La 17a tappa del Tour de France, con quell’arrivo a Gap che precede le tre frazioni alpine, viene scandita da una nutrita fuga: il racconto della frazione odierna.

Matteo Trentin

TOUR DE FRANCE 2019, 17A TAPPA: ASSOLO DI MATTEO TRENTIN A GAP!

Dopo lo sprint di Nimes, il Tour de France 2019 riparte con una tappa che può avere due esiti: una fuga a ranghi allargati, oppure un attacco di Julian Alaphilippe per provare a guadagnare una trentina di secondi. Vincerà la soluzione #1 nel 200km da Pont du Gard a Gap: i corridori affrontano una tappa mossa, con Cote de la Rochette-du-Buis (2.3km al 6.2%), Col de Mevouillon e l’ascesa finale verso Col de la Sentinelle (5.2km al 5.4%), che è seguita da una discesa di 9km che porta all’arrivo. Scatta praticamente subito una nutrita fuga, composta dalla bellezza di 33 corridori: Oss e Postlberger (Bora), Asgreen (Quickstep), Gougeard (Ag2r), Teuns (Bahrain), Oliveira (Movistar), Fraile, Izagirre, Cort Nielsen (Astana), Clarke e Scully (EF), Juul Jensen e Trentin (Mitchelton), van Avermaet e Schar (CCC), Bystrom, Rui Costa, Henao e Laengen (UAE), Mollema, Stuyven e Skujins (Trek), Roche (Sunweb), Berhane, Herrada, Perez e Perichon (Cofidis), De Gendt e Keukeleire (Lotto-Soudal), Politt (Katusha), Meurisse e Pasqualon (Wanty), Boasson Hagen e King (Dimension Data). Una fuga che mischia scalatori che hanno deluso (Mollema), attaccanti nati come De Gendt e van Avermaet e sprinter come Trentin e Pasqualon, e il gruppo lascia fare già in una prima ora disputata a ritmi altissimi (51.7km/h di media). Il vantaggio continua a salire in una giornata caldissima, con la temperatura intorno ai 40° e uno scroscio di pioggia che fa aumentare ulteriormente l’umidità: la Quickstep tira a ritmo blando, ai -100km siamo a 9′, e poi si aumenta continuamente.

Il vantaggio arriva anche a 15′ ai -35km, e nessuno nel gruppo sembra aver intenzione di stoppare la fuga. Provano un allungo Mollema e Politt davanti, ma vengono ripresi, e anche i fuggitivi procedono a ritmo regolare aspettando salita e discesa, seppur con un accordo minore rispetto ai km precedenti. L’accordo si rompe definitivamente intorno ai -25, quando parte un gruppo con undici corridori: Oss, Asgreen, Gougeard (che poi si stacca), Izagirre, Scully, Trentin, van Avermaet, Laengen, Skujins, Perichon e King guadagnano all’incirca 40” sugli ex compagni di fuga, col gruppo a oltre 17′. E l’azione decisiva, dopo i primi movimenti di Asgreen e GVA, è proprio di Matteo Trentin, che attacca in salita e stacca tutti: risponde solo Perichon, che però si ritrova a 25” e continua a perdere. Trentin spinge in salita, Asgreen invece attacca solo nel finale del Col de la Sentinelle, saltando Perichon e portandosi all’inseguimento, ma scollina a 29”. Ormai Matteo Trentin (destinato alla CCC nel 2020) è imprendibile e s’invola verso il traguardo: terza vittoria in carriera al Tour (Lione 2013, Nancy 2014, Gap 2019), quarto successo nel Tour 2019 per la Mitchelton-Scott (2 Yates, Impey, Trentin: tutti dalle fughe). Chiude a 36” Asgreen, terzo invece van Avermaet che regola i fuggitivi superstiti, arrivati a 41” e con Daniel Oss settimo. Nel gruppo maglia gialla, scaramucce e gomitate tra gli Ineos e i Jumbo-Visma in salita (Tony Martin vs Rowe), ma nessuno si muove e la Deceuninck-Quickstep procede a ritmo di crociera: il gruppo arriva così a 20’10”, e nessuno prova minimamente a scalfire il primato di Julian Alaphilippe. Tutto rimandato a domani.

TOUR DE FRANCE 2019: DOMANI LA PRIMA TAPPA ALPINA, ALAPHILIPPE RESTA LEADER

Julian Alaphilippe mantiene dunque la maglia gialla con 1’35” su Thomas e 1’47” su Kruijswijk, e ottiene un piccolo record: è in giallo per il 12° giorno consecutivo nello stesso Tour, eguagliando Antonin Rolland (1955) e Vincent Bartheau (1984). Dall’era-Hinault in poi, solo Pascal Lino (1992) e Thomas Voeckler (2004 e 2011) avevano raggiunto quota dieci giorni in maglia gialla, e Alaphilippe vola nella top-15 francese dei giorni in giallo. Domani, però, il suo primato potrebbe essere messo in discussione nella prima tappa alpina. Partenza da Embrun e arrivo a Valloire dopo 208km e una frazione durissima: si affrontano la Cote des Demoiselles Coiffes (3.9km al 5.2%) a inizio tappa, ma soprattutto Col de Vars (9.3km al 7.5%), Izoard (14.1km al 7.3%) e i 2.600m del Galibier (23.1km al 5.1% di media: punte al 9%) prima della ventina di km di discesa che portano al traguardo. I corridori faticheranno molto e assisteremo sicuramente ad attacchi e movimenti dei big, che proveranno a far saltare Alaphilippe.

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Marco Corradi
31 anni, un tesserino da pubblicista e una laurea specialistica in Lettere Moderne. Il calcio è la mia malattia, gli altri sport una passione che ho deciso di coltivare diventando uno degli Azzurri di Gloria. Collaboro con AlaNews e l'Interista

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