La 10a tappa del Tour de France 2018 è stata conquistata da Julien Alaphilippe (Quick-Step Floors), davanti a Jon Izaguirre (Bahrain Merida) e Rein Taaramae (Direct Energie). La Maglia Gialla resta sulle spalle di Greg Van Avermaet (BMC).

Vuelta 2017

IL FILM DELLA 10a TAPPA: VITTORIA PER ALAPHILIPPE

Massiccio des Aravis, terra di castelli. Le tante roccaforti indicano l’importanza di questo territorio negli scacchieri dei grandi signori dell’Alta Savoia. Difendersi con raziocinio per non essere attaccati e saper scegliere il punto giusto per sferrare l’assalto: un piano comune agli strateghi che animarono questa zona così come per i corridori del Tour de France 2018 impegnati nella severa 10a tappa. Una frazione di 158,5 chilometri, con partenza da Annecy ed arrivo a Le Grand Bornard, resa durissima dalla presenza di ben tre Gran Premi della Montagna di prima categoria e di un fuori categoria come il Montée du plateau des Glières, con i suoi 6000 metri all’11% di pendenza media. Dunque, si tratta di un programma esigente per le gambe dei ciclisti. Sulla carta, l’esordio del trittico alpino dovrebbe essere terreno per scalatori puri, ma c’è chi si oppone alla logica dei pronostici è nientemeno di Greg Van Avermaet (BMC): la Maglia Gialla non si rassegna all’ipotesi di cedere la leadership e va in avanscoperta insieme ad altri fuggitivi, come Lilian Calmejane, Pauwels, Izagirre, Moinard, Martin, Alaphilippe, Gallopin, Vichot, Gesink, Molard, Taaramae, Gaudu, Gesbert, Gilbert, Degand, Slagter ed Impey. L’azione ha successo è porta questo gruppo ristretto a guadagnare un discreto margine sugli uomini di classifica. Dietro all’inatteso drappello di attaccanti, le formazioni dei big non restano a guardare e limano lentamente i 7 minuti di vantaggio. Il team Sky si sobbarca la maggior parte del lavoro, coadiuvato a turno da Astana, Movistar e Bahrain Merida. Sulla penultima ascesa si registrano i primi movimenti nei due gruppi. In testa, Rein Taaramae tenta la sortita con una progressione decisa e risoluta. Meno fortuna per Warrel Barguil: la Maglia a Pois 2017 si muove ai meno 35, ma viene ripreso e staccato dagli altri favoriti per la vittoria finale dopo qualche chilometro in avanscoperta. Chi azzecca realmente i tempi è Julien Alaphilippe: il francese della Quick-Step Floors parte in contropiede dal gruppo dei contrattaccanti, comprendente anche la Maglia Gialla, non appena le energie di Taaramae iniziano a calare e si invola verso il traguardo. L’azione del transalpino non subisce intoppi, forte di una condizione notevole. Le difficoltà vere sono quelle di Van Avermaet sull’ultima ascesa: il belga, leader della classifica generale, non riesce a tenere il ritmo degli altri inseguitori e resta da solo. Buon per lui che il gruppo dei favoriti resta lontanissimo, ad oltre 5 minuti. Tra i big, alza mestamente bandiera bianca Rigoberto Uran. Il colombiano della Education First vede sfumare ancora una volta la possibilità di conquistare la vittoria finale in un Grande Giro. Fatali per le sue speranze la caduta nella 9a tappa e le escoriazioni riportate. Poco più tardi tocca anche a Bob Jungels cedere sotto il forcing del team Sky. Ai meno 15 si infiamma la corsa: attacca Daniel Martin, mentre si staccano Ilnur Zakarin e Rafal Majka. Sembra l’inizio di una grande battaglia, ma prevale il tatticismo e la difesa. Tutto rimandato a domani. Non può essere posticipata la felicità di Alaphilippe, vincitore della 10a tappa, davanti a Jon Izaguirre e Rein Taaramae.

Federico Mariani
Nato a Cremona il 31 maggio 1992, laureato in Lettere Moderne, presso l'Università di Pavia. Tra le mie passioni, ci sono sport e scrittura. Seguo in particolare ciclismo e pallavolo.

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