Il colombiano del team Ineos strappa la leadership a Julian Alaphilippe in una tappa stoppata per i danni del maltempo negli ultimi chilometri.

Ufficialmente la diciannovesima non ha un vincitore. Di fatto, però, ha il volto sorridente di Egan Bernal. Il giovanissimo talento colombiano del team Ineos veste la sua prima maglia gialla a 22 anni. Un Gimondi o un Merckx dei nostri tempi in materia di precocità. La leadership arriva grazie ad un attacco superlativo ai meno 44, sfruttando anche il forcing dei propri compagni e la prima mossa dell’ex capitano Geraint Thomas. Uno specchio per allodole per gli avversari, un trampolino di lancio per la cavalcata di Bernal.

ASSALTO

Egan ha iniziato scattando ed ha proseguito con una marcia da rullo compressore. Il suo ritmo gli ha permesso di raggiungere ed annientare gli uomini della prima fuga, tra i quali Rigoberto Uran e Vincenzo Nibali. L’unico a resistergli è Simon Yates, poi leggermente distanziato sulla sommità. E Alaphilippe? La maglia gialla soffre, digrigna i denti come una belva ferita ma cede oltre 2 minuti, perdendo anche un minuto dal gruppo con Thomas, Steven Kruijswijk e Mikel Landa, i principali inseguitori dello scatenato Bernal.

CAOS

Poi, quando la tappa entra sempre più dell’epica, arriva il caos. La grandine si abbatte sul gruppo, mentre la neve e una frana interrompono la strada poco prima dell’ascesa verso Tignes. Tappa neutralizzata inizialmente. Poi lo stop ufficiale. Ma la maglia gialla brilla sulle spalle del giovane campione. Domani sarà il momento della grande difesa. La classifica è ancora corta: dopo vari rimescolamenti e l’assegnazione di un abbuono di 8”, Egan Bernal guida con 48” su Alaphilippe, 1’16” su Thomas, 1’28” su Kruijswijk e 1’55” su Buchmann. Si è ritirato invece Thibaut Pinot.

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Federico Mariani
Nato a Cremona il 31 maggio 1992, laureato in Lettere Moderne, presso l'Università di Pavia. Tra le mie passioni, ci sono sport e scrittura. Seguo in particolare ciclismo e pallavolo.

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