Lucas Hamilton conquista la quarta tappa della Tirreno-Adriatico. Secondo posto per Fausto Masnada, mentre Michael Woods resta leader.

Lucas Hamilton vince la quarta tappa (fonte profilo Twitter Tirreno-Adriatico)

Due accelerazioni per risolvere la pratica. Cascia non è certamente lo sfondo ideale per un western. Al massimo le colline, i boschi e la campagna nei dintorni alla cittadina umbra sarebbero ambienti ideali per il fagiano, figura che nel gergo ciclistico è simbolo di astuzia e di attacchi improvvisi. Lucas Hamilton (Mitchelton Scott) decide di prendere spunto dalla figura dell’uccello fuggitivo e vola per ben due volte verso la vittoria. Battuto un ottimo Fausto Masnada (Deceuninck Quick Step), che però studia da futuro uomo di corse a tappe e dimostra di saper carpire i segreti dei migliori. Si difende con le unghie Michael Woods (EF Education First), terzo sul traguardo e ancora in testa alla classifica.

IL FILM DELLA TAPPA

Partenza da Terni e arrivo a Cascia, ma nei 194 chilometri che separano i due estremi non c’è spazio per respirare. Tantissimi i saliscendi nella primissima parte della tappa, andando poi a scalare ben tre ascese: i 10 km della Forca di Gualdo saranno seguiti dal Rifugio Perugia e dalla salita di Ospedaletto. Dopo qualche esitazione nei primi chilometri va via un discreto gruppetto di attaccanti composto da Mathias Frank (AG2R), Geoffrey Bouchard (AG2R), Davide Gabburo (Androni Giocattoli), Manuel Boaro (Astana), Jan Tratnik (Bahrain-McLaren), Alessandro Tonelli (Bardiani-CSF), Davide Ballerini (Deceuninck Quick-Step), Marco Canola (Gazprom), Kobe Goossens (Lotto Soudal), Samuele Battistella (NTT) e Michael Matthews (Sunweb). La loro azione li porta ad accumulare un buon vantaggio, insufficiente, però, per vincere. Il gruppo degli uomini di classifica torna prepotentemente alla ribalta e riassorbe gli attaccanti. La Ineos controlla la gara e detta il ritmo sull’ultima salita di giornata. Ai meno 13 esplode la bagarre: Simon Yates attacca e screma il gruppo. Con lui restano solamente Michael Woods e Geraint Thomas, ma poi si aggregano anche Aleksandr Vlasov e Rafal Majka, mentre Vincenzo Nibali dimostra di non avere le gambe giuste per giocarsi la vittoria di tappa. In discesa, però, i cinque attaccanti vengono ripresi, mentre partono in contropiede Fausto Masnada e Lucas Hamilton. Ai meno 300 l’australiano si invola verso la vittoria e la sua fucilata diventa letale per le gambe dell’italiano della Deceuninck. Terzo posto per Woods che conserva la maglia.

Federico Mariani
Nato a Cremona il 31 maggio 1992, laureato in Lettere Moderne, presso l'Università di Pavia. Tra le mie passioni, ci sono sport e scrittura. Seguo in particolare ciclismo e pallavolo.

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