Il Tour de France si avvicina ai Pirenei con una frazione molto insidiosa, che presenta l’ascesa più difficile (Col de la Lusette) intorno ai -20km dall’arrivo: chi vuole attaccare, deve muoversi lì. Adam Yates conserverà la maglia gialla?

TOUR DE FRANCE, 6A TAPPA: VINCE LUTSENKO, STALLO TRA I BIG

Dopo il grande successo di Wout van Aert in volata a Prives, il Tour de France riprende l’avvicinamento ai Pirenei con una tappa insidiosa per la maglia gialla e non solo. Maglia gialla che non è più sulle spalle di Julian Alaphilippe, ma su quelle di Adam Yates: galeotto un rifornimento dopo il limite dei -20km, che costa a Loulou una penalizzazione di 20” e il simbolo del primato. Yates e gli altri big dovranno superare una frazione insidiosa, con 191km da Le Teil ai 1.560m di Mont Aigoual. La prima parte è tutta piatta, poi si inizia a salire con Cap de Coste (2.1km al 7.3%), Col de Mourezes (6.1km al 4.8%) e Col de la Lusette, che coi suoi 11.7km al 7.3% di pendenza media e punte al 13% (il finale spiana) sarà probabilmente il punto decisivo della tappa: Mont Aigoual, infatti, è una salita decisamente agevole coi suoi 8.3km al 4%. In una prima ora decisamente frenetica, chiusa a quasi 52km/h di media, parte la fuga di otto corridori: Roche (Sunweb), Powless (Education First), Boasson Hagen (NTT), Oss (Bora), Cavagna (Deceuninck), van Avermaet (CCC), Herrada (Cofidis) e Lutsenko (Astana). Il gruppo (tirato dalla Mitchelton) lascia andare il vantaggio a quasi sette minuti, e a lungo van Avermaet è maglia gialla virtuale, visti i 3’17” di ritardo da Yates nella generale. Sam Bennett guadagna punti preziosi per la maglia verde, poi inizia la tappa degli scalatori.

Il gruppo accelera sulla spinta della INEOS, che porta il vantaggio intorno a 3’30” sul Col de Mourezes: il lavoro del team britannico porta a una grande selezione, e il margine dei fuggitivi arriva intorno a 2’30” ai piedi del Col de la Lusette. Inspiegabilmente, però, quando ci si attenderebbe l’accelerata decisiva per preparare un attacco di Bernal, Ineos rallenta di schianto con van Baarle e Castroviejo (rientrano i vari Elissonde, van Aert ecc): gruppo con 60 unità) e il vantaggio aumenta di nuovo: davanti intanto si animano i fuggitivi. Il primo a scattare è Cavagna, e saltano subito Oss e Boasson Hagen: il francese però non regge la salita, e restano in testa Roche, Herrada, Lutsenko e Powless che tornano a 3′ di vantaggio ai -20km. Nel gruppo, che procede a ritmo blando, si muove solo Aru, che guadagna una cinquantina di secondi, ma poi “rimbalza” indietro nelle fasi finali del Col de la Lusette, facendosi riprendere. Davanti, invece, Powless e Lutsenko fanno la differenza: è il kazako il più in palla, e con uno scatto stacca il rivale portandosi in testa in solitaria. Ai -10km Lutsenko ha mezzo minuto su Herrada, unico inseguitore credibile (1’37” per Powless e van Avermaet), e 3’11” sul gruppo, e sa già che la tappa è sua. Vince il campione kazako, vince Alexey Lutsenko, che precede di 55” Herrada e di 2’15” il duo van Avermaet-Powless: il gruppo arriva a 2’52”, con Alaphilippe che guadagna un secondo sugli altri big.

TOUR DE FRANCE, 6A TAPPA: YATES IN GIALLO, DOMANI SPAZIO AGLI SPRINTER

Nessuno scossone in classifica: Adam Yates resta in maglia gialla, con 3” su Roglic, 7” su Pogacar e 9” su Guillaume Martin, con tutti gli altri big (Bernal, Dumoulin ecc) a 13” e Alaphilippe a 15”. Domani tocca ai velocisti nei 168km da Millau a Lavaur: tre agevoli salite iniziali (Cote de Luzençon, Col de Peyronnenc, Cote de Paulhe) e poi tanta pianura, che preparerà il terreno per lo sprint.

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Marco Corradi
31 anni, un tesserino da pubblicista e una laurea specialistica in Lettere Moderne. Il calcio è la mia malattia, gli altri sport una passione che ho deciso di coltivare diventando uno degli Azzurri di Gloria. Collaboro con AlaNews e l'Interista

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