Il Tour de France 2019 vive il suo ultimo arrivo in salita: il maltempo e le frane hanno generato una frazione di soli 59km, contraddistinta dalla lunghissima salita verso Val Thorens.

TOUR DE FRANCE 2019, 20A TAPPA: VAL THORENS INCORONA NIBALI, TOUR A BERNAL

Il Tour de France 2019 vive la sua giornata decisiva in una tappa decisamente atipica. Il maltempo che ha colpito ieri la Francia, costringendo gli organizzatori a stoppare la 19a tappa dopo l’Iseran, li ha costretti anche a ridisegnare la 20a e penultima tappa: una robusta frana ha colpito Cormet de Roselend, che doveva essere la prima salita di giornata, e la Prefettura ha detto no al disegno alternativo di questa 20a frazione. Si parte così da Albertville, per poi vivere 25.5km pianeggianti e l’ascesa finale verso Val Thorens in una tappa di 59km complessivi: 33.5km d’ascesa al 5.5% di pendenza media con punte al 9%, e un’ascesa verso 2.365m e lunga circa 1h20′. Vanno all’attacco in 29, con qualche velocista presente per avvantaggiarsi in vista di un tempo massimo che sarà davvero contenuto, vista la tappa breve: Viviani (Quickstep), Gallopin (Ag2r), Nibali e Teuns (Bahrain), Reichenbach (FDJ), Oliveira (Movistar), Fraile, Izagirre e Cort Nielsen (Astana), Bettiol e Woods (EF), Impey (Mitchelton), Rosskopf (CCC), Rui Costa e Laengen (UAE), Stuyven (Trek), Roche (Sunweb), Perichon (Cofidis), Keukeleire (Lotto-Soudal), Calmejane, Bonifazio, Turgis (Direct Energie), Zakarin e Politt (Katusha), Backaert e van Melsen (Wanty), Cummings e King (Dimension Data), Bouet (Arkea).

Si aggiungono anche Wellens e De Gendt per lottare per la maglia a pois, ma vengono poi ripresi dal gruppo. I fuggitivi hanno 2’50” sul gruppo maglia gialla nel tratto pianeggiante, ma non appena attacca la salita la fuga esplode: restano davanti Nibali, Zakarin, Gallopin, Perichon e Woods con 50” sul resto degli attaccanti e il gruppo a 2′ circa. Tira la Jumbo-Visma a ritmo forsennato con Bennett, facendo ampia selezione, ma non riuscendo a guadagnare granchè: si staccano i velocisti, si stacca anche Fabio Aru e cede qualche gregario della Ineos, ma la tappa non esplode. Ai -18km Bennett si rialza ed entra in azione De Plus, che fa selezione: cede Richie Porte, ma soprattutto ai -15km crolla Julian Alaphilippe, che ha un cedimento impetuoso nei km seguenti e verrà tenuto solo parzialmente in piedi da Enric Mas, perdendo il podio. Il lavoro di De Plus assottiglia il vantaggio di fuggitivi e riduce il gruppo maglia gialla a una quindicina d’unità: davanti intanto scatta Nibali, che fa il vuoto e a dieci km dall’arrivo ha 20” sui superstiti della fuga e 59” sul gruppo dei big. De Plus lavora fino ai -6km, ma Kruijswijk non attacca e si accontenta del podio: qualche scatto dietro, con Quintana e Soler in azione, ma il gruppo tampona col lavoro di Muhlberger per Buchmann.

Nel finale torna in testa il team Ineos, e quando Nibali arriva ai -2km con 32” si può iniziare ad esultare: Vincenzo resiste nel tratto finale all’11% e porta a casa la vittoria di tappa in questo Tour de France. Val Thorens incorona Vincenzo Nibali, che chiude in 1h51’53” e con 10” su Valverde, 14” su Landa e 17” su Bernal e Thomas, col gallese che arriva mano nella mano col giovane compagno, in un bellissimo passaggio di consegne. 23” per Uran e Buchmann, 25” per Kruijswijk: il Tour da sogno di Alaphilippe si chiude con 3’17” di distacco. Val Thorens incorona Nibali, ma soprattutto Egan Bernal: è lui il vincitore del Tour de France 2019.

TOUR DE FRANCE 2019, LA CLASSIFICA FINALE: TRIONFA BERNAL

Egan Bernal vince così il suo primo Tour de France a soli 22 anni, dimostrando il suo talento da predestinato. Sul podio con lui vanno Geraint Thomas, staccato di 1’11”, e Steven Kruijswijk con 1’31” di ritardo. Quarto un ottimo Emanuel Buchmann a 1’56”, quinto Julian Alaphilippe a 3’46”: completano la top-10 Landa (4’23”), Uran (5’15”), Quintana (5’30”), Valverde (6’12”) e Barguil (7’32”), con Fabio Aru 14° a 27’07”. Bernal conquista anche la maglia bianca, mentre la maglia a pois viene difesa da Romain Bardet, Peter Sagan ha già blindato la maglia verde. Ineos vince così il settimo Tour negli ultimo otto anni (unica eccezione: Nibali 2014), il primo dopo il cambio di nome e il primo di un colombiano: domani la consueta passerella, coi 128km da Rambouillet agli Champs Elysées e l’arrivo nella prima serata italiana.

L’abbraccio tra Bernal e Thomas

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Marco Corradi
31 anni, un tesserino da pubblicista e una laurea specialistica in Lettere Moderne. Il calcio è la mia malattia, gli altri sport una passione che ho deciso di coltivare diventando uno degli Azzurri di Gloria. Collaboro con AlaNews e l'Interista

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