La Vuelta affronta la sua tappa più lunga, una frazione collinare di 230km che si presta a fughe e azioni da lontano: il grande protagonista di giornata è Mattia Cattaneo, che però non vince la tappa.

VUELTA 2020, 15A TAPPA: PHILIPSEN VINCE LO SPRINT, BEFFA PER CATTANEO

Nebbia, freddo (7/8°) e pioggia battente: la Vuelta affronta la sua tappa più lunga, perfetta per le fughe, con un clima decisamente autunnale. I corridori percorrono 230,8km da Mos a Puebla de Sanabria, con 4.100m di dislivello. Sono cinque le salite: Alto de San Amaro (6km al 6.2%), Alto de Carcedo (6.5km al 3.6%), Alto do Eurriolo (5.1km al 7%), Alto de Fumaces (10.8km al 4.5%) e Alto de Padornelo (6.4km al 3.5%), poi discesa fino all’ultimo km in leggera salita. La frazione è disegnata per i fuggitivi, e ci sono vari attacchi: in uno di questi, sull’Alto de San Amaro, prova a inserirsi a sorpresa Carapaz. Azione neutralizzata, e il gruppo non fa partire neppure la maxi-fuga con una trentina di corridori: alcuni team, nonostante le cinque salite, hanno in mente uno sprint finale. La fuga dunque parte dopo qualche km, ed è composta da 13 corridori: Cattaneo (Deceuninck), Rui Costa (UAE), Power e Donovan (Sunweb), Aranburu e Luis Leon Sanchez (Astana), Schultz e Stannard (Mitchelton-Scott), Wellens (Lotto-Soudal), Guillaume Martin (Cofidis), Julien Simon (Direct Energie), Lastra (Caja Rural) e Rojas (Movistar). Il gruppo lascia fare, nonostante Cattaneo sia 17° in classifica: vantaggio massimo di 5’30” per i fuggitivi, con Guillaume Martin che blinda la maglia a pois di miglior scalatore ottenendo punti sui GPM.

Il plotone riduce il margine negli ultimi due GPM, arrivando fino a soli 45” dal gruppetto degli attaccanti: ai -30km, sull’ultima ascesa, parte Mattia Cattaneo. L’azzurro della Deceuninck-Quickstep guadagna subito mezzo minuto sui rivali, e molto sul gruppo: ai -25km ha 1’10” sul resto della fuga e 2′ sul plotone, in cui non c’è più Sam Bennett. I contrattaccanti si rialzano, Gino Mader (NTT) scatta dal gruppo, ma viene subito ripreso: Bora, Caja Rural e UAE tirano a tutta velocità per riprendere Cattaneo e dar vita allo sprint, guadagnando tantissimo nel tratto in falsopiano e nel lunghissimo rettilineo verso un finale tortuoso. L’azzurro lotta, ma vede il suo vantaggio ridursi a soli 30” ai -6km e scendere costantemente: viene ripreso ai -3km, nella più classica delle beffe, mancando l’appuntamento col primo successo in un grande giro. Il gruppo si prepara così allo sprint, che viene vinto da Jasper Philipsen dopo un lieve contatto (senza esiti) con Ackermann, che chiude secondo per distacco: terzo posto per Steimle, che precede Wright, Smith, van Rensburg, Cort Nielsen, Godon, Dewulf e Mørkøv.

VUELTA 2020: PROSEGUE IL LUNGO VIAGGIO VERSO L’ALTO DE LA COVATILLA. DOMANI SPAZIO ALLE FUGHE?

Nessuno scossone in classifica: Primoz Roglic resta leader con 39” su Carapaz e 47” su Carthy, Cattaneo ovviamente non guadagna posizioni e non ci sono variazioni significative. La terza settimana, che dopo la cronometro è di fatto un lungo viaggio verso il tappone di sabato e l’Alto de la Covatilla, proseguirà domani con un’altra frazione perfetta per le fughe: 162km da Salamanca a Ciudad de Rodrigo, coi GPM di El Portillo (13.8km al 4.4%) ed El Robledo (11.7km al 3.8%, punte al 12%) e tanti saliscendi.

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Marco Corradi
31 anni, un tesserino da pubblicista e una laurea specialistica in Lettere Moderne. Il calcio è la mia malattia, gli altri sport una passione che ho deciso di coltivare diventando uno degli Azzurri di Gloria. Collaboro con AlaNews e l'Interista

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