Soren Kragh Andersen si impone sul traguardo di Lione. Il corridore danese della Sunweb conquista la sua prima vittoria al Tour de France. Primoz Roglic resta in maglia gialla.

Soren Kragh Andersen (fonte profilo Twitter Tour de France)

Tutti per uno e uno per tutti. Il motto dei moschettieri vale perfettamente per il team Sunweb in questo Tour de France. Dopo l’acuto di Marc Hirschi, lo squadrone bianconero concede il bis, stavolta con la firma di Soren Kragh Andersen, scattato nel finale e divenuto presto imprendibile per il resto della concorrenza. Secondo posto per Luka Mezgec (Mitchelton Scott), davanti a Simone Consonni (Cofidis) e Peter Sagan (Bora Hansgrohe). Primoz Roglic resta in maglia gialla.

IL FILM DELLA TAPPA

La quattordicesima tappa non sarà la frazione più dura della Grande Boucle, ma presenta comunque non poche occasioni per gli attaccanti. Si parte da Clermond-Ferrand e si arriva a Lione. Lungo il percorso i corridori dovranno fare conti con una sequenza di asperità non indifferenti: Cote du chateau d’Aulteribe (quarta categoria, 1 km all’8,4%), poi il Col du Bèal (seconda categoria, 10,2 km al 5,6%) e la Cote de Courreau (terza categoria, 4 km al 5,7%). Poi nel finale spazio alla Cote de la Duchère (quarta categoria, 1,4 km al 5,6%) e la Cote de la Croix-Rousse (quarta categoria, 1,4 km al 4,8%) prima del traguardo in discesa. Le speranze di conquistare l’ottava maglia verde per Peter Sagan sono a dir poco esigue. Solo la matematica e la fortuna possono aiutare il campione slovacco, ma entrambe le alleate vanno trovate osando. La Bora Hansgrohe non vuole concludere il Tour con qualche rimpianto e senza successi. Così lo squadrone imprime un ritmo forsennato alla gara fin dall’inizio con l’obiettivo di tagliare fuori dalla vittoria finale il leader della classifica a punti Sam Bennett (Deceuninck Quick-Step). Missione compiuta già dalle prime rampe: il velocista irlandese perde terreno e lascia per strada punti preziosi. Il ritmo forsennato congela di fatto la gara, annullando ogni iniziativa. Ai meno 10 si muove Tiesj Benoot (Sunweb), ma il suo tentativo viene annullato. Ci prova sull’ultima rampa Julian Alaphilippe e anche la sua azione non ha fortuna. Diverso l’esito della sparata di Soren Kragh Andersen: il danese della Sunweb scatta ai meno 2 e fa il vuoto andando a imporsi a Lione.

Federico Mariani
Nato a Cremona il 31 maggio 1992, laureato in Lettere Moderne, presso l'Università di Pavia. Tra le mie passioni, ci sono sport e scrittura. Seguo in particolare ciclismo e pallavolo.

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