La corsa di avvicinamento al Giro d’Italia mette in mostra diversi giovani come i talenti del team Sky e dell’Androni Giocattoli-Sidermec. Lo Squalo è già in forma, mentre Moser sembra vicino al ritiro.

Il podio del Tour of the Alps 2019

Largo ai giovani. Questo sembra essere il leit motiv del Tour of the Alps. Tanti sono i volti nuovi emersi nel corso della gara. Ed è proprio un baby talento il vincitore della corsa trentina: è Pavel Sivakov. Russo ventunenne, vincitore del Giro d’Italia Under 23 2017, è un eccellente passista, dotato di un’eccellente resistenza in salita e di un’ottima tenuta a cronometro. Non c’è stato bisogno di sfoderare le sue doti contro il tempo, ma le Alpi sono state un banco di prova attendibile per dimostrare che il team Sky ci ha visto lungo. Impressionante l’allungo che gli è valso il trionfo nella seconda tappa. Ma Sivakov si è mostrato anche un grande gestore, bravo a rintuzzare gli attacchi portati alla sua maglia ciclamino. Ad aiutarlo nella difesa, togliendosi al contempo diverse soddisfazioni, ci ha pensato un’altra stellina del ciclismo: Tao Geoghegan Hart. Il ventiquattrenne britannico si era già distinto nella scorsa stagione ed ora mostra di possedere uno spunto notevole, capace di battere anche big blasonati. I due giovani talenti del team Sky hanno monopolizzato le prime due posizioni della classifica sotto gli occhi di un Christopher Froome nei panni di gregario e maestro. Un bel modo per concludere un ciclo straordinario: da maggio, infatti, il team Sky cambierà nome e sponsor, diventando team Ineos.

SQUALO

Al terzo posto c’è Vincenzo Nibali. Lo Squalo dello stretto sa ancora mordere, anche se manca la vittoria di tappa. Il siciliano ci ha provato in tutti i modi, attaccando da lontano o lanciando sprint. La superiorità numerica del team Sky nei momenti cruciali della corsa. Impossibile fare di più. Tuttavia, la gamba messa in mostra dal siciliano fa ben sperare. Il capitano della Bahrain-Merida sembra già a buon punto. Guardando agli ultimi anni, è il miglior avvicinamento ad un grande appuntamento da parte dello Squalo. Ora c’è un doppio obiettivo da conseguire: la Liegi-Bastogne-Liegi ed il Giro d’Italia. La stagione di Nibali entra nel vivo.

RIVELAZIONE

Gli appassionati di ciclismo non considerano più una rivelazione Fausto Masnada. Merito del suo spirito da guerriero e da infaticabile attaccante. Il corridore venticinquenne dell’Androni Giocattoli-Sidermec si era sbloccato tra i professionisti nelle gare estere, ma, finora, aveva mancato il bersaglio in Italia. Il Tour of the Alps è stata l’occasione giusta per sfatare questo tabù. E poi sono arrivate importanti conferme sulle sue qualità di ottimo scattista. Masnada si è imposto in due frazioni, vincendo con un contropiede micidiale ai danni degli uomini di classifica e azzeccando la fuga decisiva. Grazie ai suoi risultati, l’Androni Giocattoli-Sidermec si conferma la miglior squadra italiana.

ADDIO MOSER?

Il Tour of the Alps potrebbe essere stata l’ultima corsa di Moreno Moser. Il ventottenne trentino della Nippo Fantini si è ritirato dopo soli 34 chilometri della seconda tappa. Niente Giro d’Italia per il corridore. E si ha la sensazione che l’intera carriera sia fortemente a rischio. Professionista dal 2012, ha ottenuto otto vittorie, correndo con Astana e Liquigas-Cannondale. Ora resta da capire cosa intende fare del suo futuro Moser.

Federico Mariani
Nato a Cremona il 31 maggio 1992, laureato in Lettere Moderne, presso l'Università di Pavia. Tra le mie passioni, ci sono sport e scrittura. Seguo in particolare ciclismo e pallavolo.

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