La 17a tappa del Tour de France 2018 è stata vinta da Nairo Quintana (Movistar), davanti a Daniel Martin (UAE Emirates) e Geraint Thomas (Sky), sempre più in Maglia Gialla.

Nairo “El Condor” Quintana, re della tappa odierna

IL FILM DELLA 17a TAPPA: QUINTANA TORNA A SORRIDERE

Semaforo verde, via, si parte. No, non stiamo parlando di una competizione motoristica. È veramente il Tour de France, anche se con una novità storica. La 17a tappa della Grande Boucle 2018 entra nella storia come una delle frazioni più corte di sempre, ben 65 chilometri. E poi sorprende il format della partenza: non più davanti a tutti i primatisti nelle varie classifiche, ma la top 20 dei corridori nella generale, seguiti, a distanza di 300 metri sulla particolare griglia di partenza, dai ciclisti dalla 21 posizione in giù. Apparentemente cambiamenti di poco conto. In realtà, l’innovazione si somma ad un menù decisamente sostanzioso, comprendente Peyragudes, Val Louron-Azet e Col du Portet. Allo spegnimento del semaforo si mischiano prontamente le carte. I big preferiscono attendere i propri luogotenenti, mentre diversi outsiders attaccano alla ricerca della giornata di gloria. Su tutti, il più convinto è Tanel Kangert (Astana). L’estone si porta in avanscoperta fin dall’inizio, seguito da Julian Alaphilippe (Quick-Step Floors), desideroso di consolidare la propria Maglia a pois. La strana coppia prosegue a braccetto fino all’inizio dell’ultima ascesa, inedita nella storia del Tour de France. Qui, il corridore dell’Astana spicca il volo e sembra fuggire via verso il successo. Sarebbe l’azione buona se, da dietro, non ci fosse un superlativo Nairo Quintana (Movistar). Il colombiano trova la tappa giusta per riscattare una Grande Boucle finora anonima. Scatto ai meno 15 seguito da Daniel Martin, aggancio al fuggitivo ai meno 8 e quindi allungo definitivo ai meno 6, lasciando sul posto un tenace Rafal Majka, unico degli attaccanti trovati per strada ad aver resistito alle sfuriate del Condor. Allungo in piedi sui pedali e poi di nuovo in sella per mantenere il ritmo. Stavolta “Nairoman” è veramente imbattibile. A poco serve la rimonta nel finale di Martin. È Quintana il primo trionfatore sul temuto Col du Portet. Dietro di lui, succede di tutto. Il team Sky continua a macinare il solito indiavolato passo. Una cadenza che fa sprofondare definitivamente Romain Bardet (AG2R). La vera svolta della corsa negli ultimi 2000 metri: Tom Dumoulin (Sunweb) sferra il suo gancio. Risponde Primolz Roglic (Lotto NL Jumbo), non si stacca la Maglia Gialla Geraint Thomas (Sky). Chi perde contatto, a sorpresa, è Chris Froome (Sky). Il campione uscente degli ultimi due Tour si stacca e, virtualmente, abdica a favore del compagno di squadra. Già, perché la volata per conquistare il terzo posto alle spalle di Quintana e del rimontante Martin sorride proprio a Thomas, sempre più padrone della Grande Boucle. Dumoulin paga 5 secondi, Froome oltre 40. In classifica generale, la Maglia Gialla allunga, portando a 1’59” il gap sull’olandese della Sunweb e 2’31” sull’ex capitano. Sì, forse, il passaggio di consegne è cosa fatta. Il Tour sembra pronto ad avere un nuovo re.

Federico Mariani
Nato a Cremona il 31 maggio 1992, laureato in Lettere Moderne, presso l'Università di Pavia. Tra le mie passioni, ci sono sport e scrittura. Seguo in particolare ciclismo e pallavolo.

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