo) sono i sei ciclisti che scattano a pochi km dalla partenza e riescono a guadagnare ben 8 minuti sul peloton, che non tenta nemmeno un recupero sui battistrada salvaguardando le energie per gli impegni futuri. Mossa non troppo sorprendente dato che il primo di questi 6 in classifica è Jacopo Mosca, attualmente 101° a 2’48” dalla maglia azzurra Bevin, mentre Nicola Biagioli è leader nella classifica della maglia Verde, che assegna i punti scalatori (scollinerà per primo nei primi 3 GPM). Mosca che passerà per primo sul traguardo volante di Montefalco, conquistando i 5 punti valevoli per la maglia Arancione.

Queste sono le apparenze, anche se a 60 km dall’arrivo qualcosa nel gruppo dei corridori che contano incomincia a muoversi e il gap scende gradualmente, grazie soprattutto alla Quick-Step e alla BMC. Rimonta che si compie a 11 km dall’arrivo, in concomitanza con il passaggio nella salita prima dell’ultima con direzione Trevi che mina le poche energie residue dei fuggitivi, reduci da oltre 200 km in solitaria. Si staccano causa cadute l’ormai ex-maglia azzurra Bevin (BMC) e il polacco Majka (Bora-Hansgrohe), attualmente 22° a solo 30″ dal neozelandese. Negli ultimi kilometri si mette davanti la Sky Team per preparare l’arrivo, mentre dietro di accodano tutti i big. Ai 1300 metri all’arrivo Roglic (Team Lotto Nl – Jumbo) scatta insieme a Lutsenko (Astana), seguito poi da Yates (Michelton-Scott). Il corridore sloveno riesce a guadagnare subito una decina metri di vantaggio sul treno della Sky Team, e lo riesce conservare fino al traguardo di Trevi. Secondo si classifica l’inglese della Michelton-Scott, che non riesce nella rimonta completa, mentre chiude il podio il belga Benoot (Lotto Soudal) che la spunta su Geraint Thomas (Sky Team). Arrivano tutti insieme i big della classifica, dunque il ritardo rimane inalterato tra di loro. Cambia invece la maglia azzurra, che passerà all’inglese del Team Sky e quarto nella tappa odierna.
 
 

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Gianluca Zanfi
Studente Magistrale di Ing.Civile@Unimore. Spalmato sul divano e con un telecomando in mano, ogni sport diventa magicamente interessante e degno di racconto.

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