Il Tour de France definisce la sua classifica con una cronometro che mixa un tratto per specialisti e l’ascesa finale verso La Planche des Belles Filles: Primoz Roglic si prepara a mettere l’ultimo tassello sulla vittoria finale, ma succede l’imponderabile!

TOUR DE FRANCE, 20A TAPPA: CLAMOROSA RIMONTA DI POGACAR, SI PRENDE LA GRANDE BOUCLE!  

Primoz Roglic in testa, Tadej Pogacar in seconda posizione a 57”, Miguel Angel Lopez (1’24”) e Richie Porte (3’06”) a giocarsi l’ultimo gradino del podio, e le posizioni della top-10 da definire, con Damiano Caruso che sogna il sorpasso su Valverde. Ci sono tante cose in gioco nella penultima tappa del Tour de France 2020, la cronometro che di fatto assegnerà la vittoria finale in una Grande Boucle gestita alla perfezione da Primoz Roglic fino a oggi: proprio Primoz è il grande favorito nei 36.2km odierni, ma occhio alle sorprese e… alle crisi. I corridori scattano alla spicciolata da Lure, per poi arrivare sulla Planche des Belles Filles dopo 36.2km: prima parte per specialisti, una salitella a spezzare il ritmo a metà crono e l’ascesa finale verso La Planche des Belles Filles (5.9km all’8.5%) che assegna 10 punti per la maglia a pois (conterà il tempo di scalata). Il primo protagonista è Remi Cavagna (campione francese a crono), autore di una buonissima prova col tempo di 57’54” e 41” su De La Cruz (buoni Pinot e Martinez), poi però tocca ai big: i migliori della generale e i loro gregari scattano alla spicciolata dalle 16.50 in poi e si prendono ovviamente la scena.

Ottimi segnali da Damiano Caruso, che guadagna subito molto su Valverde, mentre Wout van Aert con cambio bici (scelte diverse: Dumoulin procede con la bici da crono, altri big cambiano) prende un enorme margine su Cavagna in salita: aveva 33” dal francese prima della Planche, chiude col tempo di 57’26” rifilandogli 28” e salendo in prima posizione provvisoria. Pogacar recupera 13” a Roglic nel primo intermedio e svernicia Lopez che saluta il podio (Porte lo supera “virtualmente” prima del secondo intermedio), mentre Dumoulin è autore di una grande prima parte e passa in testa al secondo intermedio con 18” su Cavagna e 51” su WVA: Dumoulin perde qualcosa in salita e chiude in apnea, ma passa in testa per 10” col tempo di 57’16”. Chi però sta facendo una cronometro clamorosa è Pogacar, che al secondo intermedio perde solo un secondo da Dumoulin e guadagna 36” su un Roglic poco brillante. Entrambi cambiano bici, ma mentre quello di Pogi è perfetto, quello del connazionale è lento e tardivo: è una lotta sul filo dei secondi, e nel tratto in salita Pogacar completa un clamoroso ribaltone, rifilando secondi su secondi a Roglic che va in crisi e perde addirittura 1’22” ai -3km. Quello di Tadej Pogacar è la cosa più simile a un capolavoro che abbiamo visto nel ciclismo moderno: Tamau Pogi spiana la salita a un ritmo pazzesco e vince la crono col tempo di 55’55”, rifilando 1’21 a Dumoulin e Porte, con van Aert a 1’31” e Primoz Roglic mestamente quinto a 1’56” e in lacrime. Pogacar, incredulo, capovolge il Tour: da 57″ di svantaggio a 59″ di margine, la vittoria è sua. Miguel Angel Lopez, pessimo oggi (rimontato da Pogacar, a cui cede quasi 7′, e Roglic, partito quattro minuti dopo) cede il terzo gradino del podio a Richie Porte. 

TOUR DE FRANCE: APOTEOSI PER TADEJ POGACAR, LA CLASSIFICA CONCLUSIVA

Il Dio del ciclismo gioca coi sentimenti di Primoz Roglic, che vede sfumare il Tour de France all’ultimo respiro: uno sloveno vince il Tour, ma è Tadej Pogacar, che rifila 59” a Roglic e 3’30” a Porte nella classifica finale. Quarto Landa (5’58”), che precede Mas (6’07”), Lopez (6’48”, da 3° a 6°), Dumoulin (7’48), Uran (8’02”), Adam Yates (9’25”) e Damiano Caruso: l’azzurro, settimo di tappa dopo una crono magistrale, chiude decimo a 14’03”. Nessuna vittoria di tappa per gli italiani, ma una sontuosa top-10 col ragusano. 

Domani Pogacar potrà esultare e godersi al meglio i 122km verso Parigi e il podio posto sugli Champs-Elysees, che ci regalerà l’ultimo duello tra gli sprinter, con Caleb Ewan favorito su Bennett e Sagan. Non c’è nulla da assegnare: maglia gialla, bianca e a pois per Pogacar (che ha ottenuto i 10pti per il miglior tempo sulla Planche des Belles Filles, superando Carapaz), maglia verde per Sam Bennett, Hirschi super-combattivo del Tour 2020. Il sipario è pronto a calare sulla Grande Boucle. 

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Marco Corradi
31 anni, un tesserino da pubblicista e una laurea specialistica in Lettere Moderne. Il calcio è la mia malattia, gli altri sport una passione che ho deciso di coltivare diventando uno degli Azzurri di Gloria. Collaboro con AlaNews e l'Interista

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