Dopo il giorno di riposo a Santander, la Vuelta riparte da un’interessante cronometro: si parte da Santillana del Mar e si arriva a Torrelavega dopo 32km in questa frazione molto attesa. 

Vuelta 2017

 

VUELTA 2018, 16A TAPPA: VITTORIA PER ROHAN DENNIS, SORPRESA KRUIJSWIJK

Dopo le tre salite consecutive e il giorno di riposo a Santander, la Vuelta riparte da una cronometro che può ridisegnare la classifica. I 32km da Santillana del Mar a Torrelavega sono totalmente piatti nella prima parte, mentre nella seconda ci fanno assistere a continui saliscendi: uno scenario che rende questa tappa un’incognita per i big della generale, visto che i vari Yates, Valverde, Quintana, Lopez, Mas e soci non sono certamente degli specialisti nelle prove contro il tempo (a differenza di Gallopin e Kelderman, lontani in generale). E così, la lotta per la vittoria di tappa viene vissuta tutta nelle prime ore di gara: Rohan Dennis è superlativo, fuori categoria per tutti, e chiude col tempo di 37’57”, infliggendo 50” a Rosskopf (BMC) e Castroviejo, che chiude terzo solo per questione di centesimi. Poi arrivano i big, e a sorpresa i migliori sono Mas e Kruijswijk, con Quintana disastroso insieme a un Pinot che era stato campione nazionale a cronometro, ma negli ultimi due anni è peggiorato notevolmente nelle prove contro il tempo.

Kruijswijk addirittura precede Dennis di 5” nel primo intertempo, però poi si arrende alla progressione dell’australiano e chiude 4° a 51” dal vincitore della tappa odierna: anche Kwiatkowski, che era partito con soli 4” di ritardo dal corridore della BMC e prima maglia rossa della Vuelta, chiude con lo stesso tempo. Vittoria per Rohan Dennis dunque, con 50” su Rosskopf e Castroviejo: il migliore dei big è Kruijswijk, arrivato 4° a 51” e a parimerito con Kwiatkowski. Enric Mas è sesto con 1’03” di ritardo, precedendo in classifica Oliveira (1’05”), De Plus (1’07”), Geschke (1’10”) e Campenaerts (1’17”). Tra i big, buona prova per Simon Yates, che si difende e chiude a 1’28” di ritardo: il britannico guadagna 7” su Valverde, che chiude a 1’35”, e tantissimo sugli altri favoriti. Se infatti i già citati Kelderman e Gallopin chiudono a 1’40” e 1’52”, crollano invece alti big: Quintana perde costantemente e arriva a 2’10” da Rohan Dennis, Pinot a 2’11”, Uran a 2’16” (appaiato a Haig), Miguel Angel Lopez a 2’19” con lo stesso tempo di Gianluca Brambilla e Buchmann a 3’03”. Brambilla è il miglior azzurro: Aru perde 3’43” da Rohan Dennis (che quest’oggi si ritirerà per concentrarsi sulla preparazione del Mondiale: sarà il favorito a cronometro) ed esce definitivamente di classifica, Nibali passeggia chiudendo a 4’02” e preservandosi per le salite.

VUELTA 2018: SIMON YATES ALLUNGA, KRUIJSWIJK-MAS SCALANO LA GENERALE

Simon Yates, la cui leadership veniva vista come a rischio alla vigilia, allunga sugli altri big: Alejandro Valverde ora si trova a 33” dal britannico, mentre Kruijswijk guadagna ed è terzo a 52”. Nairo Quintana diventa quarto con 1’15” di ritardo, mentre Enric Mas è quinto con 1’30” di distacco e potrà andare all’assalto in salita: crolla Lopez e finisce a 1’34”, precedendo Pinot (2’53”), Izagirre (3’04”), Uran (3’15”) e Gallopin, decimo a 4’43”. Completano la top-15 Buchmann (4’48”), Kelderman (7’08”), Brambilla che è il miglior italiano col 13° posto e 8’35” di ritardo, Aru 14° a 10’34” e Jack Haig (10’58”).

Domani la corsa ci riserva una frazione che potrebbe subito ridisegnare tutto. 157km da Getxo a Balcon de Bizkaia, con cinque GPM e continui saliscendi: le salite precedenti sono il preludio all’Alto de Balcon de Bizkaia, 7.3km al 9.7% di pendenza media, con punte al 24% e un ultimo tratto al 13%. Dopo la fine della salita, un breve tratto in pianura, ma ci si attendono tantissimi attacchi.

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Marco Corradi
31 anni, un tesserino da pubblicista e una laurea specialistica in Lettere Moderne. Il calcio è la mia malattia, gli altri sport una passione che ho deciso di coltivare diventando uno degli Azzurri di Gloria. Collaboro con AlaNews e l'Interista

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